12/03/2020
LA RESILIENZA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
Il “nuovo Coronavirus” (SARS-CoV-2) ha fatto prepotentemente irruzione nelle nostre vite, stravolgendole completamente.
Quasi da un giorno all’altro sono cambiate le nostre abitudini, le nostre giornate, le nostre possibilità , i nostri obiettivi, il nostro modo di pensare, le nostre emozioni, le nostre certezze e le nostre paure. In alcuni momenti ci sentiamo cambiati noi: piccoli e fragili, messi a confronto con un potente nemico invisibile.
Come ogni evento negativo che colpisce l’intera società , tanto più se improvviso e con un impatto importante come questo, l’emergenza sanitaria in corso nella nostra nazione a causa del diffondersi della COVID-19 provoca una spirale di paura, angoscia, confusione, incertezza, preoccupazione, che accompagna costantemente le nostre giornate – complice anche l’isolamento, che contribuisce a rendere la percezione del pericolo più concreta.
Nel tentativo di alleviare la sensazione di perdita del controllo e le paure a questa associate, ognuno di noi mette in atto delle strategie, prova a fare qualcosa per sentirsi piĂą sereno.
Purtroppo in questo momento assistiamo alla prevalenza di due tipi di reazioni che rischiano di causare un ulteriore disagio, individuale e collettivo, ovvero:
- NOOO IL CORONAVIRUS NON ESISTE
Alcune persone, per alleviare la tensione e ridurre la percezione del pericolo, negano a se stesse e agli altri che il problema esista o ne sminuiscono l’importanza, comportandosi come se niente fosse, ignorando le disposizioni o magari evitando di informarsi correttamente a riguardo, per non rischiare un “lavaggio del cervello” mediatico.
Questo meccanismo di difesa, piĂą comune di quanto si creda nelle piccole cose della vita quotidiana di tutti noi, se applicato a questa circostanza rischia di mettere gravemente in pericolo la sicurezza pubblica, aumentando il numero di contagi e contribuendo a sovraccaricare il nostro Sistema Sanitario Nazionale.
- SCAMBIO INFO H 24 SU CORONAVIRUS TRAMITE CHAT E SOCIAL
Altri preferiscono invece combattere la paura attraverso l’informazione costante e incontrollata che circola attraverso le chat e i social.
Ma attenzione: ricercare notizie su quanto sta accadendo è un comportamento responsabile e funzionale, quando le fonti sono attendibili; quando invece le informazioni a cui si accede sono tante, poco chiare, spesso contrastanti, false o di dubbia provenienza rischiano di sortire l’effetto opposto e generare ulteriore confusione, con conseguente aumento del livello di paura e di stress. Elevati livelli di stress, soprattutto se prolungati, possono causare a loro volta il sovraccarico e l’indebolimento del sistema immunitario ed esporci quindi ad un maggior rischio.
Che fare quindi?
Sicuramente per prima cosa è indispensabile osservare le disposizioni contenute nel DPCM 11 marzo 2020, arginando così il contagio.
Altrettanto importante è tenersi aggiornati sull’argomento, ma SOLO attraverso fonti ufficiali (di cui a breve fornirò un elenco), dedicando magari a quest’operazione due momenti definiti della giornata. E’ necessario sottrarsi al flusso costante di informazioni inesatte che circolano, evitando di dar rilevanza a notizie non verificate e di condividerle con altri.
Il tempo passato a casa può essere impiegato in modo costruttivo, dedicandosi a se stessi e ai propri cari, recuperando, anche se da lontano, la vicinanza affettiva con amici e parenti.
E’ importante riconoscere che stiamo attraversando un momento drammatico, che fa paura.
E non c’è nulla di più normale.
E allora dedichiamo il nostro tempo a parlare di questa paura, delle nostre emozioni, ad ascoltarci, a farci forza a vicenda per superare questa crisi.
L'Ordine degli Psicologi della Regione Puglia sta istituendo una Task Force al fine di offrire supporto psicologico telefonico gratuito alla popolazione. Tutti noi professionisti sanitari restiamo a disposizione per chiarimenti e per la divulgazione di materiale informativo attendibile.
E’ il momento di essere uniti... a distanza!
E’ il momento di essere RESILIENTI.