22/06/2020
Chiunque desideri cogliere l'anima della filosofia osteopatica deve necessariamente avvicinarsi alla vita del suo fondatore, Andrew Taylor Still, oltre al contesto storico-sociale in cui si è sviluppata.
Negli Stati Uniti, in epoca conservatrice, puritana e mentalmente chiusa come nel tardo '800 in cui la cura del paziente era volta al sintomo facendo uso massivo ed invasivo di farmaci e chirurgia, il Vecchio Dottore – come veniva chiamato affettuosamente dai suoi studenti e pazienti – propose trattamenti manipolativi come sistema indipendente e autonomo di cura alla persona nella sua globalità.
Suo padre fu medico e predicatore metodista che si spostò insieme alla frontiera americana: questo per Still significò vivere in Virginia, Tennessee, Missouri e Kansas.
Dopo aver studiato medicina col padre, lo aiutò nella riserva di Wakarusa curando gli indiani, imparò lo Shwanee e modalità diverse per soccorrere le pazienti durante il parto.
Affascinato dalla tecnologia e dalla meccanica studiò anche da ingegnere per cinque anni inventando nuovi mezzi che potessero facilitare il lavoro nei campi.
Fu attivista anti-schiavista e prestò servizio militare durante la Guerra Civile.
Intorno al 1865 Still p***e fiducia nella medicina convenzionale constatandone i limiti. L’episodio, o meglio, la tragedia determinante fu un'epidemia di meningite spinale che provocò la morte di quattro dei suoi figli.
Il Dr. Still si mise dunque a studiare da autodidatta cercando un modo migliore per esercitare la professione.
Fondò i principi dell'Osteopatia il 22 giugno 1874 e aprì l' ''American School of Osteopathy'' per ''migliorare l'attuale sistema di chirurgia, ostetricia e trattamento delle malattie in generale''.
Sì, viene riportato che Still curò svariate patologie (anche infettive) senza l’utilizzo di farmaci; chi l'ha conosciuto fu impressionato dalla sua integrità e fervore nello studio dell'anatomia.
La prima classe fu composta da soli dodici studenti ed in seguito vennero ammessi anche uomini di colore e donne, che ritenne tra l’altro più portate a tale disciplina, scelta che dà ulteriore conferma dello spirito audace e della mentalità aperta propria del Dr. Still.
Continuò nel suo lavoro a dispetto dell'opposizione professionale, anche ostacolato da amici e persino escluso dalla chiesa cui apparteneva.
Migliaia erano i pazienti che accorrevano dai diversi stati per ricevere le cure del Dr. Still, tanto che fu necessario fondare la prima clinica osteopatica, dove in un anno furono effettuati circa trentamila trattamenti.
Sutherland, che sviluppò il concetto di osteopatia craniosacrale, disse una volta: ''Still non poteva parlare a tutti di quello che conosceva sul corpo umano. Non eravamo ancora pronti ad ascoltarlo'' e consigliò di leggere tra le righe della filosofia di Still ed integrarla all'attuale razionale per una pratica clinica fondata sulla salutogenesi.
Non esisterebbe nessuna osteopatia senza la conoscenza dell'anatomia e della biomeccanica, senza legge dell'Arteria e della neurologia.
Ovviamente nel tempo l'Osteopatia si è sviluppata ed evoluta molto rispetto a quella delle origini.
Ricordiamo l'esortazione del Vecchio Dottore ai suoi studenti futuri osteopati di ''continuare a scavare''.