03/11/2025
Pensavo di portare ai miei bambini una storia dolce, e invece — come accade con i libri belli — è stata la storia a lasciare una carezza dentro di noi.
Riga dopo riga, nell’aula è sceso il silenzio. Tutti ascoltavano, incantati, mentre quelle caramelle misteriose regalavano a chi le assaggiava qualcosa di unico: un’emozione, un ricordo, una voce.
E poi è arrivato quel momento…
La caramella che fa sentire al bambino la voce della sua nonna che non c’è più.
Una voce che torna per un istante, calda e vicina, come un abbraccio che non si dimentica. In quel punto ho sentito un nodo alla gola — e ho capito che quel libro non parla solo ai bambini, ma anche a noi grandi, che abbiamo ancora bisogno di credere nella magia dei ricordi.
Poi, l’ultima caramella. Quella senza colore.
Il bambino, solo nel parco con le sue biglie, la mangia senza sapere cosa aspettarsi.
E non arriva nessuna voce. Nessuna melodia.
Solo una sensazione nuova: il coraggio.
Il coraggio di alzare lo sguardo, avvicinarsi a un compagno e dire:
“Vuoi giocare con me?”
In quell’istante, la vera magia accade.
Perché la più potente delle caramelle non è quella che fa tornare il passato, ma quella che apre al futuro.
“Le caramelle magiche” è un albo delicato e prezioso, che parla di memoria, di affetti, di solitudini silenziose e di gesti semplici che cambiano le giornate.
Un libro da leggere, da sentire, da condividere.
Una piccola magia che resta nel cuore