23/07/2025
Oli di semi industriali: l'impatto nascosto sulla salute
Un passo fondamentale per migliorare la salute è la riduzione del consumo di oli vegetali industriali ricchi di acido linoleico (LA). Questi includono oli onnipresenti come quello di canola (colza), mais, cotone, semi d'uva, arachidi, crusca di riso, cartamo, soia e girasole. Il loro consumo crescente è stato collegato a importanti malattie croniche degenerative, tra cui cancro, diabete, patologie cardiache, obesità e disturbi neurologici.
Il problema scientifico: sta nello squilibrio tra Omega-6 e Omega-3.
Per una salute ottimale, il corpo umano deve mantenere un delicato equilibrio tra acidi grassi Omega-6 e Omega-3, con un rapporto ideale di 1 a 1. Le diete occidentali moderne hanno alterato drasticamente questo equilibrio, con rapporti che vanno da 10:1 fino a 20:1.
Questo squilibrio porta a un eccesso di mediatori pro-infiammatori rispetto a quelli anti-infiammatori, creando uno stato di infiammazione cronica che contribuisce a numerosi processi patologici. Ma perche sono dannosi?
Oltre allo squilibrio del rapporto tra Omega, esistono altre criticità scientifiche:
Instabilità e ossidazione: Gli oli di semi sono ricchi di grassi polinsaturi .Questa struttura chimica li rende instabili e inclini all'ossidazione (irrancidimento). Il consumo di questi grassi ossidati introduce stress ossidativo nell'organismo che genera un processo allo sviluppo di malattie cardiovascolari. L'evidenza scientifica mostra che l'acido linoleico aumenta l'ossidazione delle lipoproteine LDL, l'infiammazione cronica di basso grado e l'aterosclerosi.
Tossicità da riscaldamento: Quando vengono riscaldati ripetutamente, come nelle fritture, questi oli possono creare sottoprodotti ancora più , tra cui:
Peggioramento della memoria e delle capacità di apprendimento nella malattia di Alzheimer aumento rischio di asma.
Promozione di malattie autoimmuni.
Aumento del rischio di malattie infiammatorie intestinali (IBD) e sindrome dell'intestino irritabile (IBS).
Cosa fare in pratica?
Eliminare gli oli industriali dalla cucina: Rimuovere dalla dispensa bottiglie di olio di mais, girasole, soia, canola, ecc. È fondamentale leggere attentamente le etichette, poiché questi oli sono spesso nascosti in quasi tutti i cibi processati .
Sostituire con grassi sani e stabili:
Olio Extra Vergine di Oliva: Ricco di grassi monoinsaturi, è ideale per condire a crudo.
Se si vuole friggere (occasionalmente):
Olio di Avocado: Ideale per cucinare ad alte temperature grazie al suo elevato punto di fumo.
Lo strutto: Dal punto di vista tecnico e culinario, lo strutto è uno dei migliori grassi per friggere.Dal punto di vista salutistico, la chiave è la moderazione. Inserito in una dieta equilibrata e non usato quotidianamente, lo strutto di buona qualità è un'opzione eccellente e certamente preferibile a molti oli di semi industriali per le fritture occasionali.
Conclusioni: L'obiettivo finale non è eliminare completamente gli Omega-6, che hanno anche funzioni utili, ma ripristinare un sano equilibrio. Ridurre drasticamente l'assunzione di acido linoleico da fonti industriali è un passo potente per diminuire lo stato infiammatorio del corpo e promuovere il benessere a lungo.