20/04/2020
PROSSIMO STEP.... BRACCIALETTI BIOMETRICI GRIFFATI per tutti?
(tempo di lettura 4 minuti)
Magari personalizzati con l'immagine preferita o un aforisma zen.... Del resto se un ridente paese in stile Heidi come il Liechteinsten, adotta una tale misura, sarà naturale o no??? Di oggi la notizia su Repubblica...
Ironia a parte sul merchandising, nel XXI secolo stanno convergendo e potenzialmente integrandosi, due grossi campi di studio della scienza: BIOLOGIA E INFORMATICA...
da una parte la biologia e la medicina stanno studiando l'essere umano e il suo "funzionamento" (parola orrenda che, dallo studio sacrosanto dell'organismo inteso come sommatoria di organi, ormai si attribuisce, a mio avviso irresponsabilmente, anche all'essere umano in toto) ... dicevo stiamo riducendo l'essere umano, i suoi desideri, passioni, propensioni a un insieme di algoritmi biochimici misurabili (e monetizzabili) che rispondono a stimoli esterni di vario tipo; dall'altra parte, l'informatica e l'ingegneria con il fenomeno dei big data hanno reso la potenza di calcolo, di memorizzazione e confronto dei dati stessi capace di gestire situazioni molto complesse (come il clima, l'economia... ma anche la politica stessa e, forse cosa più complessa in assoluto... l'interiorità degli umani declinata a sommatoria di impulsi elettrici e reazioni chimiche!!!)
Questo significa che chi possiede un certo numero di dati relativi ai parametri vitali di un corpo e possiede la capacità di gestirli, computarli e confrontarli... detiene un potere sulle persone.
La nuova forma del potere, ovvero come sostenuto da Foucault negli anni 70, il BIO-potere e quindi la BIO-politica stanno assumendo forme che richiedono riflessioni profonde.
Spesso nella storia, grandi cambiamenti epocali non sono stati il frutto di processi graduali, ma di stravolgimenti dall'oggi al domani... ciò che non era possibile in passato, con l'apporto delle tecnologie adatte, diventava improvvisamente attuabile...
Oggi questo sta accadendo a una velocità inaudita, l'irruzione del digitale nelle nostre vite è avvenuto a valanga... Il confine ormai, conquistata la mente, è il corpo...
Non credo esistano dei piani mossi da un gruppo di cattivoni per il controllo globale o per rendere la gente sottomessa. Si tratta di un sistema iperrazionalista per il quale il possibile DEVE diventare reale. Stiamo vivendo nel delirio di onnipotenza di chi vuole sconfiggere la malattia e la morte in tutte le sue forme (vedasi alcuni orientamenti che oggi appaiono estremi, come il trans-umanesimo propugnato in alcuni contesti, ad es. la Silicon Valley... ma che tra qualche tempo forse non sembreranno più tali agli occhi delle generazioni che ci sono nate in mezzo).
Ovviamente l'attuazione di una qualsiasi politica relativa al corpo (repressiva o salvifica che si presenti) non può che passare attraverso la retorica della salute e del Bene Comune... viene data innanzitutto per scontata una sola idea di bene comune... ma chi l'ha detto ad esempio che il nostro bene è ritornare al sistema che il coronavirus ha stravolto? E' tutto un discorso che tende a evidenziare gli aspetti benefici di una tecnologia o di un atto in vista di un Bene Assolutizzato su cui però non c'è un dibattito. Avete sentito mai parlare di scenari futuri alternativi in TV? Al massimo di come potremmo riadattare il futuro per farlo sembrare il passato... ma convivendo col virus... Un pò come la proliferazione di telecamere dopo l'11 settembre che sono state installate per il "nostro bene", ma che ovviamente possono far insorgere più di qualche dubbio sul loro effettivo utilizzo...
La nostra società è stata portata a vedere la "trasparenza", la condivisione, il politically correct come cose "buone", mentre tutto ciò che divide (discrimina), nasconde (preserva), separa (mette una distanza), allontana (permette di vedere meglio) sono cose negative... Siamo ossessionati sul piano formale dalla privacy perchè in realtà è un concetto che non esiste più... Siamo noi stessi a rinunciarvi, a dare i nostri dati agli operatori del mercato in tutte le forme e i contesti possibili. Ovviamente tutti siamo felici di contribuire al bene comune facendo la nostra parte, ma dovremmo stare attenti quando UN SOLO BENE COMUNE viene edificato a idolo... fosse anche la libertà stessa... oggi sembra che fare il bene comune sia possibile in una unica forma, cioè seguendo l'imperativo dei nuovi social: condividere. Quando esiste una sola linea di pensiero questa si chiama dittatura. Non servono i manganelli per chiamare qualcosa dittatura, anzi è fuorviante. La dittatura può benissimo essere persuasiva e conciliante nella sua esteriorità, invece che repressiva... Perché fare violenza se possono manipolare? Ci sono molti meno costi... Il consumismo non tollera un clima di "negatività" che potrebbe interromperre la circolazione delle merci. La mancanza o riduzione di pudore, ci obbliga a una sovraesposizione stressogena continua e a un senso costante di essere in vetrina per performare. Non solo sul posto di lavoro o tra gli altri... anche a casa sui social!!! Siamo tutti diventati dei brand sui quali investiamo tempo e denaro per farci notare e mantenere alto il ranking (ai nostri stessi occhi in primis)... è brutto dirlo, ma nell'ottica contemporanea, specialmente tra i più giovani questo equivale ad "esistere". Il pensiero sembra essere "Se non mi vedono, non esisto..."
Tutto questo dovrebbe farci riflettere e di molto... Di seguito, a parte il già citato Foucault (che però essendo morto non ha analizzato la situazione attuale, ma ne ha individuato a suo tempo i prodromi) alcuni autori che ho letto per uno spunto di riflessione in materia:
Miguel Benasayag - Funzionare o Essere?
Yuval Noah Harari - Homo Deus
Byung-Chul Han - La società della trasparenza