Prime Note - musica, libri e curiosità dalla gravidanza alla prima infanzia

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Prime Note - musica, libri e curiosità dalla gravidanza alla prima infanzia Uno spazio di accompagnamento alla nascita e alla genitorialità attraverso musica libri e laboratori

"Una volta, in un campo, nacque un bel fiore. Era così bello e profumato che tutti quelli che gli passavano vicino si fe...
31/10/2023

"Una volta, in un campo, nacque un bel fiore. Era così bello e profumato che tutti quelli che gli passavano vicino si fermavano a guardarlo e dicevano: «Come è bello e profumato e che bei colori che ha!» e lui era proprio molto contento dei loro sguardi e delle loro parole che gli riscaldavano il cuore. Ma non sempre la gente che passa per i campi ha il tempo e la voglia di stare attenta ai fiori, cosicché un giorno passò di lì qualcuno un po’ distratto che quasi quasi lo calpestò. Allora il povero fiore si disse: “Sarà meglio che mi armi per difendermi!” e tirò fuori una bella spina per proteggersi. Un altro giorno passò di lì qualcuno ancora più distratto e che non amava particolarmente i fiori e quando lui si sentì ferito ci rimase così male che anche stavolta pensò: “Mi devo armare ancora di più, altrimenti mi calpestano!“ e tirò fuori altre due spine. Un altro giorno ancora capitò che anche le persone che gli passavano sempre vicine e che amavano i fiori e, soprattutto, amavano lui, fossero un po’ distratte e avessero altro per la testa. Allora si sentì ferito e si disse: “Povero me, se si distraggono anche loro!”, e tirò fuori altre tre spine. E così, di giorno in giorno, spina dopo spina, ecco che alla fine il fiore era munito di una bella corazza impenetrabile. Le persone che passavano per ammirare i fiori dovevano guardarlo da lontano e si dicevano: “Come è bello quel fiore! Chissà se è anche profumato! Peccato che non si possa andargli vicino per accarezzarlo perché ha troppe spine e punge non appena lo si tocca!” e gli passavano lontane perché avevano paura di pungersi. Ma anche i fiori, come tutti, hanno bisogno di compagnia, cosicché lui cominciava a sentirsi sempre più solo e sempre più abbandonato. E insieme a lui si sentivano soli e un po’ abbandonati anche quelli che gli passavano vicino e non potevano toccarlo né annusare il suo profumo perché avevano paura di farsi male con le sue spine. Allora il fiore si disse: “Forse si può fare qualcosa!” e chiese aiuto alla terra, al sole e all’aria che lo circondava. La terra disse: «Io ti ho nutrito bene da piccolo, altrimenti non saresti cresciuto così bello e profumato. Su quello che hai avuto puoi contare per tutta la vita perché l’hai avuto, è dentro di te...». Il sole disse: «Io ti ho riscaldato e illuminato fin da quando eri piccolo. È per questo che hai colori così belli. Su questo calore puoi contare per tutta la vita perché l’hai avuto, è dentro di te e nessuno te lo può portare via!». E l’aria intorno gli disse: «Io ti ho fatto respirare fin da quando eri piccolo e ti ho dissetato con la pioggia. È per questo che sei così profumato. Su quello che hai avuto puoi contare per tutta la vita, perché è dentro di te anche quando sarai in difficoltà!». Fu così che il fiore scoprì che le sue armi più potenti non erano fuori ma dentro di lui. E da quel giorno ogni tanto, poco per volta, lasciò che qualche piccola spina, che proprio non serviva più, cadesse e si tenne soltanto quelle importanti che gli servivano per difendersi quando si sentiva davvero molto, molto ferito dalla gente troppo distratta o da quella che non ama i fiori. Oppure, da quelli che li amano ma qualche volta a modo loro, che non sempre è il modo che serve ai fiori, proprio come succedeva spesso anche a lui. E la gente che passava di lì poté a poco a poco fermarsi di nuovo per stargli vicino a godere dei suoi colori e del suo profumo e per accarezzarlo delicatamente senza paura di farsi troppo male e di pungersi con le sue spine acuminate."

da "La rabbia delle mamme: Perdersi per ritrovarsi" di Alba Marcolino

Future mamme e neo mamme sapete cosa succede al vostro cervello quando inizia la gravidanza? È normale dimenticarsi le c...
28/02/2023

Future mamme e neo mamme sapete cosa succede al vostro cervello quando inizia la gravidanza? È normale dimenticarsi le cose, fare fatica a concentrarsi? Vi sentite strane, diverse? Tranquille è tutto ok! E cosa succede ce lo spiega la scienza!

Future mamme e neo mamme sapete cosa succede al vostro cervello quando inizia la gravidanza? È normale dimenticarsi le cose, fare fatica a concentrarsi? Vi sentite strane, diverse? Tranquille è...

Uhm che cosa vi porterà babbo natale? Io baratterei molto volentieri il mio settembre con aprile o marzo 😂😂😂
16/11/2022

Uhm che cosa vi porterà babbo natale? Io baratterei molto volentieri il mio settembre con aprile o marzo 😂😂😂

Settimana Nati per Leggere 😍 L'importanza della lettura già in gravidanza 😍Relazione, apprendimento ed emozioni
09/11/2022

Settimana Nati per Leggere 😍
L'importanza della lettura già in gravidanza 😍
Relazione, apprendimento ed emozioni

*** Settimana Nazionale Nati per Leggere | La tua voce crea un legame fra me e te ***

Con la voce possiamo parlare, cantare, sussurrare, possiamo leggere e raccontare storie.

Storie inventate o reali, storie di desideri o di ricordi, storie che “solo” grazie alle parole, tessono una relazione.

Quando le bambine e i bambini sono molto piccoli, delle nostre parole ascoltano il suono, non sanno ancora quale significato abbiano, non sanno “cosa vogliono dire”.

Eppure, la voce che racconta tesse un legame.

In un momento storico in cui spesso deleghiamo queste parole e queste storie a cellulari, televisioni, audiolibri e assistenti vocali, Nati per Leggere celebra il Diritto alle Storie invitando sempre di più i grandi a leggere e a raccontare ai più piccoli, per sostenere e rafforzare quella relazione fatta di voce e tempo.

Ecco perché abbiamo scelto come messaggio di questa Settimana Nazionale NpL 2022 “la tua voce crea un legame fra me e te” – poiché grazie a una voce che legge, che racconta, che canta solo per noi, si tessono legami di sguardi, di abbracci e di ricordi, presenti e futuri.

Mamme!!! Condivido con voi un bellissimo progetto di arte terapia 😍Uno spazio di crescita, creatività e benessere!⬇️⬇️⬇️...
03/10/2022

Mamme!!! Condivido con voi un bellissimo progetto di arte terapia 😍
Uno spazio di crescita, creatività e benessere!
⬇️⬇️⬇️⬇️

Quante volte hai rinunciato a spendere qualcosa per te? Quante volte hai detto di no a ciò che desideravi perché hai sempre anteposto la tua famiglia e i tuoi bambini a te stessa?
Sappi però che tutto ciò che ti togli, lo stai togliendo anche ai tuoi cari perché anche tu SEI la tua famiglia!
La componi e la sostieni e hai un ruolo fondamentale: quello di stare bene e insegnarlo ai tuoi figli!
Ogni giorno ascolto storie di donne che pur di sostenere economicamente, energeticamentee spiritualmente la propria famiglia, arrivano in un vicolo cieco e si domandano: io dove sono?
Ogni giorno però trovo donne consapevoli di ciò e sono donne pronte a partire o ri-partire per un viaggio verso se stesse per essere la loro migliore versione, e quelle che si sono affidate a me e agli strumenti che propongo loro attraverso le tecniche creative, le ho viste letteralmente R I N A S C E R E abbandonando ansia e senso di colpa che non sono funzionali a niente.
Anche a te è capitato di sentirti così? Riesci a gestire questa dinamica?
Fammelo sapere nei commenti o in DM se sei curiosa di conoscere il percorso l’ARTE DI ESSERE MADRE un percorso unico dedicato a poche persone che vogliono rimettersi in gioco!

03/08/2022
🤣🤣🤣 Buon Lunedì ❤️
30/05/2022

🤣🤣🤣 Buon Lunedì ❤️

19/03/2022
Se qualche mamma ha voglia di compilare o condividere 🤗Ciao a tutti! Sono una specializzanda in Genetica Medica dell'Uni...
18/03/2022

Se qualche mamma ha voglia di compilare o condividere 🤗

Ciao a tutti! Sono una specializzanda in Genetica Medica dell'Università di Bologna. Vi scrivo perchè stiamo conducendo uno studio per indagare come le donne vengono informate prima di effettuare il test genetico prenatale non invasivo su DNA fetale (NIPT) e quali sono le loro esperienze con questo test. Se vi fa piacere vi chiedo di compilarlo e condividerlo ai vostri contatti! Si può accedere attraverso il seguente link: 📷https://tinyurl.com/NIPTunibo
Grazie per la collaborazione!
Sara

17/03/2022

I neonati non si lasciano piangere. Punto. Certo, a volte piangono anche se sono in braccio, ma quello non è lasciarli piangere. La mamma o il papà ci sono, e lui lo sa. Non è solo.
E a volte passerà qualche momento tra l'inizio del pianto e la nostra risposta, perché eravamo in bagno, perché stavamo scolando la pasta. Ma non è di questo che stiamo parlando, perché anche qui il genitore appena può interviene e intanto può far sentire che c'è, dicendo a voce alta che sta arrivando.

Il pianto a cui mi riferisco è quello stabilito a priori, programmato magari dietro consiglio di qualche esperto, per insegnare ai bambini "a dormire" o a essere "indipendenti" o "a stare giù". Ecco, quel pianto lì, non funziona. Lasciare i bambini da soli, negargli il nostro aiuto e la nostra presenza, quando ne hanno più bisogno, non va.
Non è vero che piangere fa bene.

Non si insegna a dormire a un bimbo piccino lasciandolo da solo a piangere. I bambini sanno già dormire, solo che hanno ritmi sonno-veglia diversi da quelli degli adulti, e quello che si va a insegnare con certi metodi è di non chiamare il genitore, anche se l'istinto del piccolo è proprio quello di chiedere il suo aiuto.

Non si insegna l'indipendenza ignorando il bisogno del bambino. Così semmai si insegna la rassegnazione e che quando hai bisogno nessuno ti aiuta.
E non c'è bisogno di insegnare al bambino "a stare giù", perché in pochi mesi imparerà a stare su, ovvero a stare seduto, gattonare, alzarsi, camminare... E il bisogno di stare in braccio cederà gradualmente spazio al bisogno di scoprire il mondo.

Insomma, non si lasciano piangere i bambini. Non apposta. Non per partito preso. Così come non si lasciano piangere i nonni anziani, il marito che ha bisogno di noi, le persone a cui vogliamo bene. Così come non vorremmo che venisse ignorato il nostro di pianto.
I genitori sono lì per quello, per accogliere i bisogni del loro piccino, per aiutarli a scacciare la paura, per dimostrargli che il mondo è ancora un bel posto, un posto dove le persone che si amano si aiutano a vicenda.

Giorgia C***a

📚 Scusate ma la mamma sono io

Come parlare della guerra ai più piccoli? Un libro illustrato per i più piccoli
06/03/2022

Come parlare della guerra ai più piccoli? Un libro illustrato per i più piccoli

IL CIELO È DI TUTTI
Età di lettura: dai 4-5 anni ai 99

La domanda più frequente che stiamo ricevendo da genitori, educatori e insegnati in questi giorni è: “come spieghiamo ai nostri bambini la guerra?”.
A tal proposito, per il nostro venerdì delle letture vi proponiamo una poesia illustrata di Rodari che vi può aiutare ad aprire il dialogo con i vostri bambini, vi può prestare le parole da usare e può stimolare la riflessione e la condivisione.
La guerra è lo strumento che si sceglie per comunicare.

“Spiegatemi voi dunque,
in prosa o in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la Terra è tutta a pezzetti?”

Gianni Rodari
Nicoletta Costa

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