21/07/2025
L’indagine di Milano che coinvolge tra gli altri Sala, Boeri e vari imprenditori edili e non, è lo specchio di un fenomeno che, purtroppo, caratterizza gran parte del paese. Si tratta di una dinamica conosciuta da chiunque lavori nel settore, presente in modo più o meno evidente anche nei comuni più piccoli, sebbene con toni meno clamorosi. Questo fenomeno riguarda non solo l'Architettura ma soprattutto l’edilizia, che rappresenta il 98% di ciò che viene realizzato. È evidente nei concorsi di progettazione e negli appalti pubblici, eppure questa è una caratteristica peculiare italiana dove politica e interessi si intrecciano, creando un sistema che consente a pochi “professionisti eletti” di partecipare alle decisioni cruciali legate allo sviluppo delle città.
A differenza dei paesi del Nord Europa, dove c'è una continua ricerca di nuove idee e di nuovi interpreti, in Italia prevale una cronicizzazione che sembra indirizzata principalmente al perseguimento d’interessi economici, con una gestione che spesso rasenta la corruzione.
Milano, però, potrebbe rappresentare un punto di rottura in grado di generare un effetto domino, accendendo una luce anche su altri comuni dove, purtroppo, sono ancora le "amicizie d’interesse" a farla da padrone. La speranza è che, se Milano riuscirà a fare da esempio, altre città possano finalmente guardare oltre la mera speculazione e abbracciare un cambiamento reale.
M.G.a