30/06/2025
𝐏𝐋𝐏 𝐋𝐨𝐦𝐛𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚 𝐞 𝐑𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐕𝐞𝐫𝐨𝐧𝐚: 𝐥𝐞 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢, 𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐞 𝐯𝐞𝐭𝐞𝐫𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐞 𝐞𝐬𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨𝐧𝐨 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐠𝐢𝐨
Le associazioni ENPA, HUB Professioni Cinofile (AIECI, APNEC, APNOCS, FICSS Professional) e V.I.V.A. – Veterinari Italiani contro la Violenza sugli Animali, esprimono forte preoccupazione e disagio in merito alla 𝐏𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐋𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐏𝐚𝐫𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 (𝐏𝐋𝐏) - attualmente approvata dalla Regione Lombardia per la trasmissione alle Camere secondo specifico iter per l’eventuale approvazione- e al 𝐑𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐓𝐮𝐭𝐞𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐀𝐧𝐢𝐦𝐚𝐥𝐢 recentemente approvato dal Comune di Verona.
I punti critici principali riguardano:
✳️❗️ 𝐋𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐢𝐝𝐝𝐞𝐭𝐭𝐞 “𝐬𝐚𝐯𝐞 𝐥𝐢𝐬𝐭” 𝐨 “𝐥𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐢 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢”, non supportate da evidenze scientifiche sulle morsicature effettivamente attribuibili alle razze indicate. In medicina comportamentale e negli interventi educativi e di modificazione comportamentale, si valuta sempre l’individuo nella sua unicità e nel suo contesto familiare e sociale. Simili classificazioni rischiano di alimentare dinamiche discriminatorie, generare allarmismo ingiustificato e incentivare l’abbandono, con gravi ricadute sui canili e sulla spesa pubblica.
✳️❗️𝐋’𝐚𝐬𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢", quali i medici veterinari esperti in comportamento animale (MVECA) e gli esperti cinofili nell' area comportamentale (EsCAC), figure essenziali per prevenire e trattare i sintomi riferibili a patologie comportamentali e problematiche relazionali e comportamentali in modo competente e attraverso azioni sinergiche.
✳️❗️𝐋’𝐢𝐦𝐩𝐢𝐞𝐠𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐞𝐬𝐭 𝐜𝐢𝐧𝐨𝐭𝐞𝐜𝐧𝐢𝐜𝐢 nati per altri scopi, non adatti a valutare l’equilibrio emozionale, le competenze sociali e comunicative del cane nelle dinamiche quotidiane. È inoltre fondamentale che la valutazione coinvolga tutti i membri del nucleo familiare per garantire l’effettiva comprensione delle dinamiche relazionali interspecifiche.
✳️❗️𝐋’𝐨𝐛𝐛𝐥𝐢𝐠𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐢𝐜𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐢𝐥 “𝐩𝐚𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨”, senza l’impiego di protocolli multidisciplinari già collaudati, che garantirebbero una reale tutela del benessere del cane, della sicurezza familiare e dell’intero contesto sociale.
✳️❗️𝐋’𝐚𝐬𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐚 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐢𝐜𝐚 sulla prevenzione delle aggressioni, che includa anche le professioni sanitarie umane in ottica 𝘰𝘯𝘦 𝘩𝘦𝘢𝘭𝘵𝘩 (medici di base, pediatri, medici ginecologi, ostetrici, psicologi) e gli operatori socio-assistenziali.
✳️❗️𝐋’𝐚𝐭𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐢 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐚 𝐬𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢, in contrasto con l’esistenza di professionisti formati secondo criteri riconosciuti dalle normative nazionali.
✳️❗️𝐈𝐥 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐫𝐞𝐜𝐞𝐩𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐬𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞𝐬𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐮𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 presso la Regione Lombardia da parte dei Medici Veterinari, Associazioni animaliste e Associazioni professionali cinofile, che avevano espresso critiche e proposte circostanziate, purtroppo rimaste inascoltate.
Le Associazioni firmatarie sottolineano l’esistenza di 𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐢𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐞 𝐚𝐥 𝐌𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐈𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐚𝐝𝐞 𝐢𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐲 (𝐌𝐢𝐌𝐈𝐓), costituite ai sensi della Legge 4/2013, che tutelano e rappresentano 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐜𝐢𝐧𝐨𝐟𝐢𝐥𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢, 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐞 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢. Tali figure operano secondo principi deontologici chiari, protocolli tecnici validati e in piena sinergia con i medici veterinari, rappresentando un presidio competente per la sicurezza, la prevenzione e il benessere animale.
Ignorare queste realtà significa non solo disconoscere un intero sistema professionale, ma anche allontanarsi dagli orientamenti indicati nel 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐑𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐢 𝐞 𝐠𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐞 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐭𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀*, che valorizza la multidisciplinarietà, la formazione specialistica e l’approccio centrato sull’individuo, animale e umano, in ottica 𝘰𝘯𝘦 𝘩𝘦𝘢𝘭𝘵𝘩/𝘰𝘯𝘦 𝘸𝘦𝘭𝘧𝘢𝘳𝘦. https://www.instagram.com/p/DHBsO8zs-Qo/?igsh=MWdzeG4xd24xMXJ4Mw==