25/11/2020
“L’amore non è amore se uccide”
25 novembre Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
L’altra metà di un minuto.
Emilia è una esile, molto educata che porta sul viso i segni di una vita difficile. I capelli sono castani e raccolti dietro la nuca da un fermaglio rosso, gli occhi cerulei guardano nel vuoto, lo sguardo è assente e le parole spesso si serrano come un nodo in gola. Incontra Leon a quattordici anni e, dai loro sguardi furtivi sente dentro di sé qualcosa che dalla pancia sale fino alla gola attraversandole il cuore. Qualcosa che, fino a quel momento, non ha mai provato. E, così, se ne innamora, con l’incoscienza di quegli anni. È stato l’unico amore della sua vita.
Ma il dolore è in agguato poiché da quel momento, per lei inizia l’inferno: urla, insulti, schiaffi e minacce. Vive in questa prigione invisibile le cui sbarre sono rivestite di paura per altri vent’anni nella speranza infranta di poter cambiare quel ragazzo. Un ragazzo introverso, timido e solitario, alto, magro con i capelli neri e gli occhi scuri e profondi che le hanno rapito il cuore ma che ha tanta rabbia dentro. Fino al giorno in cui Emilia, al settimo mese di gravidanza, viene scaraventata contro il muro: pugni e calci prendono il sopravvento su quella vita ancora in pancia. Tutto accade in un minuto. Tutto è stato distrutto. Tutto è stato perso!
La violenza contro le donne deve essere nominata e riconosciuta perché possa essere svelata e affrontata, anche attraverso la costituzione di reti di relazioni in grado di sostenere concretamente le donne nei loro percorsi di uscita dalla violenza affinché possano diventare protagoniste e testimoni della libertà di tutte.
Oggi nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne vogliamo ricordare che l’amore non è amore se uccide.