12/09/2025
Cosa è?
Per cervicobrachialgia si intende una condizione caratterizzata da un dolore che comincia a livello della zona cervicale per poi irradiarsi lungo il braccio.
Questa condizione è molto invalidante e, in fase acuta, limita l’utilizzo del braccio a causa del grande dolore che viene provato dal paziente.
La causa di questa condizione generalmente è imputabile ad una problematica discale: potrebbe esser presente un’ernia od una protusione discale che, in base al livello in cui questa è presente, determina una condizione di dolore e alterazioni neurologiche nell’arto superiore.
La presenza di dolore che scende lungo tutto il braccio può anche non riguardare una problematica discale ma la presenza di un Trigger point (fasci muscolari che subiscono un’alterazione biochimica e che generano dolore locale e irradiato).
Quali i sintomi? Bene…
Coloro i quali affetti da questa patologia riscontrano una diminuzione nella capacità di compiere il movimento del collo e del braccio, difficoltà nel dormire o semplicemente girare la testa.
Il dolore generalmente è accompagnato anche da una perdita di forza, in quanto per salvaguardare l’uso dell’arto, il cervello riduce l’intensità del messaggio di contrazione muscolare e da altri disturbi secondari come formicolio e intorpidimento delle dita.
Cervicobrachialgia: Diagnosi
Per eseguire una diagnosi di cervicobrachialgia è opportuno rivolgersi ad uno specialista (medico/fisioterapista) il quale eseguirà una valutazione globale indagando se sono presenti disturbi posturali che hanno scatenato questa condizione.
É importante eseguire una risonanza magnetica capace di monitorare la condizione e la salute dei dischi intervertebrali.
Spesso vedo far fare indagini radiografiche: SBAGLIATO! La radiografia serve se c’è un sospetto di frattura o uno scivolamento vertebrale, ma è inutile se si vuole andare ad indagare la condizione dei tessuti molli.
La valutazione funzionale e palpatoria è fondamentale al fine di accertarci se effettivamente siamo di fronte ad una situazione di cervicobrachialgia.
Cervicobrachialgia: Cura
Una volta identificato il problema che scatena una cervicobrachialgia, è importante iniziare subito un trattamento sia in fase acuta sia in fase subacuta.
In una prima fase, è bene che il fisioterapista sottoponga il paziente ad un ciclo di tecarterapia: in questo modo si va a ridurre l’edema che avvolge la protusione/ernia cervicale favorendo la normalizzazione della condizione.
Successivamente è bene iniziare un ciclo di fisioterapia ben indirizzata, innanzitutto per permettere un recupero veloce delle autonomie; per questo in una prima fase è bene eseguire un massaggio molto blando e superficiale per iniziare a dare un po’ di “respiro” ai muscoli cervicali e sottoccipitali, associando anche terapie molto valide come: la ginnastica posturale: approccio fisioterapico molto valido il quale permette di riallineare in maniera globale tutti i distretti corporei, allungando e riposizionando tutti i vari segmenti articolari nella loro naturale posizione, per permettere al dolore di dissolversi.