06/04/2021
Emicrania: novità terapeutiche
Un recente articolo pubblicato su The Lancet, gratis fino al 15 Aprile, e con questo dovrei ricredermi sull’aspetto lucrativo di queste riviste, fa il punto sulle conoscenze attuali sull’emicrania, una patologia molto diffusa ma ancora poco riconosciuta e trattata.
L’emicrania interessa circa un miliardo di persone in tutto il mondo ed è la seconda causa di anni persi di buona salute o vissuti con disabilità nelle persone al di sotto dei 50 anni. E’ certamente un problema di salute pubblica a causa dei costi, soprattutto quelli indiretti come una tra le principali cause di assenza o perdita del lavoro.
Nonostante i progressi nei meccanismi fisio-patogenetici e l’introduzione di nuovi farmaci molto efficaci, soltanto una minima parte dei pazienti affetti da emicrania, tra il 3-22%, usa i triptani, i farmaci più specifici ed efficaci per l’attacco acuto, e soltanto il 2-14% fa una terapia preventiva farmacologica.
In questa revisione viene confermata la teoria neurovascolare e riconosciuta l’importanza del CGRP nell’insorgenza dell’attacco acuto, da qui la produzione negli ultimi anni di 4 tipi di anticorpi monoclonali nel bloccare l’azione di questo peptide anche a livello recettoriale. Questi farmaci utilizzati una volta mese, per via sottocutanea o intramuscolare, circa sono molto efficaci nel ridurre la frequenza e la durata degli attacchi. Unica difficoltà l’alto costo e nei casi in cui il SSN prevede il loro impiego la limitazione all’accesso che prevede il fallimento di almeno due tentativi precedenti con farmaci preventivi. Tra i trattamenti emergenti, ancora in fase di studio, vengono menzionati gli antagonisti recettoriali del CGRP “gepanti” con indicazione sempre alla prevenzione dell’emicrania di cui uno anche utilizzabile per via orale.
Viene confermata l’efficacia dei triptani nel ridurre sia l’intensità del dolore che la durata dell’attacco acuto di emicrania e confermato l’utilizzo quanto più precoce possibile nelle forme gravi e dei FANS per quelle più leggere, paracetamolo, aspirina, ibuprofene e naprossene, ma alle dosi efficaci. In presenza di nausea o vomito la preferenza va alle formulazioni sottocute o per via nasale.
Per l’emicrania cronica, almeno 10 attacchi al mese, di cui almeno 4 di emicrania, con o senza abuso di farmaci molto efficace la tossina botulinica.
Sempre efficaci ma poco utilizzati a causa dei loro effetti collaterali, che nelle persone emicraniche sono più frequenti, in considerazione della presenza di una certa intolleranza ai farmaci rispetto alla popolazione di controllo, i farmaci preventivi, che vanno sempre consigliati in base alle comorbidità che spesso si associano all’emicrania: depressione, ansia, sovrappeso. Tra questi quelli di “recente” conferma (Topiramato e Valproato, quest’ultimo non autorizzato in Italia per la prevenzione dell’emicrania) e quelli classici: beta-bloccanti, amitriptilina, flunarizina, ecc.
Nei casi in cui non siano utilizzabili, per es, gravidanza o età pediatrica, o in associazione ai farmaci viene raccomandato l’uso di trattamenti non farmacologici. Nei bambini l’effetto placebo è molto alto e supera di gran lunga l’efficacia del trattamento farmacologico. Quindi terapia cognitivo-comportamentale, biofeedback o neurofeedback, agopuntura. L’attività fisica e un’alimentazione regolare, come pure l’igiene del sonno hanno un ruolo rilevante nonostante non vi siano dati conclusivi. Anche la dieta ha una sua importanza, soprattutto nell’evitare i cibi scatenanti (caffè, vino, formaggi, ecc.), ma anche la perdita di peso e la dieta di esclusione o quella ipocalorica. E aggiungo: sono sempre più numerose le segnalazioni di efficacia della dieta chetogenica nella prevenzione dell’emicrania cronica. Trattamento che potrebbe essere disponibile a breve anche presso il Neurocenter.
Ad esclusione di quelli invasivi, possono essere utili anche i device neuromodulatori come la stimolazione magnetica cerebrale o del nervo trigemino o del vago.
Nell’epoca della medicina di precisione viene sempre di più sottolineata l’importanza del coinvolgimento del paziente, delle sue preferenze, della comunicazione e delle informazioni fornite dal medico curante o neurologo.
Migraine is a highly disabling neurological disorder that directly affects more than 1 billion individuals worldwide. Available treatment options differ between countries and include acute, preventive, and non-pharmacological therapies. Because of major progress in the understanding of migraine path...