Dott.ssa Stefania Oriani Psicologa- Psicoterapeuta

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Aggiornamento in corso 😍😍
05/02/2024

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16/03/2023
03/08/2022

-“Dottoressa, mio figlio ha paura dei mostri! Non so più cosa fare…”
-“Vada in giro per casa a cercarli insieme a lui. Li cerchi ovunque, mi raccomando, anche nel frigorifero!”
-“Ah, dice?

Passano tre giorni, la mamma mi richiama:
-“Abbiamo giocato a cercare i mostri, da due notti dorme sereno…e racconta a tutti che i mostri in casa non ci sono!”
😨 Le paure dei bambini sono improvvise e mutevoli e necessitano più che mai della nostra empatia. Invece di dire: “Non devi avere paura!” prova a dire: “Avere paura è normale. Io sono qui!”
👧🏼Spesso quando i bambini ci dicono: “Ho paura!” noi rispondiamo: “Ma paura di cosaaa???” e questo non li aiuta di certo a superare quello stato emotivo.
Il più delle volte le loro paure per noi sono ingiustificate, e può accadere che finiscano anche per infastidirci, a volte temiamo la loro fragilità e la proiettiamo anche sul loro futuro. Così oscilliamo tra l’esortarli al coraggio a comando e il coccolarli all’eccesso col rischio di fargli credere che la loro paura abbia un fondamento concreto.
👻 La paura è un’emozione naturale…e anche utile! Ci aiuta ad attivare meccanismi di attacco o fuga nei confronti di determinate situazioni che percepiamo come minacciose per i motivi più disparati, consentendo di metterci al sicuro.
In particolare la paura dei mostri e dei fantasmi inizia verso i 3 anni e va diminuendo intorno ai 7 anni. Queste figure fantastiche rappresentano quelle preoccupazioni e insicurezze che il bambino di questa età vive. Teniamo ben presente che proprio in questo periodo il bambino legge la realtà dal punto di vista magico e animistico, secondo cui ogni cosa è dotata di anima propria e di intenzionalità.
Ben si comprende allora come il momento della nanna e il contatto col buio possa attivare nel bambino queste paure.
🧸Quindi razionalizzare, spiegare, ubriacare i bambini di parole non serve a niente. Occorre invece avvicinarsi al loro mondo e utilizzare la loro attività privilegiata: il gioco.
Bisogna andare a caccia di mostri tutti insieme, andare a cercarli nei posti più impensati, nel frigorifero, nel cassetto dei biscotti, dentro al wc, sotto al letto, nella serratura della porta, chiedere all’orsetto se per caso ha visto i mostri…giocare e finire inevitabilmente per ridere con loro!
❤️Questo non li fa sentire soli ma gli fa vivere la bellezza e la potenza della condivisione delle emozioni. Oggi la vivono attraverso di noi, domani saranno loro a saperla donare ad altri.

Laura Mazzarelli (Il cammino pedagogico)

08/05/2022

Ti vedo portare tuo figlio in terapia, mentre i tuoi amici portano i loro figli a scuola calcio o a danza.
Ti osservo mentre fai il giocoliere tra casa, impegni, scuola e medici.
Vedo la br**ta espressione sul tuo viso quando senti le persone che si lamentano per stupidaggini.
Ti vedo sparire poco a poco, non ti fai vedere molto in giro.
Ti vedo prendere forze dalla debolezza, una forza che non sognavi di avere.
Osservo il tuo rispetto verso terapisti e professionisti che giorno dopo giorno aiutano tuo figlio. Tu lo sai quanto sono importanti.
Ti vedo svegliare presto la mattina e fare tantissime cose, nonostante un’altra notte passata in bianco.
Ti osservo quando sei stanca, ma continui lottando per la vita di tuo figlio.
Lo so che ti senti invisibile, come se nessuno se ne accorgesse di tutte le nubi che ti avvolgono, delle tante lotte che devi fare.
Ma voglio che sappia che IO me ne rendo conto.
Ti vedo spingere sempre in avanti.
Ti vedo fare sempre delle scelte che possono dare a tuo figlio le migliori cure a casa, a scuola, in terapia e dal medico. In quei giorni in cui ti chiedi se puoi fare di più, voglio che tu sappia che IO ti vedo.
Voglio che tu sappia che sei bella.
Voglio che tu sappia che ne vale la pena. Voglio che tu sappia che non sei sola.
Voglio che tu sappia che l’amore è la cosa più importante e che tu sei la migliore in questo argomento.
E in quei giorni in cui tu vedi un miglioramento, quei momenti in cui il duro lavoro ha una sua piccola ricompensa e ti senti lo stesso di assaporare il più grande dei successi, IO ti vedo e sono fiera di te. Comunque vada la giornata oggi, cara MAMMA di un bimbo/a speciale,tu vali tanto, stai andando alla grande… ed IO ti vedo.
È così che auguro a tutte le mamme dei miei bimbi speciali una buona festa della mamma! ❤️

27/02/2022

«Tutti parlano di pace ma nessuno educa alla pace. A questo mondo, si educa per la competizione, e la competizione è l'inizio di ogni guerra. Quando si educherà per la cooperazione e per offrirci l'un l'altro solidarietà, quel giorno si starà educando per la pace.»
(Maria Montessori)

17/09/2021

Buon anno scolastico!!!

Cara maestra, te lo riporto.
È più alto, meno biondo e più incazzoso.
È cresciuto, abbastanza da vestirsi da solo, scegliersi la colazione e rispondere a tono un po’ a tutti.
Cara maestra,
non sa ancora distinguere il bene dal male, tu insegnagli che per ogni nemico ci saranno almeno due amici.
Cara maestra,
raccontagli favole a lieto fine, che tanto avrà tempo per le delusioni.
Insegnagli l’arte della pazienza, fagli ascoltare buona musica, lascia che sia il silenzio a fargli scegliere le parole da pronunciare.
Cara maestra,
non me ne frega niente delle restrizioni, tu abbraccialo, ogni volta che ne avrà bisogno, fallo sentire al sicuro nel calore della tua comprensione, fa in modo che si fidi degli altri, che ne veda il buono prima del marcio.
Cara maestra,
non avere fretta, di farlo colorare bene, magari non farà il pittore, di insegnargli i numeri, magari non sarà un matematico.
Aspetta i suoi tempi, non correre, fagli prendere fiato, concedigli il tempo di riposare e insegnagli che il posto per gli errori non è un luogo da evitare, ma un pozzo da cui attingere.
Cara maestra,
insegnagli a cadere e a rialzarsi, a piangere senza vergogna, ad avere fiducia in se stesso, a non abbassare mai la testa, a credere negli amici e nei miracoli.
Cara maestra,
insegnagli il rispetto, la gentilezza, l’arte del perdono e della condivisione. Insegnagli a fare da solo ma a non vergognarsi mai di chiedere aiuto. Non raccontargli quella storia che l’unica mano che troverà sarà alla fine del suo braccio. No, non dirglielo mai, digli piuttosto che il mondo è pieno di mani tese ad aiutare.
Cara maestra,
sii per lui i miei occhi e le mie mani.
Guardalo come fosse tuo, toccalo come toccheresti un cristallo fragile, proteggilo come il più prezioso dei tesori e non lasciarlo solo mai.
Cara maestra,
te lo riporto, ti porto la parte migliore di me, abbine cura, mi raccomando.

Il secondo tempo della vita di Alessia M.

Settembre è un po' come iniziare un nuovo anno 😊non dimentichiamo di essere gentili con noi stessi 💕💕
31/08/2021

Settembre è un po' come iniziare un nuovo anno 😊
non dimentichiamo di essere gentili con noi stessi 💕💕

Ho vissuto due giornate intense ma produttive: primo di tre week-end formativi sul Metodo Feuerstein PAS STANDARD primo ...
17/05/2021

Ho vissuto due giornate intense ma produttive: primo di tre week-end formativi sul Metodo Feuerstein PAS STANDARD primo livello 😃😃

📌 Cos'è? 🤓🤓
📌A cosa serve?😲😲
📌In quali situazioni e con chi può essere utilizzato?👦👧👩👨👴👵

Restate sintonizzati!

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