Studio Ostetrico Lorena Siciliano

Studio Ostetrico Lorena Siciliano pap test, hpv test, gestione gravidanza fisiologica, consulenza poliabortività, infertilità, menopausa, riabilitazione incontinenza urinaria.

30/11/2023Che onore fare parte della commissione di laurea in ostetricia 🎓Rivivere questi momenti mi ha portata indietro...
30/11/2023

30/11/2023
Che onore fare parte della commissione di laurea in ostetricia 🎓
Rivivere questi momenti mi ha portata indietro nel tempo, aula Maurizio Ascoli, policlinico "Paolo Giaccone" Palermo 30/04/2012, giorno della mia laurea.
Ancora tanti auguri alle nuove dottoresse.

10/07/2023
02/11/2022
Tra poco tutto si colorerà di azzurro.Aspettando Ettore, Noah, Lorenzo, Salvatore.
17/06/2020

Tra poco tutto si colorerà di azzurro.
Aspettando Ettore, Noah, Lorenzo, Salvatore.

Corso preparto, body painting e condivisione di forti emozioni.Benvenuti al mondo  Leonardo, Ginevra, Anna, Lucilla e Si...
17/06/2020

Corso preparto, body painting e condivisione di forti emozioni.
Benvenuti al mondo Leonardo, Ginevra, Anna, Lucilla e Silvia.

LO SVILUPPO FETALE MESE PER MESE   Lo sviluppo fetale è un meraviglioso processo che, con tappe precise e finemente rego...
02/11/2017

LO SVILUPPO FETALE MESE PER MESE



Lo sviluppo fetale è un meraviglioso processo che, con tappe precise e finemente regolate, porta alla formazione di un "nuovo essere umano".
Si parla di embrione fino al termine della 10 settimana di sviluppo e di feto da questo momento in poi. In realtà questa distinzione è puramente indicativa ed esemplificativa in quanto il processo di sviluppo è continuo e progressivo e non prevede interruzioni.
Nello schema che segue abbiamo indicato i periodi della gravidanza in mesi ed in settimane. L'inizio della gravidanza, come si usa comunemente in ostetricia, viene fatto coincidere con il primo giorno dell'ultima mestruazione ("età gestazionale").
L'embrione inizia la sua esistenza in realtà al 14° giorno del ciclo mestruale e quindi la terza settimana di gravidanza (terza settimana dall'ultima mestruazione) corrisponde in realtà alla prima settimana di vita dell'embrione ("età concezionale").



1° mese
3 settimana
Fecondazione dell'ovocita, formazione dell'embrione e suo impianto in cavità uterina.
4 settimana
All'interno dell'utero si forma il "sacchettino" che ospiterà l'embrione (sacco gestazionale). Successivamente inizia a rendersi evidente l'embrione stesso che in questo periodo ha la forma di un corpicciolo cilindrico. All'interno dell'embrione si sviluppano delle aree specializzate, dette "somiti" da cui prenderanno origine lo scheletro e i muscoli.
La parte esterna dell'embrione, a stretto contatto con le pareti uterine, viene raggiunta dal sangue materno (inizio della circolazione utero-placentare) che fornisce il nutrimento.


2° mese
5-6 settimana
Nell'embrione iniziano a formarsi il cuore (iniziano le prime pulsazioni cardiache), gli occhi, le prime strutture cerebrali, il fegato, gli abbozzi dell'orecchio esterno, dell'esofago, dello stomaco, dei genitali esterni e della tiroide.
7 settimana
Compaiono gli abbozzi degli arti superiori ed inferiori, del pancreas e dei reni. Il cordone ombelicale è perfettamente formato.
Si inizia a sviluppare la corteccia cerebrale.
8 settimana
Le pulsazioni cardiache sono ritmiche; si formano gli abbozzi delle mani e dei piedi e compaiono le dita. I genitali assumono morfologia maschile o femminile.
L'embrione pesa in media 1 grammo ed è lungo circa 1,6 cm.


3° mese
9-10 settimana
Iniziano a svilupparsi le ossa, i muscoli, i nervi ed i grossi vasi. L'estremità cefalica dell'embrione comincia a separarsi dal torace ed in essa si possono distinguere gli abbozzi del naso, delle orecchie e delle mandibole. Si formano le prime gemme dentali (strutture da cui si svilupperanno successivamente i denti. L'estremità cefalica ha un volume pari ad un terzo di tutto il corpo embrionale. La parete addominale non è ancora completa e c'è un "ernia ombelicale fisiologica".
A livello cerebrale compare il cosiddetto "corpo calloso" ovvero la struttura nervosa che collega i due emisferi cerebrali.
11-12 settimana
Nei genitali maschili si sviluppa il glande. Nei genitali femminili è presente l'abbozzo dell'utero.
Nell'estremità cefalica le gemme dentali si trasformano nei primi abbozzi dei denti.
Nel pancreas si formano le "isole di Langherans" ovvero le strutture preposte alla produzione di insulina.
Le anse intestinali sono ormai rientrate nella cavità addominale e scompare la già citata "ernia ombelicale fisiologica).
Il feto pesa in media 14 grammi ed è lungo circa 7 cm.


4° mese
Il tratto intestinale contiene un contenuto verdastro denominato "meconio". La pelle è sottile, trasparente e totalmente priva di peli.
Nel maschio compare l'abbozzo della prostata, i genitali esterni si differenziano definitivamente. La tiroide inizia a funzionare.
La vescica e l'uretra sono ben sviluppati.
Alla fine del quarto mese i movimenti fetali iniziano ad essere percepiti dalla mamma.
Il feto pesa in media 105 grammi ed è lungo circa 15 cm.


5° mese
La pelle è grinzosa e si iniziano a formare i primi depositi di grasso.
Nel pancreas inizia la produzione di insulina da parte delle "isole di Langherans".
I genitali esterni di differenziano definitivamente. Nei feti di sesso femminile la va**na è completamente formata.
Il feto pesa in media 310 grammi ed è lungo circa 23 cm.


6° mese
La pelle è ancora grinzosa ed è ricoperta in maniera uniforme da una sottile lanugine. I denti sono sviluppati e presentano smalto all'esterno e polpa all'interno. Le unghie sono ancora rudimentali.
Nel cervelletto (organo posto nella scatola cranica al di sotto degli emisferi cerebrali, deputato alla coordinazione motoria) inizia a svilupparsi la "corteccia", ovvero la parte superficiale, sviluppo che si completerà un anno e mezzo dopo la nascita.
Il feto pesa in media 640 grammi ed è lungo circa 29 cm.


7° mese
Le palpebre sono già separate (palpebra superiore ed inferiore); i padiglioni auricolari sono addossati alla testa.
Nei feti di sesso maschile i testicoli non sono ancora discesi nello scroto mentre nei feti di sesso femminile sono evidenti il clitoride, le piccole e le grandi labbra.
Il feto pesa in media 1670 grammi ed è lungo circa 40 cm.


8° mese
La pelle è meno grinzosa ed è sempre ricoperta da lanugine; il corpo assume una forma più "rotondeggiante" a causa dell'aumento dei depositi adiposi sottocutanei.
Il feto pesa in media 2400 grammi ed è lungo circa 45 cm.

9° mese
Il feto ha raggiunto il suo pieno sviluppo ed è pronto alla nascita.
Pesa in media 3300 grammi ed è lungo circa 50 cm.

Il parto non è una malattia!15 raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della SanitàLe seguenti raccomandazioni si b...
14/03/2017

Il parto non è una malattia!

15 raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità

Le seguenti raccomandazioni si basano sul principio che ogni donna ha il diritto a ricevere un'assistenza prenatale appropriata e che la donna deve svolgere un ruolo centrale in tutti gli aspetti di questa assistenza, compresa la partecipazione nel pianificare, nel portare avanti e nel valutare l'assistenza stessa; e che i fattori sociali, emotivi e psicologici sono estremamente importanti per un'assistenza appropriata. La nascita è un processo naturale e normale.

Per il benessere psicologico della neo-madre deve essere assicurata la presenza di una persona di sua scelta - famigliare o non - e poter ricevere visite nel periodo post-natale.

A tutte le donne che partoriscono in una struttura deve venir loro garantito il rispetto dei loro valori e della loro cultura.

L'induzione del travaglio deve essere riservata solo per specifiche indicazioni mediche ed in nessuna regione geografica si dovrebbe avere un tasso superiore al 10%.

Non c'è nessuna giustificazione in nessuna regione geografica per avere più del 10% - 15% di cesarei.

Non c'è nessuna prova che dopo un precedente cesareo sia richiesto un ulteriore cesareo per la gravidanza successiva. Parti va**nali, dopo cesareo, dovrebbero venir incoraggiati.

Non c'è nessuna indicazione per la rasatura del p**e e per il clistere prima del parto.

La rottura artificiale delle membrane, fatta di routine; non ha nessuna giustificazione scientifica e se richiesto, si raccomanda solo in uno stadio avanzato del travaglio.

Il monitoraggio elettronico fetale, fatto di routine, deve essere eseguito solo in situazioni mediche particolarmente selezionate e nel travaglio indotto.

Si raccomanda di non mettere la donna nella posizione supina durante il travaglio e parto. Si deve incoraggiare la donna a camminare durante il travaglio e di scegliere liberamente la posizione per lei più adatta al parto.

L'uso sistematico dell'episiotomia non è giustificato.

Il neonato in salute deve restare con la madre ogni volta che le condizioni dei due lo permettano. Nessun processo di osservazione della salute del neonato giustifica la separazione della madre.

Si deve promuovere immediatamente l'inizio dell'allattamento persino prima che sia lasciata la sala parto.

L'allattamento costituisce l'alimentazione normale e ideale del neonato e dà allo sviluppo del bambino basi biologiche ed effetti impareggiabili.

Durante il travaglio si dovrebbe evitare la somministrazione routinaria di farmaci se non per casi specifici.

In gravidanza si raccomanda un'educazione sistematica sull'allattamento al seno, poiché attraverso un'educazione ed un sostegno adeguato tutte le donne sono in grado di allattare il proprio bambino al seno. Si deve incoraggiare le madri a tenere il bambino vicino a loro e di offrirgli il seno ogni volta che il bimbo richiede. Si raccomanda di prolungare il più possibile l'allattamento al seno e di evitare il complemento di aggiunte. Una madre in buona salute non ha bisogno di alcun complemento fino a 4 - 6 mesi di vita del bambino.

TOXOPLASMOSI  E GRAVIDANZA 1) Che cos'è la toxoplasmosi?.La toxoplasmosi è un'infezione causata da un microrganismo chia...
02/02/2017

TOXOPLASMOSI E GRAVIDANZA

1) Che cos'è la toxoplasmosi?.

La toxoplasmosi è un'infezione causata da un microrganismo chiamato Toxoplasma gondii. Nella grande maggioranza dei casi non ci si accorge nemmeno di averla avuta, perché dà sintomi lievi e generici, come stanchezza, mal di testa o di gola, sensazione di "ossa rotte". Una volta contratta, lascia un'immunità permanente, cioè non si rischia più di ammalarsi. Il problema, però, è che se presa in gravidanza può essere molto pericolosa per il bambino, visto che può passare al feto attraverso la placenta.

2) Quali rischi per il bebé?.

Se la mamma contrae l'infezione durante i mesi di gravidanza, non è detto che anche il feto si infetti. Se però questo avviene, i danni possono essere tanto maggiori quanto più precocemente avviene il contagio.

“Per fortuna all’inizio della gravidanza è difficile che il toxoplasma arrivi al feto, ma se questo succede, i rischi possono essere anche seri: per esempio ab**to spontaneo, malformazioni, danni al sistema nervoso centrale che possono portare a ritardo mentale o a epilessia oppure lesioni agli occhi che possono provocare cecita'. Viceversa, verso la fine della gravidanza il passaggio attraverso la placenta è più facile, ma a quel punto i rischi possibili sono minori”.

3) Il toxo-test per sapere se si è immuni oppure no.

Per sapere se si è immuni oppure sensibili all'infezione basta un semplice esame del sangue che permette di rilevare la presenza di anticorpi contro il toxoplasma. Il test può essere eseguito anche prima del concepimento, oppure nell'ambito della prima batteria di esami che viene consigliata alla mamma alla prima visita della gravidanza. Se la donna risulta immune, può stare tranquilla per tutti i nove mesi e non è necessario ripetere il test.

Altrimenti può risultare suscettibile di infezione, se non l'ha mai contratta (in questo caso il test dovrà essere ripetuto ogni mese), o a rischio di trasmetterla al feto, se l'ha contratta proprio durante la gravidanza. L'esame è a carico del SSN per tutti i mesi di attesa.

Come leggere i risultati del test
Il toxo-test ricerca nel sangue la presenza di anticorpi specifici (detti immunoglobuline) contro il parassita. In particolare, si cercano due tipi di immunoglobuline: le IgM, che si formano quando c’è un’infezione in corso e quindi segnalano che la malattia è in atto e le IgG, le immunoglobuline della ‘memoria’ che rimangono in circolo a segnalare che l'organismo ha incontrato il parassita in passato. Sono possibili diversi casi.
- IgM e IgG entrambe negative (cioè inferiori ai valori di riferimento indicati dal laboratorio): vuol dire che la donna non ha mai contratto l’infezione. Questo significa che dovrebbe prestare attenzione a certe norme igieniche di prevenzione.
- IgM negative e IgG positive: vuol dire che la donna ha già contratto la toxoplasmosi in passato ma non ha un’infezione in corso. Ormai è immune e non ci sono rischi per il feto.
- IgM positive e IgG negative: sta ad indicare che la donna non aveva mai contratto l’infezione in passato, ma che nel momento dell'esame l’infezione è in corso.
- IgM e IgG entrambe positive: vuol dire che l’infezione c’è stata e potrebbe essere ancora in atto, così come potrebbe significare che è avvenuta fino a 3-4 mesi prima, visto che le IgM impiegano 3-4 mesi prima di diventare negative. Per sapere con maggior esattezza quando può essere avvenuta l'infezione può essere fatto un test particolare, chiamato test di avidità.

4) Che cosa fare se si scopre di aver contratto la toxo in gravidanza.

Come comportarsi se l’esame era negativo subito prima del concepimento e poi risulta positivo durante i controlli dei nove mesi? “La prima cosa da fare, per sicurezza, è ripetere il test presso un centro di riferimento specializzato, come un ospedale di secondo livello, più attrezzato su queste analisi.

Nel caso in cui sia confermata l’infezione, si può eseguire il cosiddetto test di avidità, cioè un esame del sangue che consente di sapere se l’infezione è avvenuta nei tre mesi precedenti o ancor prima, e quindi capire se è stata contratta quando la gravidanza era già in atto. Se è questo il caso, per sapere con certezza se effettivamente il toxoplasma ha oltrepassato la barriera placentare e infettato il bambino occorre eseguire un’amniocentesi, che permette di evidenziare l'eventuale presenza del microrganismo nel liquido amniotico.

5) Trattamenti possibili.

Se la mamma contrae la toxoplasmosi in gravidanza, viene sottoposta subito ad una terapia antibiotica che riduce il rischio di trasmissione al feto dell'infezione e che, nel caso la trasmissione sia già avvenuta, riduce il rischio di gravi conseguense. Con le attuali possibilità di trattamento, almeno il 90% dei bambini che contraggono l'infezione in utero nasce senza sintomi evidenti.

6) Come evitare la toxo.

L'infezione può essere contratta solo se si ingerisce il parassita, che può essere presente nelle carni di animali infetti, nelle feci di gatto, nel terreno in cui abbia defecato un gatto infetto e su frutta e verdura (eventualmente contaminate da feci o terreni a loro volta infetti). Ecco allora le precauzioni da adottare per evitare il contagio:

Se si vuole mangiare verdura cruda, è importante lavarla abbondantemente e con cura, per asportare residui di terriccio. Utile aggiungere nell’acqua di lavaggio un po’ di bicarbonato o di soluzioni disinfettanti apposite, che aiutano a rimuovere lo sporco. Meglio fare un risciacquo ‘domestico’ anche se si acquista al super l’insalata già lavata e confezionata.
Nessun divieto per la verdura cotta, dal momento che la cottura è in grado di distruggere il germe.
Per quanto riguarda la frutta, quella che cresce sugli alberi non dà problemai, mentre per i frutti a contatto con la terra, come le fragole, valgono le stesse precauzioni previste per la verdura cruda.
La carne deve essere consumata sempre cotta. Sì a cotolette e roast beef, ma solo se la carne è ben cotta anche all’interno. Vietate le bistecche al sangue o il carpaccio. Vietato anche assaggiare carne cruda o semicruda mentre la si prepara per il pasto.
Come salumi, sono consentiti quelli cotti, come la mortadella e il prosciutto cotto. No invece a prosciutto crudo, salame, bresaola, wurstel e speck, a meno che non li consumiamo cotti nelle pietanze. È vero che i prodotti industriali sono più sicuri di quelli artigianali, ma nel dubbio meglio non rischiare.
Dopo aver maneggiato carne o verdure crude, è sempre buona regola lavare bene le mani con acqua e sapone.
Nessuno rischio toxoplasmosi se si consuma pesce crudo, come il sushi. Però in gravidanza è consigliabile evitarlo perché può contenere altri germi, come la salmonella.
Il giardinaggio non è vietato, ma occorre mettersi i guanti e lavare bene le mani al termine dei lavori, per evitare il contatto con un terreno che potrebbe essere stato contaminato da feci di animali infetti.

7) Gatti sì o no?.

Sono i primi contro i quali si punta il dito, ma in realtà è davvero difficile che un gatto domestico (sempre vissuto in casa e non precedentemente randagio) possa contrarre la toxoplasmosi e trasmetterla all’uomo. A meno che, naturalmente, non vada in giardino ed entri in contatto con terreno contaminato.
Il problema, comunque, è limitato alle feci e dunque alla lettiera: per una precauzione in più, è consigliabile farla pulire ad altri membri della famiglia oppure indossare i guanti e lavare le mani con sapone ed acqua corrente al termine delle operazioni di pulizia. Va specificato tuttavia che le cisti del parassita si schiudono circa 2-3 giorni dopo la deposizione delle feci, a una temperatura ambientale di 24°C. Dunque, il rischio di contaminazione viene notevolmente ridotto se la lettiera viene pulita ogni giorno.

L'agenda della gravidanza contiene informazioni ispirate alle linee guida per la gravidanza fisiologica dell'Istituto Su...
13/01/2017

L'agenda della gravidanza contiene informazioni ispirate alle linee guida per la gravidanza fisiologica dell'Istituto Superiore di Sanità. Un manuale completo per le future mamme, che le aiuti a orientarsi fra visite, accertamenti, che risponda ai dubbi e dia consigli, che tenga presente le aspettative, le ansie e le gioie di questo stato della mente e del corpo, temporaneo ma molto intenso.

09/11/2016

Indirizzo

Via Dante, 11
Bagheria
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