24/10/2025
A volte non parliamo in modo chiaro allə bambinə nel tentativo di proteggerli dalla sofferenza. Soprattutto se siamo noi stessi a vivere un momento di difficoltà però anche se non sanno "sentono" che qualcosa è successo.
Intuire senza sapere non protegge, anzi, alimenta le fantasie e ciò che non si conosce può diventare ancora più spaventoso. Il "non detto" diventa qualcosa che aleggia nell'aria e che può rendere il clima più teso.
Non è raro che anche se lə bambinə non è al corrente di quanto sta succedendo si mostra più timoroso, nervoso, richiedente, in concomitanza di un evento stressante per i genitori.
Meglio allora dire scegliendo le parole più adatte e cosa comunicare in base all'età. Si può raccontare come ci si sente. Magari lə bambino si mostrerà preoccupatə in quel momento ma potrà chiedere conforto e conoscere gli permetterà di elaborare.
Non è un compito semplice per l'adulto e richiede certamente una certa attenzione, il rischio se no diventa quello di travolgere con la propria sofferenza...ma cambia il punto di partenza: non "come faccio a non farglielo sapere" ma "come faccio a dirglielo?" E se si è in difficoltà si può chiedere aiuto per trovare modalità e strumenti più adeguati.