06/04/2021
La primavera è una stagione temuta da quasi un adulto su cinque (19,5%) e addirittura un under 30 su quattro, e’ colpito dall'allergia ai pollini, con tutto il corteo di sintomi, come starnuti a ripetizione e occhi arrossati. Secondo una recente indagine nazionale ne soffre il 40% degli adolescenti, quota in continuo aumento, che potrebbe arrivare al 50% nel 2022.
Nell'aria circolano migliaia di pollini diversi, ma il sistema immunitario subisce solo l'azione di alcuni tipi. «Quando i pollini entrano in contatto con le mucose di occhi, naso, gola, il loro involucro protettivo esterno viene sciolto a causa dell'umidità e vengono liberate le proteine presenti all'interno, i cosiddetti allergeni».
In chi soffre di allergie «il sistema immunitario identifica erroneamente gli allergeni come potenzialmente nocivi, reagendo in modo eccessivo per combatterli e formando, attraverso una serie di complessi passaggi, anticorpi specifici, le immunoglobuline E.
Così, ogni volta che l'organismo entra in contatto con il medesimo allergene, alcune cellule del sistema immunitario, i mastociti, rilasciano l'istamina, la sostanza responsabile dei classici disturbi allergici». Al Nord Italia da aprile a settembre troviamo i pollini prodotti dalle graminacee, piante erbacee selvatiche che attecchiscono soprattutto nei prati, mentre al Sud i responsabili sono le erbe composite, come artemisia e ambrosia, e chenopodiacee, come amaranto e barbabietola da zucchero.
Ovunque prolifera invece la parietaria, un'erba simile all'ortica con una fioritura cha va da marzo a novembre, molto diffusa in tutta l'area mediterranea, sia in campagna sia in città. E’ opportuno rivolgersi all'allergologo per sottoporsi a esami accurati e validati.
La rinite allergica colpisce anche i più piccoli: circa il 7% dei bimbi tra i sei e i sette anni e, secondo uno studio italiano su 1.360 bambini con età media 10 anni, l'82% è sensibilizzato ad almeno 3 pollini, il 48% ad almeno sei. I più a rischio sono i piccoli che hanno uno o entrambi i genitori allergici.
Rivolgersi allo specialista per prevenire.