Mario D'Andreta. Psicologo. Sviluppo personale, organizzativo e di comunità

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Mario D'Andreta. Psicologo. Sviluppo personale, organizzativo e di comunità Sono uno Psicologo iscritto all'ordine degli psicologi delle Marche.

Aiuto le persone, le organizzazioni e le comunità a vivere meglio, in maniera produttiva e pacifica, accompagnandole nella definizione condivisa di obiettivi e strategie per il loro sviluppo e nella risoluzione dei problemi che possono ostacolarlo. Il mio lavoro è orientato a fornire metodologie e strumenti a persone, organizzazioni e comunità, per supportarli nella risoluzione di problemi e nel miglioramento continuo della capacità di perseguire i propri obiettivi, in un'ottica di sviluppo della convivenza sociale. A questo scopo realizzo interventi di consulenza e formazione volti allo sviluppo di competenze relazionali ed organizzative, la riorganizzazione funzionale di aziende, cooperative e sistemi socio-economici locali, secondo una prospettiva metodologica psicosociologica di ricerca-intervento. Nel mio blog "www.mariodandreta.wordpress.com"
propongo alcune riflessioni legate ai temi dello sviluppo individuale, organizzativo e di comunità e agli interventi sinora realizzati. Gestisco la sede territoriale di Ancona dell'ANSES (Associazione Nazionale Stress e Salute) (www.anses.it)

14/11/2025

L’innamorato è il semiologo selvaggio allo stato puro! Passa il proprio tempo a leggere segni. Fa solo questo: segni di felicità, segni d’infelicità. Sul viso dell’altro, nei suoi comportamenti. (…) L’amore non è cieco. Al contrario, ha una potenza di decifrazione incredibile, che dipende dall’elemento paranoico che è in ogni innamorato. Un innamorato, lei sa, coniuga estremi di nevrosi e di psicosi: è un tormentato e un pazzo. Vede chiaramente, ma il risultato è spesso lo stesso che se fosse cieco. Perché non sa né dove né come fermare i segni. Decifra perfettamente, ma non sa fermarsi su una certezza di decifrazione. Viene ripreso in un circolo perpetuo, che niente viene mai a placare."

— Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso

14/11/2025

14/11/2025

“Modernità e Olocausto" di Zygmunt Bauman è un'opera fondamentale che esplora le radici sociologiche e filosofiche dell'Olocausto, sfidando le interpretazioni tradizionali che lo vedono come un'anomalia storica. Bauman sostiene che l'Olocausto non sia stato un evento isolato, ma piuttosto un prodotto della modernità stessa. La sua analisi si concentra su come le strutture burocratiche, la razionalità scientifica e l'efficienza industriale abbiano contribuito a rendere possibile l'orrore dell'Olocausto.

Bauman argomenta che la modernità, con la sua enfasi sulla razionalità e l'ordine, abbia creato le condizioni per la disumanizzazione e la violenza sistematica. Egli critica la tendenza a vedere l'Olocausto come un episodio unico nella storia e sottolinea invece che le stesse forze che hanno portato a questo genocidio siano ancora presenti nella società moderna. Il libro è un profondo richiamo a riconoscere i pericoli insiti nella nostra continua fiducia nella tecnologia e nella burocrazia come strumenti di progresso.

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14/11/2025

In “Homo consumens” Bauman descrive il consumatore moderno come parte di uno “sciame” instabile, guidato dai desideri e non da legami comunitari. Il consumismo crea solitudine, disuguaglianze e ghetti: i ricchi globali si muovono liberamente, i poveri restano esclusi. La libertà diventa obbligo di scegliere tra prodotti, mentre il welfare si ritira. Bauman invita a riflettere sul nostro ruolo e sulle responsabilità sociali del consumo.

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14/11/2025

“La società dell'incertezza” di Zygmunt Bauman è un'opera che esplora le dinamiche della modernità contemporanea, focalizzandosi sulla crescente incertezza e instabilità che caratterizzano la nostra epoca. Bauman, uno dei più influenti sociologi del nostro tempo, analizza come la società moderna sia diventata un luogo di transitorietà e precarietà, dove le certezze e le stabilità tradizionali sono sempre più rarefatte.

Il libro esamina vari aspetti della vita contemporanea, come il lavoro, le relazioni personali, la politica e la cultura, evidenziando come l'incertezza sia diventata una costante. Bauman utilizza il concetto di "flâneur" baudelairiano per descrivere l'individuo moderno, costantemente in movimento e mai completamente integrato in una comunità stabile. Questo stato di fluttuazione e di mancanza di radici crea una sensazione di alienazione e disorientamento, ma anche di libertà e opportunità.

Bauman critica anche la manipolazione genetica e le sue implicazioni etiche, sottolineando come la tecnologia possa amplificare ulteriormente l'incertezza e le disuguaglianze sociali.

“La società dell'incertezza” è un'opera stimolante e profonda che invita i lettori a riflettere sulle complessità e le sfide della vita moderna. Bauman offre una visione critica e illuminante della nostra società, invitandoci a confrontare le nostre paure e le nostre speranze in un mondo in continua evoluzione.

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14/11/2025

“Non si discute per aver ragione, ma per capire.”
Jorge Luis Borges

14/11/2025

Sempre più paesi italiani stanno adottando la Banca del Tempo comunitaria, un sistema che prevede lo scambio di ore di servizio al posto del denaro. L’iniziativa, nata per contrastare lo spopolamento, rafforza i legami sociali e attira nuovi residenti, tra cui famiglie, artigiani e lavoratori da remoto.

Un esempio è Ricetto di Candelo, borgo medievale in provincia di Biella, aderente al coordinamento delle Banche del Tempo del Piemonte. Il funzionamento è semplice: un registro cartaceo, affiancato da una piattaforma digitale accessibile tramite Wi-Fi pubblico, consente di registrare gli scambi: ogni ora donata - che si tratti di aiuto nei campi, lezioni, babysitting o visite guidate - può essere spesa per ricevere altri servizi di pari durata.

La rete coinvolge l’intera comunità: il parroco offre supporto sociale, l’ex maestro tiene corsi e i giovani si occupano della spesa o dell’accoglienza turistica. Il modello, che unisce tradizione e tecnologia, è citato da reti di borghi italiani come esempio di innovazione sociale e mutualismo territoriale.

Le Banche del Tempo (BdT) sono associazioni fondate sullo scambio gratuito di ore. Nate nel Regno Unito negli anni Ottanta con i Local Exchange Trading Systems (LETS), si sono poi diffuse in Europa e Sud America. In Italia le prime esperienze risalgono alla fine degli anni Ottanta, con la diffusione del termine “Banca del Tempo” a Parma nei primi anni Novanta.

Ogni ora di servizio vale un’ora, indipendentemente dal tipo di prestazione. Gli scambi possono riguardare lezioni, manutenzione, assistenza o cura di animali, e possono prevedere un rimborso spese minimo o una quota associativa annuale.
Negli ultimi anni il concetto si è evoluto anche in forma digitale, con piattaforme come TimeRepublik, banca del tempo globale nata nel 2012 e oggi diffusa in oltre ottanta Paesi.

14/11/2025

"Amore è interesse attivo per la vita e la crescita di ciò che amiamo. Là dove manca questo interesse, non esiste amore."
(Erich Fromm, L'arte di amare, 1957)
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14/11/2025

"Rubatele anche i ricordi,
ma lasciatele per sempre la sua dolce curiosità."
(Francesco De Gregori, Atlantide, 1976)
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14/11/2025

Il destino non è altro che la libera scelta che ognuno fa di sé stesso.È vero che non sei responsabile di quello che sei, ma sei responsabile di quello che fai di ciò che sei. Non si fa quello che si vuole. Tuttavia si è responsabili di quello che si è. Si è sempre responsabili di quello che non si è saputo evitare. Fossimo anche muti e immobili come delle pietre, la nostra passività sarebbe comunque un’azione.
L'altro è indispensabile alla mia esistenza, così come alla conoscenza che io ho di me. L'angoscia rivela alla coscienza la nostra libertà e testimonia la costante modificabilità del progetto iniziale. Nell'angoscia non ci limitiamo a renderci conto del fatto che i possibili da noi progettati sono costantemente rosi dalla nostra libertà in attuazione, ma comprendiamo inoltre la scelta, ossia noi stessi, come ingiustificabili; il che vuol dire che ci rendiamo conto che la scelta non trae origine da alcuna realtà anteriore, ed è anzi, tale da dover fungere da fondamento dell'insieme dei significati che costituiscono la realtà. In tal modo siamo costantemente impegnati nella scelta di noi stessi e costantemente consapevoli di poter bruscamente rovesciare la scelta ed invertire la rotta. Siamo pertanto sotto la costante minaccia della nullificazione della nostra scelta attuale, sotto la costante minaccia di divenire altri da ciò che siamo. Proprio per il fatto di essere assoluta, la nostra scelta è fragile. L'uomo è condannato a essere libero: condannato perché non si è creato da sé stesso, e pur tuttavia libero, perché, una volta gettato nel mondo, è responsabile di tutto ciò che fa. L’uomo non è niente altro che quello che progetta di essere; egli non esiste che nella misura in cui si realizza; non è dunque niente altro che l’insieme dei suoi atti, niente altro che la sua vita. La vita non ha senso a priori. Prima che voi la viviate la vita di per sé non è nulla; sta a voi darle un senso e il valore non è altro che il senso che scegliete.
L'uomo è da inventare ogni giorno.

Jean-Paul Sartre ~ L'essere e il nulla

Indirizzo

Ancona
60124

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Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00

Telefono

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