06/11/2024
Qualche anno fa, visitai Madrid e, tra i vari musei, arrivai al Reina Sofia, dove si trova esposta la celebre opera di Pablo Picasso, la Guernica. Mi colpì subito: enorme, frammentata, incoerente, eppure potente, copriva un'intera parete. Le persone le si avvicinavano per guardare ogni dettaglio. In quel frangente, mi chiesi: perché avvicinarsi così tanto? Perché non fare un passo indietro e osservare l'opera nel suo insieme?
Pensandoci, ho capito quanto questo atteggiamento sia simile al modo in cui affrontiamo la nostra crescita personale. Spesso ci focalizziamo su ogni singola parte di noi stessi che non ci piace o che vorremmo cambiare, esattamente come chi si avvicina alla tela per cercare di capire ogni pezzo. È quasi istintivo, un modo per razionalizzare il “brutto” e difenderci da ciò che non ci fa stare bene. Ma, proprio come con la Guernica, la vera rivelazione arriva quando facciamo un passo indietro.
Spesso trattiamo le nostre difficoltà personali come quei visitatori: ci avviciniamo troppo, analizziamo ogni dettaglio, cerchiamo di dare un senso a ogni frammento. Così facendo perdiamo però la visione d'insieme. È solo allontanandoci che possiamo vedere l’interezza del nostro percorso, scoprendo che ciò che da vicino sembrava solo caos e dolore, da lontano rivela il suo significato più profondo. Proprio come la Guernica, ciò che sembra frammentato può raccontare una storia potente, carica di significato.
Inoltre, grazie al percorso in terapia, spesso riusciamo a scoprire quei dettagli di noi che prima sfuggivano, proprio come il fiore nascosto nella Guernica. Si tratta di un piccolo fiore, stretto nella mano di un uomo morente, che sembra insignificante in mezzo a un dipinto di caos e dolore, ma che invece racchiude un messaggio profondo: è simbolo di rinascita. È quel dettaglio che ci ricorda che, anche quando tutto sembra confuso o devastante, c’è sempre un seme di forza che sopravvive e che può dare vita a qualcosa di nuovo.
È un invito a riscrivere il nostro futuro, nonostante il passato. Anche se piccolo e quasi invisibile, questo tratto di forza è indistruttibile, come quella parte di noi che ci fa rialzare e continuare a crescere.