28/10/2012
“Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute” (Ippocrate 460-377 a.C.).
Va in generale sottolineato che sia a riposo sia nello sport il modo di alimentarsi giusto ed equilibrato è quello “normale”, cioè senza esagerare ma scegliendo la qualità degli alimenti, il che significa privilegiarne alcuni se si fanno degli sport di resistenza piuttosto che di potenza.
Ovviamente c’è anche un “quando”: come non si va a fare il bagno in mare subito dopo mangiato, così bisognerà lasciare un congruo periodo di tempo tra il pasto e l’attività sportiva affinché i processi digestivi siano correttamente compiuti e i nutrienti siano diventati
disponibili per il nostro organismo.
Per questo nel prescrivere una proposta nutrizionale adatta all’attività fisica si deve tener conto delle abitudini alimentari preesistenti, valutare le esigenze nutrizionali quantitative e qualitative e conoscere i contenuti tecnici e gli orari del programma di allenamento; bisogna inoltre informarsi sulla programmazione degli impegni agonistici così da modulare la dieta in base al periodo “sportivo” in cui ci si trova.