05/11/2025
Ti capita di fare tutto “per bene”?
Mangiare pulito, contare, pesare, rinunciare… eppure lo specchio non cambia?
A volte sembra quasi una beffa: fai sacrifici, ma il corpo non risponde.
Ti guardi e pensi: *“Ma allora cosa sto sbagliando?”*
Eppure, non sempre la risposta è nel cibo.
Anzi, a volte il problema non è nel piatto, ma in tutto ciò che succede *prima* di arrivarci.
Il corpo non è una calcolatrice, è più come una persona che osserva, ascolta e reagisce.
Quando è sotto pressione, chiuso in schemi rigidi, con troppe regole e troppi “devo”, si difende.
È come se dicesse: *“Mi stai chiedendo troppo, fammi respirare.”*
E così rallenta.
Non importa quanto pesi la bilancia del cibo, se quella dello stress è sempre piena.
A volte non dimagrisci perché sei in “allerta” da troppo tempo.
Perché dormi male.
Perché ti senti sempre “acceso” anche quando spegni la luce.
O perché il tuo corpo non si fida più: ha imparato che ogni volta che inizi una dieta, arriva una privazione.
È un po’ come se provassi a costruire una casa sopra un terreno che continua a tremare.
Puoi cambiare i mattoni quanto vuoi, ma finché non metti in sicurezza le fondamenta, la casa non regge.
Ecco perché alcune persone, quando mollano un po’ la presa, paradossalmente migliorano.
Perché il corpo, finalmente, *si rilassa*.
E quando si rilassa, torna a collaborare.
La verità è che la forma fisica è solo la punta dell’iceberg.
Sotto c’è tutto il resto: il modo in cui vivi, pensi, dormi, ti muovi, ti parli.
Il corpo è sincero: mostra fuori quello che sente dentro.
Quindi se “fai tutto giusto” ma non cambia nulla, forse è il momento di smettere di cercare il colpevole nel piatto.
E iniziare a chiederti: *“Cosa sto ignorando del mio corpo?”*
A volte la risposta non è una nuova dieta, ma un nuovo modo di ascoltarti.