Per-Corsi-Yoga con Enzo

Per-Corsi-Yoga con Enzo Qualsiasi cosa tu stia cercando lo yoga può aiutarti a raggiungerla. Puoi iniziare subito!

Essere insegnante di yoga comporta la responsabilità minima di studiare per proporre strumenti che possano aiutarci a perseguire l'equilibrio della comunità.

17/04/2024

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Ci prendiamo cura del nostro corpo e della nostra salute allineandoli con temi etici e sociali.In altre parole, così com...
08/04/2024

Ci prendiamo cura del nostro corpo e della nostra salute allineandoli con temi etici e sociali.
In altre parole, così come c'è continuità tra il corpo e la mente, così siamo collegati con l'ambiente e con la società che ci circonda e di cui facciamo parte.
Ecco l'esempio della trascrizione di una lezione tipo, quella del 3 aprile 2024

Chiedo: Come sono andate le feste? Tutto bene, solo qualche difficoltà a gestire la cioccolata dell'uovo, troppo buona!
Tra le cioccolate quella bianca è la più nociva per via della presenza del b***o di cacao, poi viene quella al latte ma la più salutare, in piccole dosi, è quella fondente. Il dottor Berrino prende quella 100% e la mangia insieme ad un pó di uvetta.
Sto leggendo un libro su Patanjali, uno dei padri dello Yoga: dice che ogni afflizione dipende da una distorta visione della realtà. Mi viene chiesto un esempio e faccio quello più estremo relativo alla vita ed alla morte. Ci disperiamo quando arriva la morte perchè non riusciamo a capire la realtà, cioè che morire è naturale e quello che ci frega è l'attaccamento, l'identificazione con un corpo e con le relazioni. Insomma la separazione ci fa paura, la fluidità nei rapporti non c'è e la famiglia umana è ancora di là da ve**re.

Primo rito, la concentrazione. Praticamente c'è da comprendere che la mente nell'arco di soli 3 respiri è capace di fare molti ragionamenti; accorgersene è dharana, concentrazione.

Secondo rito: c'è dentro hamsa mudra, il gesto del cigno che porta con sè il tema della discriminazione. Il cigno della letteratura yogica sapeva succhiare solo il latte da un insieme di acqua e latte. Abbiamo bisogno di saper distinguere per poter scegliere sia tra persone sia tra idee, ed esercitare l'unica libertà che abbiamo, la libertà di scelta. La discriminazione ci serve anche per non prendere abbagli che ci portino a conclusioni sbagliate e fuorvianti. Praticando questo mudra anti confusionario si avverte che il centro dell'azione è il cuore e la percezione è che debba essere usato a 360°, oltre le nostre solite modalità.
A proposito di discriminazioni, oggi ho ricevuto 2 testimoni di Geova, mi piace parlarci, anche per ripassare i principi per cui sono agnostico. Dopo un bel pó di conversazione mi hanno fatto perdere la pazienza e quindi ho perso l'occasione per rimanere calmo. È successo quando hanno detto che sono un diavolo perchè non credo in Dio. Secondo loro sono un eretico e già so che secondo la loro dottrina solo loro si salvano; beati!

Possiamo discriminare tra sicurezza ostentata con braccia conserte davanti al petto, spalle basse e gomiti in avanti, e sicurezza vera, a cuore aperto senza nessuna protezione. In questo secondo caso sarà indispensabile discriminare e sapere con chi abbiamo a che fare, ovvero non si apre il cuore con chiunque.

Terzo rito dedicato alle posture capovolte, da evitare in caso di pressione alta.

Ogni rito comprende esercizi di mobilitazione articolare, di potenziamento, allungamento e rilassamento muscolare: oltre all'attivazione del respiro e della consapevolezza.

Lo yoga nidra(sonno yogico) finale propone di respirare lungo le linee di uno yantra(figura geometrica) e di sintonizzarsi poi sulle caratteristiche della primavera percepita come dinamica e colorata.
Si chiude ricordando il proprio Sankalpa(obiettivo).

03/04/2024
Sei padrone della tua vita?Anzitutto non esageriamo, nel senso che non siamo padroni di niente, casomai siamo gestori, i...
04/02/2024

Sei padrone della tua vita?
Anzitutto non esageriamo, nel senso che non siamo padroni di niente, casomai siamo gestori, in questo caso della nostra vita.
In quanto gestori ci possiamo interrogare su come gestiamo il tempo che scorre.
La qualità della nostra vita dipende da come abbiamo impiegato il tempo trascorso che ormai è passato.
Il nostro carattere e la nostra posizione sono il frutto di tutto quanto è accaduto nel passato, da un attimo fa fino alla nostra nascita.
Dunque il passato ha determinato questo presente, esattamente l’attimo che stiamo vivendo.
Imparare a gestire il tempo che verrà è un modo per determinare il futuro. Possiamo interve**re sul dive**re attraverso una gestione consapevole del tempo che verrà.
L’imprenditore di se stesso sa fare questo molto bene avendo a disposizione un calendario settimanale o su più settimane, da riempire con impegni calibrati in modo da poterli svolgere realmente, assegnando i tempi giusti a ciascun impegno.
Quindi programmare il proprio futuro è un modo per interve**re su ciò che sarà; in assenza del nostro intervento il futuro sarà determinato dal passato e/o dagli altri.
Ecco che per interve**re nella propria vita ci serve un obiettivo al servizio del quale spenderemo il nostro tempo.
Avere un obiettivo significa orientare il proprio tempo in quella direzione, sottraendoci ad un dive**re estraneo a noi stessi.
Possiamo orientare il nostro futuro con una determinazione fatta ora: diversamente saranno altre forze a determinare il futuro, e ce lo troveremo addosso senza aver fatto niente per sceglierlo.
Possiamo riempire il futuro di scelte; questa è la misura della nostra libertà.
Il tempo si crea. Dire “non ho tempo” è come dire “non voglio”.

L'altra sera, durante la lezione, ho chiesto ai presenti quale fosse il problema attuale più grande dell'umanità. Ecco u...
12/01/2024

L'altra sera, durante la lezione, ho chiesto ai presenti quale fosse il problema attuale più grande dell'umanità.
Ecco una delle risposte:
“La difficoltà maggiore è percepire che tutti siamo uno.”

18/12/2023

La parola italiana Giustizia deriva dal latino ius (di analogo significato). La parola Yoga deriva invece dalla radice sanscrita yuj (“connettere, unire”). Potrebbe essere una sorpresa per molti di voi scoprire che il latino ius derivi dal sanscrito yuj; scoprire quindi che funzione essenziale d...

La lezione di ieri sera è iniziata con una postura capovolta a favore di tutto il sistema circolatorio venoso di ritorno...
18/11/2023

La lezione di ieri sera è iniziata con una postura capovolta a favore di tutto il sistema circolatorio venoso di ritorno.
Questo tipo di posture richiama l’importanza della purificazione interna quindi del buon funzionamento di tutti i sistemi di espulsione delle tossine sia fisiche sia mentali.
A questo proposito giova ricordare che il “kriya yoga” è un insieme di pratiche, fisiche e mentali, dedicate alla purificazione della nostra intera struttura.
La scoperta del sé, in questo caso, avviene tramite un processo di levare, togliere, ovvero:
Il sé, la nostra identità più intima che stiamo cercando e che ha enormi potenzialità non è corruttibile, non muore e rimane sempre se stessa.
Per riprenderne l’operatività dobbiamo solo(si fa per dire) liberarla da tutto ciò che ne nasconde la vista e l’uso.
Possiamo paragonare il sé al sole: quando è nuvoloso non è che il sole non c’è più, semplicemente qualcosa si è messo in mezzo e ce ne impedisce il contatto.
Allo stesso modo, avvenimenti, false credenze, consuetudini nascondono la nostra vera natura che è, a detta dei religiosi divina, a detta di un laico come me umana e civile.
La famosa scoperta del se consiste quindi in un continuo togliere tutto ciò che nasconde l’ottima qualità di cui siamo fatti. Un progetto chiamato “kriya yoga”.

Un’allieva ha confidato di scoprire, grazie allo yoga, alcuni aspetti della sua personalità che non le piacciono ed a cu...
10/11/2023

Un’allieva ha confidato di scoprire, grazie allo yoga, alcuni aspetti della sua personalità che non le piacciono ed a cui può mettere mano.
Durante la lezione ci siamo presi cura delle articolazioni e dei muscoli delle gambe e delle braccia, praticato concentrazione sul suono, ragionato su come gestire il conflitto tra la realtà ed i nostri ideali, trovato che:
“Come un albero d’autunno così l’essere umano quando entra nell’autunno della sua vita.”

Samhain o Halloween è il capodanno celtico, intorno all’inizio di novembre, od alla fine di ottobre, qualche giorno prim...
03/11/2023

Samhain o Halloween è il capodanno celtico, intorno all’inizio di novembre, od alla fine di ottobre, qualche giorno prima e dopo il canonico 31 ottobre; la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo.
Tutto si è compiuto nel ciclo naturale ed ora il buio e la stasi avanzano.
Tempo di pensare a nuovi semi da mettere in incubazione lasciando andare ciò che è compiuto e non serve più.
Proprio come si fa con i semi nell’orto: la pianta che li ha prodotti viene compostata per poi essere mescolata col terreno, arricchendolo a favore dei nuovi germogli.
Il vecchio non si butta realmente; perde sì la sua forma estetica ma i suoi contenuti serviranno eccome, saranno un nutrimento importante per le nuove colture.
Così per noi: non è che ogni volta si riparte da zero, quanto fatto servirà per i progetti futuri, sotto forma per esempio di esperienza, appunto.
Vale sempre lo stesso principio detto con Eraclito o con Lavoisier: “Tutto si trasforma”, sia le nostre convinzioni, sia le nostre comprensioni; un dive**re evolutivo.
C’è stato un periodo in cui era in voga la frase: “lascia scorrere, mettiti nell’onda”. Accettare il cambiamento e governarlo per quanto possibile.
Una bellissima canzone proveniente dal nord Europa, cantata in occasione dei punti di svolta annuali, rivolgendosi alla stagione che sta arrivando dice, per esempio all’inizio dell’autunno: “autunno vieni avanti, ho voglia di te, ti sto aspettando qui”, a significare di essere pronti e desiderosi del cambiamento.
Ecco un piccolo rituale psicologico propiziatorio.
Su un foglietto si scrive ciò che vogliamo lasciarci alle spalle e superare; questo comporta di dare uno sguardo al nostro vissuto e scegliere di considerarlo parte del passato.
Su un altro foglietto si scrive un nostro nuovo obbiettivo, ciò che vogliamo realizzare.
Quest’ultimo foglietto lo teniamo li come promemoria per accompagnare il nostro cambiamento.
Il foglietto su cui abbiamo scritto le cose finite e da superare lo bruciamo e salutiamo quanto accaduto con gratitudine.
Poi verso il nuovo con fiducia!
Apparentemente semplice da fare ma complicato da realizzare a causa della necessità di alcuni prerequisiti.
Percepire la vita come un susseguirsi di cambiamenti, dove il cambiamento non distrugge ma semplicemente trasforma ed ogni tappa si valorizza con le altre.
Serve fiducia in se stessi e nella propria capacità di gestire il cambiamento.
Serve avere un obiettivo.
Ognuno degli aspetti elencati necessità di tempo e di cura per arrivare ad essere operativo, quindi si tratta di percorsi possibili, ricchi e soddisfacenti, alternativi all’ignavia, al non far niente, al non accompagnare il cambiamento.

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