28/02/2023
Imparare a stare da soli è essenziale per imparare a relazionarsi con gli altri e con il mondo che ci circonda: spesso si dedica talmente tanto tempo alla comunicazione con altri che ci si dimentica che è necessario concentrare le proprie energie e la propria attenzione su sé stessi. Numerosi studi hanno dimostrato che, in solitudine, la nostra concentrazione e attenzione diventano più forti: è così che si ci inizia a rendere conto di propri pensieri e delle proprie emozioni. Erich Fromm, famoso psicologo e filosofo tedesco, nel suo libro "L'Arte amare", cerca di mettere in evidenza come amare sia una vera e propria forma di arte e l'aspetto su cui si concentra maggiormente è proprio quello che, per amare, è prima necessario uno sviluppo adeguato della propria personalità. Non è un caso che numerose teorie psicologiche si siano concentrate sul dare una chiara definizione al concetto di Sé: conoscere sé stessi, infatti, è un bisogno primario dell'essere umano. Secondo Mead, mentre nell'infanzia ci si concentra a imitare, quando si diventa adulti il nostro Sé diventa complesso e influenzato dall'interazione con gli altri: il Sé è composto da un Me (aspetto sociale) e un Io (percezione di sé). Il sociologo Coleey definisce il Sé con una bellissima metafora, paragonandolo a uno specchio: il Sé rispecchiato dipende infatti dal modo in cui pensiamo di essere percepiti dagli altri. È dunque chiaro che c'è un imprescindibile rapporto tra conoscere molto bene sé stessi e la sfera sociale e relazionale, dunque la capacità di amare qualcuno.
Segui Psyched se sei appassionato di psicologia!
Fonte: Fromm, Erich. "L’arte di amare." (1990)
Credit foto: Wikimedia - Ви Го, ridimensionata, 4000x4000 px, Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)