04/11/2025
🧩 Dall'Oggetto alla Relazione: L'Evoluzione del Gioco nell'Autismo
Come psicologa clinica esperta in autismo, desidero condividere un principio fondamentale nell'intervento: l'importanza di approcciare l'interazione attraverso il gioco parallelo.
Perché questo approccio iniziale?
Nei bambini nello Spettro Autistico, l'attenzione per l'oggetto tende ad essere inizialmente molto più elevata rispetto all'attenzione per la persona. L'altro (l'adulto o il pari) può essere percepito come intrusivo o come un elemento di disturbo che interrompe il proprio focus sensoriale o manipolativo.
- Fase 1: Il Gioco Parallelo come Ponte
Per questo, si inizia non con una richiesta diretta di interazione, ma con attività svolte in parallelo. Utilizziamo oggetti doppi (due macchinine identiche, due costruzioni) e riproduciamo le stesse azioni del bambino, narrandole e imitando i suoi schemi di gioco. Questo agire in sintonia, senza invadere lo spazio, crea una sensazione di sicurezza e di sintonia non verbale (risonanza).
- Fase 2: Introdurre la Variazione e l'Interesse
Una volta stabilita la fiducia, introduciamo una piccola variazione (es. spingere la nostra macchinina verso un ostacolo inaspettato, emettere un suono divertente). L'obiettivo è creare un effetto interessante che naturalmente catturi l'attenzione del bambino. Questa variazione agisce come un "gancio" motivazionale, spostando l'attenzione dall'oggetto all'azione condivisa con la persona.
- Fase 3: La Co-costruzione e l'Intersoggettività
Progressivamente, il gioco parallelo evolve verso la co-costruzione di uno schema di gioco congiunto. Si inizia a strutturare l'alternanza dei turni (dare/avere), le risposte reciproche e l'emergere di indicatori sociali come il contatto oculare congiunto e i sorrisi condivisi. Questo percorso facilita lo sviluppo dell'intersoggettività (la capacità di condividere un'esperienza emotiva e cognitiva) e getta le basi per l'interazione sociale complessa.
L'intervento parte dal rispetto dei bisogni sensoriali e di sicurezza del bambino per poi costruire gradualmente ponti sociali solidi e motivanti.