Centro Nutrizione Irpinia

Centro Nutrizione Irpinia Dott.

Gianpaolo Fusco
Il Centro Nutrizione Irpinia è uno studio specializzato nella cura e nel benessere della persona in grado di offrire un piano dietetico personalizzato.

Il Mar Mediterraneo rischia di diventare la nuova frontiera dello sfruttamento intensivo del tonnetto rosso, con impiant...
09/09/2025

Il Mar Mediterraneo rischia di diventare la nuova frontiera dello sfruttamento intensivo del tonnetto rosso, con impianti di ingrasso che proliferano senza regole chiare e trasparenti. Secondo il rapporto ‘Caccia all’oro rosso’ di Greenpeace, le concessioni rilasciate in Italia spesso mancano di verifiche adeguate, esponendo l’ecosistema marino ad un rischio crescente di sovrasfruttamento e di impatti negativi sulla biodiversità. A tal proposito, a Battipaglia, in Campania, l’amministrazione comunale ha deciso di annullare la concessione demaniale rilasciata a Tuna Sud per l’installazione di un impianto di ingrasso del tonno rosso su uno specchio d’acqua di 48.900 metri, a circa sette chilometri dalla costa.

Dopo la denuncia di Greenpeace è emerso che l’area individuata dalla società ricade al di fuori delle acque territoriali di Battipaglia, contraddicendo quanto dichiarato dalla stessa azienda Tuna Sud, motivo, questo, che ha portato all’annullamento della concessione, rilasciata in precedenza.

Quanto accaduto a Battipaglia resta, comunque, un segnale evidente di come l’industria legata al tonno e le amministrazioni si muovano, in molti casi, in maniera poco trasparente. Greenpeace, inoltre, ha sottolineato come la gestione dello spazio marittimo debba essere più chiara e condivisa, in quanto il Mediterraneo è già soggetto a molteplici impatti antropici. L’acquacoltura intensiva, se non regolamentata correttamente, rischia di arricchire solo poche aziende a scapito della salute dei mari.

Esiste un’interazione diretta tra batteri e cellule nervose: a rivelarlo è uno studio congiunto tra l’Università di Tori...
06/09/2025

Esiste un’interazione diretta tra batteri e cellule nervose: a rivelarlo è uno studio congiunto tra l’Università di Torino e l’Università Complutense di Madrid, pubblicato sulla rivista scientifica Reports. Per la prima volta, i ricercatori hanno dimostrato che un batterio probiotico di origine alimentare, Lactiplantibacillys plantarum, è in grado di modulare direttamente l’attività neuronale, attraverso segnali bioelettrici, senza necessità di attraversare barriere o mediazioni immunitarie.

Durante lo studio, è stato sviluppato un modello in vitro in grado di mettere in contatto diretto neuroni corticali di Ratto e L. plantarum. I ricercatori hanno osservato che i batteri si legano alla superficie neuronale senza penetrarne il nucleo, ma influenzano in modo significativo l’attività neuronale. E’ la prima volta che viene dimostrata questa interazione diretta.

Questi risultati potrebbero aprire la strada a nuovi approcci terapeutici potendo trattare, un giorno, i disturbi neuropsichiatrici gravi e comunemente diffusi, come ansia e depressione, intervenendo sul microbiota intestinale, con strategie dietetiche mirate, in modo da agire in sinergia con le altre terapie. Per la prima volta, dunque, questo studio sposta l’attenzione su un’interazione diretta tra batteri e cellule nervose, rappresentando un vero e proprio cambio di paradigma nella biologia cellulare e nelle neuroscienze.



Una ricerca americana, finanziata dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), ha analizzato come ...
02/09/2025

Una ricerca americana, finanziata dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), ha analizzato come il consumo di arachidi e di uova nelle donne gravide (e durante l’allattamento) possa avere conseguenze a lungo termine anche sul bambino. Le allergie alimentari colpiscono circa l’8% dei bambini negli USA, talvolta con reazioni gravi o potenzialmente letali. Le arachidi e le uova, infatti, sono tra gli allergeni alimentari più comuni nella prima infanzia.

Nello specifico lo studio riguarderà donne in gravidanza, non allergiche a questi alimenti, ma i cui neonati sono ad alto rischio, perché nella famiglia materna c’è un parente con una malattia allergica.
Introdurre allergeni alimentari come arachidi ed uova nell’alimentazione dei neonati intorno ai 4-6 mesi di età si è dimostrato un elemento importante per la prevenzione delle allergie alimentari, ma per alcuni bambini questo intervento arriva troppo tardi. Ancora prima di consumare prodotti a base di arachidi o uova, il sistema immunitario produce già un anticorpo chiamato immunoglobulina E (IgE) contro questi alimenti.

L’obiettivo dello studio è quello di determinare l’efficacia dell’inclusione di arachidi ed uova nella dieta delle mamme prima e dopo il parto, proprio con l’intento di impedire ai bambini di sviluppare questo anticorpo, ancora prima, quindi, di consumarli in prima persona. Le madri saranno assegnate in modo casuale al consumo o all’eliminazione delle arachidi e delle uova. I ricercatori forniranno precise indicazioni sulle quantità di arachidi ed uova da consumare settimanalmente o su come evitarle, a seconda dei casi. Si stima che i risultati saranno disponibili nel 2029. Vi terremo aggiornati.

ALLA SCOPERTA DEI FAGIOLINI: PROPRIETA’ E BENEFICIConosciuti anche come ‘tegoline’ o ‘cornetti’, a seconda delle sfumatu...
30/08/2025

ALLA SCOPERTA DEI FAGIOLINI: PROPRIETA’ E BENEFICI

Conosciuti anche come ‘tegoline’ o ‘cornetti’, a seconda delle sfumature dialettali, i fagiolini sono i baccelli non ancora maturi del comune fagiolo (Phaseolus vulgaris) ed appartengono, dunque, alla famiglia delle Leguminose. Sottili, lisci al tatto e dal colorito verde intenso, vengono raccolti e consumati senza separare l’involucro dal seme interno.

Molto più simili alle verdure che ai legumi, i fagiolini sono, infatti, poveri di proteine, carboidrati e lipidi. Tra i macronutrienti, spiccano il retinolo, ma anche le vitamine del gruppo A e C. I fagiolini, inoltre, sono ricchi di carotenoidi, quali la luteina e la zeaxantina, e di flavonoidi, tra cui la quercetina e le procianidine. Nel complesso, tali sostanze, proteggono la funzione visiva dalla degenerazione maculare e dalle radiazioni ultraviolette. Contenendo anche una buona fonte di fibra vegetale, i fagiolini possono risultare una valida scelta nella gestione alimentare del diabete di tipo 2.

Quello che non sapevi: i fagiolini hanno una storia affascinante che affonda le radici nelle antiche civiltà del Centro e Sud America. Furono tra i primi alimenti ad essere coltivati dalle popolazioni precolombiane, come i Maya e gli Aztechi, che ne apprezzavano la versatilità in cucina (abitualmente consumati dopo essiccatura) e l’elevato valore nutrizionale. Il loro arrivo in Europa si deve ai viaggi di Cristoforo Colombo ( il secondo) nel XVI secolo. Inizialmente, i fagiolini furono coltivati come piante ornamentali per i loro fiori bianchi o violacei. Solo successivamente, grazie alla scoperta delle loro proprietà, divennero parte integrante della dieta mediterranea. Alcune tradizioni popolari italiane associano i fagiolini alla prosperità: si dice che piantarne ai margini dell’orto porti abbondanza.

02/08/2025

Indirizzo

Via Antonio Annarumma, 35
Avellino
83100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 12:30
15:30 - 19:30
Martedì 09:30 - 12:30
15:30 - 19:30
Mercoledì 09:00 - 12:30
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Giovedì 09:00 - 12:30
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Venerdì 09:00 - 12:30
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Il Centro Nutrizione Irpinia è uno studio specializzato nella cura della persona. Grazie alla competenza del Dott. Gianpaolo Fusco e all’utilizzo di attrezzature tecnologiche d’avanguardia il CNI è in grado di offrire un’analisi clinica puntuale mirata alla valutazione del fabbisogno nutrizionale e procedere all’elaborazione di un piano dietetico personalizzato. #CentroNutrizioneIrpinia #DottGianpaoloFusco #Avellino #AlimentazioneConsapevole