01/04/2025
1 Aprile 2025
GLI INCONTRI DEL MARTEDI' - GRATUITI
Uno dei propositi degli incontri del martedì è quello della conoscenza di sé e della consapevolezza del proprio inconscio.
Chi osserva davvero gli altri?
Chi li percepisce realmente? Di fatto nessuno. Tutti si limitano a guardare o ad apparire in modo superficiale. Ecco perchè i nostri rapporti sono così poveri.
Allora cosa significa conoscersi? Per la psicoanalisi conoscere se stessi significa sapere in che misura siamo coscienti di noi stessi e in che misura non lo siamo. Significa illuminare la parte che opera indipendentemente dal nostro normale pensiero cosciente. Conoscersi in questa nuova dimensione della vita inconscia significa acquistare libertà. Osservando da vicino la vita delle persone, è strano come molte siano deste solo a metà ed è un fatto che, mentre credono di essere svegli, la maggior parte delle persone è come assopita, ecco perchè dobbiamo acquisire una capacità d'introspezione diversa da quella sufficiente allo stato di dormiveglia. Chi a conseguenza di ciò non sa pensare criticamente è in realtà esposto a tutte le influenze, le suggestioni, gli errori e le menzogne che vengono diffuse e che lo indottrinano sin dall'inizio. Non si può essere liberi, autodeterminarsi e scoprire la centralità del proprio essere se non si sa pensare criticamente. Solo pensando criticamente gli esseri umani possono fronteggiare la realtà. Il pensiero critico è al servizio della vita, e in particolare serve, a livello individuale come a livello sociale, a rimuovere gli impedimenti che ci paralizzano o che sono di ostacolo. Ci vuole un certo coraggio a vivere in un mondo in cui il pensiero critico è così osteggiato. Occorre coraggio per liberarsi da chi vuole privarci della nostra esistenza sia che lo faccia a carte scoperte oppure furtivamente.
La Psicoanalisi ha accertato che "Tutte le azioni umane, tutte le decisioni umane, sono apparentemente razionali, mentre invece sono dettate da un motore interno, inconscio, che è frutto dei condizionamenti famigliari, sociali, religiosi e politici.
Dall'abisso della turpitudine umana, al più sublime atto dell'uomo, tutto dipende, nel bene e nel male, da ciò che è stato condizionato nel nostro inconscio, personale e collettivo. QUESTO NON E' ANCORA CREDUTO."
"La forza che muove il mondo è l'inconscio, la parte ignota della nostra psiche che determina col suo condizionamento i comportamenti umani, dal singolo al collettivo. Quello che è stato seminato nell'inconscio infantile nei primi dieci anni di vita, quello si riavrà, tale e quale, da adulto.
Quindi l'uomo non è libero, nel senso più vero del termine, perchè a seconda del condizionamento di base famigliare e poi sociale, è diretto inconsciamente nel suo comportamento."
"La libertà razionale, nell'uomo, può pure farlo ribellare o creare rivoluzioni, ed è una molla dell'evoluzione, ma se il nodo interno inconscio non si scioglie con la conoscenza del blocco interno, ci saranno sempre, di fondo, all'insaputa dell'individuo, binari obbligati nelle scelte della vita. Dal matrimonio al lavoro, alla religione, alla politica. A tutte le scelte della vita. Si crederà libero ma non lo è nel senso più profondo del termine.
L'UNICA STRADA E' LA CONOSCENZA DELL'INCONOSCIBILE."
Le patologie, individuali, sociali, politiche, religiose che lo affliggono, attraverso la conoscenza delle cause del male, potranno essere più facilmente migliorate e risolte.
Il problema, l'ostacolo che ciò venga conquistato è la notevole, resistenza, paura, che l'uomo ha, ad affrontare se stesso su un piano psichico determinando così opposizioni, paure, aggressività, e resistenze enormi. (Fabrizio Di Giulio)