UIL Avigliano

UIL Avigliano il sindacato dei cittadini offre informazioni e consulenze in materia assistenziale, previdenziale, fiscale, abitativa e dei diritti del consumatore.

20/12/2022

❗Gli stranieri sono fondamentali per la tenuta economica e sociale del nostro Paese.
Rappresentano quasi il 9% della nostra popolazione ed il 10,1% della nostra forza lavoro. Contribuiscono alla costruzione del pil italiano per oltre il 9%.

🔵 C'è, inoltre, un pericoloso declino demografico che perdura da anni nel nostro Paese.
Non possiamo permetterci dunque di non valorizzare l’apporto dei cittadini stranieri.

❌ Nonostante questo, si frappongono molte barriere rispetto al pieno riconoscimento dei diritti e all'accesso ai servizi da parte degli stranieri.

➡️ Cgil, Cisl, Uil nella Giornata Internazionale del Migrante, chiedono alle autorità italiane ed europee di impegnarsi a dare ai cittadini stranieri la dignità che meritano, riconoscendoli pienamente alla pari degli altri.

(Comunicato unitario CGIL, CISL, UIL)
👉 https://tinyurl.com/Migranti-PariDignita

20/12/2022

🔵L’introduzione del tetto al prezzo del gas da parte della Commissione europea è una notizia positiva, ma tardiva. Infatti la proposta era sul tavolo da maggio!

La cifra fissa è un buon punto di partenza ma occorre colpire chi specula.
Nel corso di questi mesi, l’aumento del costo dell’energia, a causa della speculazione, si è tradotto in aumento di spesa per le famiglie di almeno 1500 euro! Non è accettabile.

Restiamo anche in attesa del testo conclusivo della manovra.
La nostra mobilitazione sembra aver aperto una riflessione su opzione donna e sui voucher. Un primo buon risultato, ma vedremo quali scelte farà il Governo.

Intanto abbiamo richiesto un tavolo di confronto sui tre grandi temi del lavoro, del welfare e del fisco. Servono scelte diverse per ridare fiducia e speranza al nostro Paese.

(PierPaolo Bombardieri, Segretario Generale UIL)👉 https://bit.ly/Bombardieri-PrezzoGas

04/11/2022

🔹 SPORTELLO 100% SICUREZZA🔹
Un'iniziativa realizzata da UIL - Unione Italiana del Lavoro, in collaborazione con gli uffici del Patronato ITAL UIL Nazionale e noi di .

La battaglia per continua con una maggiore attenzione anche a favore dei familiari di chi ha perso la vita sul posto di lavoro. Un altro vuoto da colmare con competenza, aiuto, assistenza e protezione.

Perché di lavoro purtroppo si continua a morire.
💙 Noi ci siamo.

04/11/2022

🔵Colf, badanti, babysitter o altri collaboratori familiari lavorano tra le mura di una casa, ma questa non è garanzia di salute e sicurezza.

Anche il lavoro domestico è esposto a specifici rischi su cui è necessario fare informazione e formazione per ridurre gli infortuni.
Come è altrettanto importante conoscere diritti e doveri tra datore di lavoro e lavoratore, anche quando le mansioni non si svolgono in una fabbrica o in un ufficio.

Per saperne di più: https://zeromortisullavoro.it/lavoro-domestico-e-sicurezza-i-rischi-sono-molti/

04/11/2022

❓CHE COSA SIGNIFICA?

TFR

📌Il Trattamento di Fine Rapporto è una prestazione economica che spetta alla lavoratrice o al lavoratore subordinato in caso di cessazione del rapporto di lavoro, per qualsiasi causa (licenziamento, dimissioni, o raggiungimento dell’età della pensione).

👉Viene erogato in differita come una sorta di salario posticipato, calcolato per quote annuali.

In caso di necessità è possibile ottenere un anticipo sul TFR maturato, ma la somma non può mai essere superiore, complessivamente, al 75% del totale dei versamenti. I requisiti per ottenerlo sono
🔹rapporto di lavoro subordinato continuativo da almeno 8 anni, dunque stesso datore di lavoro;
🔹misura massima del 70% dell'importo del TFR maturato in azienda;
🔹una sola possibilità di richiesta.
Ad ogni modo, i contratti collettivi possono stabilire criteri di priorità più favorevoli per l'accoglimento delle richieste di anticipazione. Inoltre, in ogni caso, un patto individuale tra azienda e dipendente consente di anticipare il TFR al lavoratore anche in mancanza dei requisiti.

11/06/2020

🔵 𝘾𝙂𝙄𝙇 𝘾𝙄𝙎𝙇 𝙐𝙄𝙇 𝙎𝙊𝙇𝙇𝙀𝘾𝙄𝙏𝘼𝙉𝙊 𝙇𝘼 𝘾𝙊𝙎𝙏𝙄𝙏𝙐𝙕𝙄𝙊𝙉𝙀 𝘿𝙀𝙇𝙇𝘼 𝙍𝙀𝙏𝙀 𝙏𝙀𝙍𝙍𝙄𝙏𝙊𝙍𝙄𝘼𝙇𝙀 𝙎𝙊𝘾𝙄𝙊-𝙎𝘼𝙉𝙄𝙏𝘼𝙍𝙄𝘼

Ieri, nel corso di un incontro con il presidente della giunta regionale Bardi, l’assessore alla Salute Leone, il direttore generale del dipartimento alla Persona Esposito, i direttori generali di Asp e Asm e dell’Azienda Ospedaliera San Carlo, 𝙞 𝙎𝙚𝙜𝙧𝙚𝙩𝙖𝙧𝙞 𝙂𝙚𝙣𝙚𝙧𝙖𝙡𝙞 𝙙𝙞 𝘾𝙜𝙞𝙡 𝘾𝙞𝙨𝙡 𝙐𝙄𝙇, 𝙎𝙪𝙢𝙢𝙖, 𝙂𝙖𝙢𝙗𝙖𝙧𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙚 𝙏𝙤𝙧𝙩𝙤𝙧𝙚𝙡𝙡𝙞, 𝙝𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙧𝙞𝙗𝙖𝙙𝙞𝙩𝙤 "𝙡𝙖 𝙣𝙚𝙘𝙚𝙨𝙨𝙞𝙩𝙖̀ 𝙙𝙞 𝙨𝙩𝙧𝙪𝙩𝙩𝙪𝙧𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙨𝙞𝙨𝙩𝙚𝙢𝙖 𝙨𝙖𝙣𝙞𝙩𝙖𝙧𝙞𝙤 𝙡𝙪𝙘𝙖𝙣𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙜𝙖𝙧𝙖𝙣𝙩𝙞𝙧𝙚 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙣𝙪𝙤𝙫𝙖 𝙛𝙖𝙨𝙚 𝙥𝙤𝙨𝙩-𝙚𝙢𝙚𝙧𝙜𝙚𝙣𝙯𝙞𝙖𝙡𝙚 𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙡𝙡𝙖𝙧𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙨𝙚𝙧𝙫𝙞𝙯𝙞 𝙨𝙪𝙡 𝙩𝙚𝙧𝙧𝙞𝙩𝙤𝙧𝙞𝙤 𝙚 𝙖𝙨𝙨𝙞𝙘𝙪𝙧𝙖𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙧𝙞𝙥𝙧𝙚𝙨𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙤𝙧𝙙𝙞𝙣𝙖𝙧𝙞𝙖 𝙖𝙨𝙨𝙞𝙨𝙩𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙨𝙖𝙣𝙞𝙩𝙖𝙧𝙞𝙖".

I sindacati hanno indicato come priorità quella di "riprendere le attività sanitarie territoriali e ospedaliere sospese durate il lockdown che ha impedito l’assistenza ai pazienti cronici, oncologici e polipatologici con il rischio di danni irreversibili senza cure e follow up. La traccia di questa manovra di ripristino è contenuta nella recente circolare del ministero della Salute del 29 maggio in attuazione del Decreto Rilancio che prevede in capo alle Regioni un vero piano riorganizzativo degli ospedali, con l’incremento delle terapie intensive e sub-intensive, oltre che per i reparti di infettivologia e pneumologia, e con il potenziamento delle reti di assistenza domiciliare e territoriale destinando, a questo scopo, consistenti risorse alla Basilicata, pari a circa 14 milioni di euro".

Secondo Cgil Cisl Uil "risulta evidente che occorre far partire immediatamente la ordinaria attività del Cup e l’accesso ai siti ospedalieri regionali per la ripresa di tutte le prestazioni di ricovero ordinario, di diagnostica specialistica e di ambulatorio, ma contemporaneamente anche cominciare a strutturare la rete assistenziale territoriale, con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, per definire un servizio di assistenza che alleggerisca le richieste alla rete ospedaliera e fornisca i necessari elementi per definire un piano di reclutamento del personale sanitario che dia finalmente una struttura esaustiva all’intero sistema. Occorrono, altresì, manovre straordinarie per ripristinare liste d’attesa, cumulate e recenti, non accettabili con previsioni lunghe su base annuale, riorganizzando e incrementando le risorse e redistribuendo i carichi di lavoro. Ora in tempi brevi occorre legare il ripristino delle funzioni bloccate nella fase uno al riordino dei servizi potenziati con il Decreto Rilancio. Non solo. Queste due manovre devono essere intrecciate con lo schema di piano regionale socio-sanitario che deve dettare la cornice di valori e di mission rivisitati del sevizio sanitario regionale".

I segretari di Cgil, Cisl, Uil hanno sollecitato inoltre la presentazione di "uno schema preliminare di piano sanitario sul quale aprire il confronto per tracciare i presupposti di un profondo e aggiornato riordino del servizio sanitario regionale, più adeguato e funzionale alle esigenze di salute dei lucani.
Schemi di confronto e discussione essenziali per il buon esito del confronto che, a conclusione dell’incontro, ha registrato l’impegno del presidente Bardi, su richiesta di Cgil Cisl Uil, di convocare entro i prossimi giorni tre specifici tavoli: un tavolo per la definizione del piano regionale per il potenziamento dei servizi territoriali e il relativo programma di reclutamento del personale; un tavolo sul piano straordinario per l’attivazione di tutti servizi e le attività sanitarie sospese; un tavolo sui piani di ambito socio assistenziale e sulla non autosufficienza".

11/06/2020
05/06/2020
03/06/2020

🔵 FONDI POR BASILICATA: UIL, AL 30 APRILE CERTIFICATO IL 32,8%

Al 30 aprile dei fondi del POR (Programma Operativo Regionale) Basilicata 2014-2020, mettendo insieme Fesr e Fse, è stato certificato il 32,8% dello speso.

Questo significa che restano da spendere 275,4 milioni di euro (su totale di 840 milioni di euro). È quanto, in sintesi, emerge dal monitoraggio della UIL Servizio Lavoro, Coesione e Territorio sul livello di spesa dei Fondi Comunitari, aggiornato al 30 aprile 2020 sui dati dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.

A livello complessivo a sei anni dall’avvio concreto della programmazione 2014-2020 restano da spendere ancora 37,9 miliardi di euro (il 71,2% del totale). Infatti, al 30 aprile 2020, la spesa certificata alla Commissione Europea, tra Programmi Operativi Nazionali e Programmi Operativi Regionali ammonta a 15,3 miliardi di euro (il 28,8%), su un totale di 53,2 miliardi.

In dettaglio in Basilicata nel programma FSE siamo più indietro: le somme certificate sono pari al 25,7% (74,5 milioni di euro su 289,6 milioni). Per il Fesr invece la percentuale del “certificato” sale leggermente al 36,5% (200,9 milioni su 550,6 milioni).

Anche se il nostro monitoraggio va aggiornato agli impegni assunti dalla Regione Basilicata come di tutte le altre per misure, aiuti, contributi decisi per l’emergenza Covid-19, la situazione, come abbiamo denunciato a livello nazionale - commenta il segretario regionale della Uil lucana Vincenzo Tortorelli - è allarmante e non riguarda solo il Mezzogiorno, ma anche molte Regioni del Centro Nord, come anche i Programmi Nazionali a gestione delle Amministrazioni centrali dello Stato.

A questo punto è importante immettere risorse fresche nell’economia reale: la crisi del coronavirus sta colpendo in modo drammatico il tessuto produttivo e sociale del nostro Paese. Vi è bisogno di una nuova iniezione massiccia di risorse nei prossimi mesi per tutelare sia il reddito che i livelli occupazionali dei dipendenti e degli autonomi.

Tornando ai dati del monitoraggio a livello nazionale le risorse da spendere ammontano a 12,9 miliardi di euro sui Programmi Nazionali e quasi 25 miliardi su quelli Regionali. Mentre per quanto riguarda i Programmi Nazionali gestiti delle Amministrazioni centrali dello Stato, il programma “imprese e competitività” deve spendere ancora 2,4 miliardi di euro, “scuola ambienti per l’apprendimento” 2,1 miliardi, “iniziativa occupazione giovani” 1,6 miliardi, “infrastrutture” 1,3 miliardi, “politiche attive e occupazione” 1,2 miliardi. Per quanto riguarda i PON, il programma “iniziativa occupazione giovanile” presenta una spesa certificata che si attesta la 42,8%, “piccole e medie imprese nel Mezzogiorno” al 31,8%, “politiche attive e occupazione” al 27,5%.

Alla luce di questi dati è indispensabile e urgente – a parere della Uil - mettere in moto tutti i processi per assicurare la velocità della spesa concentrando le risorse su pochi obiettivi. Al contempo, per evitare che il Gap Nord/Sud del Paese si ampli, si dovranno affrontare e risolvere le debolezze strutturali del Mezzogiorno: cronica carenza in infrastrutture sanitarie e sociali, salvaguardia e consolidamento del tessuto produttivo delle Regioni affinché esso non venga travolto dalla crisi.

Nel Mezzogiorno servono investimenti immediati e non spalmati nel tempo: per far ripartire il sistema economico, il “Piano Sud 2030” va attualizzato rendendolo da subito operativo.

29/05/2020

al momento non è possibile effettuare nuove prenotazioni, fatte salve le visite con priorità”

17/05/2020
16/05/2020
15/05/2020


50 anni di Diritti, Lavoro e Libertà

--MERCOLEDÌ 20 MAGGIO - ORE 16

👇

Angelo Summa - Cgil Basilicata
Enrico Gambardella - Cisl Basilicata
Vincenzo Tortorelli - UIL Basilicata
Cesare Damiano - Inail
Marta Fana - SciencesPo Paris
Giuseppe Acocella - Università Giustino Fortunato Benevento

Non perdetevi il nostro live Facebook QUI 👇 https://www.facebook.com/uilbasilicata/live/

07/05/2020

🗣️ DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE , VINCENZO TORTORELLI: PER UNA RIPRESA RESPONSABILE RILANCIARE SERVIZI SANITARI ESSENZIALI

I lucani con responsabilità stanno osservando le indicazioni nazionali e regionali e stanno assumendo comportamenti idonei che hanno consentito di contenere il diffondersi dell’epidemia. L’ampliamento del numero dei tamponi con risultati ampiamente negativi, il decremento sensibile del numero dei ricoveri, la mancanza di nuovi decessi, l’impegno senza limiti di tutti gli operatori sanitari, consente di considerare la Basilicata in una situazione favorevole rispetto alla situazione generale dell’intero Paese.
Sulla base di queste considerazioni, la Basilicata può oggettivamente pensare ad una ripresa responsabile.

Pur tuttavia, per assicurare la dovuta attenzione a quanti, indipendentemente dall’infezione da coronavirus, soffrono di tutte le altre patologie – che non sono scomparse – è opportuno consolidare le attività necessarie per rispondere innanzitutto alle patologie urgenti e non differibili. E’ il caso delle patologie oncologiche, per le quali con apprezzabile impegno il CROB di Rionero non ha mai smesso di agire, così come le attività chirurgiche, ma anche le attività mediche, come le patologie cardiologiche e/o pneumologiche, che seguono percorsi differenziati rispetto a quelli previsti per i pazienti affetti da COVID.
Tali prestazioni devono essere assicurate in maniera diffusa sul territorio regionale, nel rispetto delle specifiche specializzazioni già presenti e che, negli anni, hanno generato fidelizzazioni e consensi da parte dei pazienti.

In questo contesto, è importante il ruolo che da sempre ha svolto la struttura di fisiopatologia respiratoria del presidio di Pescopagano, che può e deve assicurare la continuità delle prestazioni, per il momento, con il carattere dell’urgenza NON COVID.

Siamo fiduciosi che, in attesa di riprendere a pieno tutte le attività ordinarie, queste esigenze vengano positivamente e velocemente messe in campo, con la stessa attenzione manifestata per la situazione emergenziale.

06/05/2020

🔵 CONSIGLIO REGIONALE UIL: UN NUOVO MODO DI FARE SINDACATO

La Uil lucana si prepara ad affrontare una situazione straordinaria di emergenza che sta segnando trasversalmente tutti indistintamente (Famiglie , Imprese , Lavoratori, la società tutta). Il Consiglio Regionale della Uil, per la prima volta nella storia del sindacato riunito in streeming, con la partecipazione di un centinaio di segretari di categoria e dirigenti, ha discusso di quali sono gli eccezionali compiti che spettano all’organizzazione sindacale.

A tracciare il percorso la relazione del Segretario Generale UIL Basilicata, Vincenzo Tortorelli, eletto meno di tre mesi fa in una situazione decisamente diversa, che ha dovuto misurarsi anche e soprattutto su un nuovo modo di fare sindacato, nella consapevolezza – ha detto nella relazione - che “ci è richiesto un impegno eccezionale affinchè questa crisi non si trasformi in uno scacco per il futuro della nostra società”.

La Uil sin dai primi giorni della pandemia – ha evidenziato – ha deciso di mantenere le sue sedi aperte per rimanere vicino ai cittadini, ai territori, ai lavoratori e ai pensionati. Un lavoro di uomini e donne senza sosta che conferma che non siamo impreparati: c’è un grande spazio per il sindacato e per il nostro impegno, per le ragioni del nostro mandato che si deve rafforzare, si rimotiva, nella difesa dei diritti e del lavoro. Ancor più quest’anno, un anno importante per la nostra storia, il settantesimo della UIL, che non abbiamo potuto celebrare come avremmo voluto a causa della pandemia ma che certo stiamo onorando.
Tortorelli ha insistito: Occorre operare con visione, tralasciando un vecchio modo di fare per aprirci ad un nuovo modo di essere. Dobbiamo essere anche pragmatici, concreti: ci tocca scegliere e capire i temi su cui concentrare la nostra attenzione. Certo, quello della e della protezione e sociale deve essere al primo posto come abbiamo fatto e stiamo continuando a fare. Ma anche i temi del sostegno alle condizioni esistenziali e materiali; della cultura e dell’istruzione; tutta la partita delle provvidenze e delle misure di accompagnamento alla fuoriuscita dall’emergenza e dagli impatti traumatici di perdita di reddito per i lavoratori e le famiglie e di riduzione della produzione per le imprese.

Dobbiamo mettere denaro nelle tasche degli italiani e dei lucani: ha scandito le parole il segretario della Uil. Così come va assicurata liquidità al sistema delle imprese per tenerlo in vita e per le famiglie, per chi ha perso il lavoro e non ha tutele.

L’ obiettivo: tenere in vita la società!
E noi dobbiamo verificare che il flusso di risorse deliberato dal Governo arrivi a chi è colpito dagli impatti della pandemia. Occorre un grande piano strategico con obiettivi radicali di vera profonda modernizzazione nei settori, nella fiscalità e nella burocrazia che liberi il sistema dai vincoli che più volte hanno rallentato o disperso in mille rivoli i processi di avanzamento.

La situazione specifica della Basilicata.
Quest’anno gli occupati caleranno del 2,1% con una possibile perdita a livello nazionale di mezzo milione di posti di lavoro, 4mila per la Basilicata. E si tratta si un impatto del coronavirus sul mercato del lavoro mitigato dagli ammortizzatori sociali. In Basilicata 6 lavoratori su 10 sono a casa a causa dell’emergenza, non in smart working ma in cassa integrazione o perché hanno perso il lavoro. Uno tsunami se non si immettono risorse straordinarie che devono subito trasformarsi in una ripresa del circuito economico che rischia di imballarsi e di generare gravi ferite sociali e più profonda emarginazione sociale.

Per questo – ha detto Tortorelli - abbiamo proposto in Basilicata, per far fronte alla prima liquidità delle famiglie e delle imprese un Fondo mutualistico di investimento sociale come strumento moltiplicativo di risorse e reddito per gettare le basi sul dopo emergenza. Uno strumento finanziario a diretta emanazione regionale, con l'ausilio ed il sostegno dei soggetti legati alla rappresentanza sociale ed imprenditoriale. Pensiamo ad un Fondo Mutualistico di 200milioni di euro, un prestito delle compagnie petrolifere da restituire a partire dal 2022 per la durata delle concessioni petrolifere al netto di quello che devono dare per le royalties, l’Ires, la fiscalità statale.

La fase 2. Affrontare e riprogrammare la ripartenza significa avere un'idea del come sarà la fabbrica diffusa delle piattaforme territoriali, della logistica e dei servizi che le compongono. Ma i soli protocolli non bastano, è anche un problema di organizzazione della vita lavorativa: è fondamentale la protezione del lavoratore da quando esce di casa fino al e sul posto di lavoro (dalla mobilità, alla logistica delle attività…). Il nostro lavoro nella regione deve cambiare, deve puntare ad un maggiore coordinamento con la chiara consapevolezza che abbiamo compiti più ardui da affrontare con un metodo di lavoro che punti ad un maggiore coordinamento. Noi dobbiamo uscire da questa fase più determinati a sostenere un progetto di ricomposizione del mondo del lavoro e del mondo sociale più vasto portandolo oltre la condizione di precarietà, di chiusura, oltre la quarantena, con un programma di rinascita, secondo le nostre corde di sindacato riformista, ispirato ad una permanente sperimentazione di culture e di visioni.

L’emergenza Covid-19 in Basilicata. Per la Uil sotto il profilo sanitario poteva essere gestita con maggiore attenzione, ci sono stati ritardi sui tamponi e sulla presa in carico di pazienti che presentavano sintomatologia da Covid-19. La Uil lo ha rimproverato alla task force ma sempre rimanendo nel merito delle questioni. Nonostante ciò il sistema ha retto, forsanche per il basso numero di contagi , ma ciò non implica che bisogna abbassare la guardia. Grande rilievo va posto sull’impegno profuso dagli operatori sanitari per i quali abbiamo rivendicato premialità aggiuntive a ristoro delle prestazioni straordinarie offerte nell’emergenza. Ora occorre consolidare i risultati ottenuti con l’attivazione di un nuovo piano sanitario all’insegna del prendersi cura per le prevedibili ricorrenze del contagio che ridefinisca la linea di offerta dei servizi ospedale-territorio fino a rafforzare le realtà più minute degli abitati e a rivedere i servizi di medicina del lavoro ad integrazione con i protocolli di sicurezza nelle fabbriche.

I punti essenziali della ripartenza:
- la ripresa graduale ma incisiva del complesso dei reparti e dei servizi che sono stati messi in sospensione per riassumere la domanda di salute di vasti ceti e generazioni specie anziani che con le loro cronicità e con i propri bisogni di salute non possono ricorrere a cure sopportandone i costi e ne possono vivere nel timore di un sistema sanitario tutto concentrato sull’assistenza Covid.
- definire con nettezza le corsie e la presa in carico di ammalati covid e l’apprestamento di reparti covid19 di seconda istanza mediante gli ospedali da campo donati dal Qatar.
- consolidamento e radicamento delle Usco, le Unità territoriali di contatto a domicilio con i pazienti Covid, come esperimento anche di un rafforzamento della rete territoriale dei servizi
- questione della rete ospedale territorio ed assistenza socio-sanitaria che rimane ancora la vera riforma qualificante sulla quale mobilitare sindacato e cittadinanza sociale.
Solo tre mesi fa, in un quadro completamente diverso, avevamo posto le basi per un lavoro unitario con le alte organizzazioni sindacali, ed avevamo tracciato un cammino di grande interesse con le altre forze sociali negli Stati generali. A maggior ragione oggi, in un contesto aggravato con i segni della crisi da Covid è quello il terreno su cui misurarsi.

Conclusioni di Tortorelli. Non stiamo facendo mancare il nostro apporto costruttivo nella fase dell’emergenza partecipando a tutti i momenti di confronto. Abbiamo accolto con interesse la prima convocazione sui temi di un nuovo sviluppo anche alla luce della ripartenza post-covid da parte del Presidente della Giunta regionale. Auspichiamo che questo possa essere l’inizio proficuo di nuove relazioni istituzionali che superino l’impostazione verticistica degli scorsi mesi non favorendo un sostanziale coinvolgimento delle forze sociali e sindacali. Il punto di fondo è che occorre per costruire il futuro della regione cambiare rotta ed abbattere questa separatezza! Proponiamo di definire un piano straordinario per l’emergenza e per le fasi successive sulla base di una circostanziata analisi dell’impatto di Covid 19 sui diversi settori con l’adozione di una una road map nella quale stabilire profili e scenari di evoluzione produttiva ed occupazionale nei grandi quadri dell’economia e della società regionale e i bisogni delle famiglie e delle imprese. La partita si vince se saremo uniti e se sapremo organizzare coalizioni vaste con programmi convincenti per il cambiamento delle politiche regionali.

29/04/2020

👉“Il lavoro in Sicurezza: per Costruire il Futuro” è il titolo che CGIL, CISL e UIL hanno scelto per il Primo Maggio 2020.

🔵 In Basilicata l'appuntamento è per le 11:00 in diretta Facebook (pagine ufficiali di CGIL, CISL, UIL di Basilicata, https://www.facebook.com/uilbasilicata/live/)
e su www.liveGo.it.

👉 Interverranno Angelo Summa CGIL Basilicata, Enrico Gambardella CISL Basilicata, Vincenzo Tortorelli UIL Basilicata, che daranno vita ad un dibattito con la presenza di Luca Bianchi, Direttore Svimez ed esperto di sviluppo territoriale, e , Professore associato di Economia Regionale, urbana e dei trasporti e Direttore Centro di Ricerca GREEN di Università Bocconi. 🇯🇲 Special Guest Manuel Tataranno della Krikka Reggae🇯🇲

Indirizzo

Corso Emanuele Gianturco, 27
Avigliano
85021

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