PhisioPrudente dott.ssa Chiara Prudente

PhisioPrudente dott.ssa Chiara Prudente tel 080 9262753

FKT
ESPERTA IN TERAPIA VERTEBRALE, SCOLIOSI ADULTI E ADOLESCENTI, IPERCIFOSI, LOMBALGIA, CERVICALGIA,
SOCIA DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE RMP(KABAT)
PROFESSORE A CONTRATTO UNIVERSITA' SAPIENZA ROMA
TECNICHE USATE:RMP, McKENZIE,RPG,NEUROTAPING,BACK SCHOOL

08/11/2025

🎉 È di nuovo giovedì! Benvenuti ad un nuovo episodio di “Muscolandia: esplorando la mappa dei muscoli!” 🎉

Oggi parliamo di un muscolo profondo, silenzioso, ma potentissimo. Non lo vediamo mai.. ma se smette di fare il suo lavoro, la nostra schiena lo sa eccome: il multifido!

Dettagli anatomici

Il multifido fa parte della muscolatura profonda paravertebrale e rientra nel gruppo dei muscoli trasversospinali.

Origina dal sacro, dalla cresta iliaca posteriore, dai legamenti sacroiliaci posteriori, dalla capsula articolare delle faccette lombari e dai processi trasversi delle vertebre lombari, toraciche e cervicali (C4–C7).

Si inserisce sui processi spinosi delle vertebre situate da due a quattro livelli sopra l’origine, arrivando fino all’asse (C2).

Innervazione: rami posteriori dei nervi spinali (da cervicale a sacrale).

Funzioni principali

Il multifido ha un compito nobile e costante: stabilizzazione segmentale della colonna vertebrale, controllo fine dei micro-movimenti vertebrali, estensione e rotazione controlaterale del rachide (azione monolaterale), mantenimento della lordosi fisiologica lombare.

È anche un muscolo di attivazione anticipatoria (feedforward): si attiva prima del movimento degli arti per stabilizzare il rachide e prevenire microinstabilità.

In altre parole: lavora prima che ce ne accorgiamo.

Tipi di dolore

Il multifido è spesso “spento” più che dolorante. Quando non funziona correttamente, la schiena perde la sua stabilità segmentale e altri muscoli (come psoas, quadrato dei lombi o erettori spinali) devono compensare, creando rigidità e dolore.

È spesso coinvolto in lombalgia cronica e instabilità funzionale lombare, disfunzioni posturali dovute a debolezza o asimmetria, inibizione riflessa dopo un episodio acuto (es. colpo della strega). Ma anche in atrofia selettiva post-dolore (visibile anche all’ecografia muscolare) e ridotto controllo motorio in pazienti con dolore recidivante.

Spesso non fa male di per sé, ma se non lavora quando serve, crea instabilità e sovraccarichi altrove (come nel quadrato dei lombi, psoas, o erettori spinali).

Funzione quotidiana

Il multifido non spinge e non tira. Stabilizza. Lavora sempre dietro le quinte per mantenere l’equilibrio in piedi o seduto, coordinare ogni piegamento o torsione del busto, sostenere il rachide nei movimenti degli arti (soprattutto in appoggio monopodalico) e proteggere la schiena in ogni gesto quotidiano (dallo spazzare al sollevare una borsa).

È un sorvegliante silenzioso della colonna.

Il multifido è anche un muscolo antigravitazionale, ma non nel senso classico dei grandi estensori che “spingono” il corpo verso l’alto. La sua forza è silenziosa e segmentale: agisce in profondità per mantenere ogni vertebra al suo posto, impedendo alla colonna di collassare sotto il peso del corpo.

Mentre i glutei e i polpacci lavorano per tenerti in piedi, il multifido mantiene l’assetto fine del rachide, assicurando che testa, tronco e bacino restino allineati anche nelle micro-variazioni posturali.

Fa parte della rete tonica antigravitazionale profonda, insieme al trasverso dell’addome, al diaframma e al pavimento pelvico. Quando questa squadra funziona in sinergia, la postura è stabile, dinamica e leggera. Quando il multifido “si spegne”, invece, la stabilità viene delegata ai muscoli superficiali e il risultato è una rigidità compensatoria che spesso sfocia in dolore lombare o fatica posturale.

In poche parole: non solleva il corpo dalla gravità.. ma impedisce alla gravità di schiacciarlo.

Esercizio di attivazione (Contrazione segmentale in quadrupedia)

1. Mettiti in quadrupedia (mani sotto le spalle, ginocchia sotto le anche)
2. Mantieni la schiena neutra, senza muoverla
3. Solleva lentamente un braccio o una gamba, mantenendo l’asse stabile
4. Ripeti per 10-12 volte, alternando lato e arto

Allena il multifido senza carico e in controllo, riattivandolo dopo inibizione da dolore. Il movimento deve essere minimo, più percepito che visibile. Puoi anche appoggiare due dita vicino ai processi spinosi per sentire il muscolo che “si accende”.

Esercizio di rinforzo (Bird-dog dinamico)

1. In quadrupedia, estendi simultaneamente un braccio e la gamba opposta
2. Mantieni per 5 secondi cercando di non muovere la colonna
3. Torna lentamente e cambia lato
4. Esegui 3 serie da 8 ripetizioni per lato

Rinforza il multifido in sinergia con altri stabilizzatori del core (trasverso, obliqui, pavimento pelvico).

🔬 Curiosità scientifica

Il multifido è uno dei pochi muscoli visibili all’ecografia dinamica, utile per valutare simmetria e reale attivazione. Oggi viene anche usato in biofeedback attivo: il paziente osserva in tempo reale la contrazione sullo schermo, imparando a reclutarlo consapevolmente.

Studi di imaging mostrano che, nei pazienti con lombalgia cronica, il multifido si atrofizza rapidamente e selettivamente, inibito da una strategia protettiva del sistema nervoso.

Solo esercizi di attivazione mirata e progressiva permettono di recuperare la funzione stabilizzatrice originaria.

Conclusione

Il multifido non fa scena.. ma fa la differenza.
È il guardiano della colonna, il freno a mano segmentale, la base invisibile del nostro equilibrio. Ignorarlo significa sottovalutare l’origine di molte lombalgie.

Allenarlo significa stabilità, controllo e prevenzione.

Ci vediamo giovedì prossimo per un nuovo episodio di “Muscolandia”.. dove anche i muscoli più piccoli, fanno cose giganti! 😁

07/11/2025
LINGUA, MANDIBOLA E POSTURA: LA CATENA DISCENDENTE DELLA STABILITÀ. La posizione della mandibola rappresenta uno dei pun...
05/11/2025

LINGUA, MANDIBOLA E POSTURA: LA CATENA DISCENDENTE DELLA STABILITÀ.

La posizione della mandibola rappresenta uno dei punti chiave dell’equilibrio posturale.
Essa si trova all’apice della colonna cranio-cervicale come primo anello di una catena biomeccanica discendente: anche minime alterazioni dell’allineamento mandibolare possono modificare la posizione del capo, generando adattamenti compensatori lungo tutta la colonna vertebrale.
Questa risposta adattativa si traduce in una spirale tensiva discendente: le spalle ruotano, le coste si adattano, il bacino si inclina e l’appoggio plantare si modifica.
Quando la relazione cranio-mandibolare viene ripristinata, la catena posturale può riorganizzarsi spontaneamente, favorendo un miglior equilibrio tonico, respiratorio e percettivo.

⚖️ L’osso ioide: il bilancino della postura
L’osso ioide rappresenta un punto di equilibrio sospeso tra cranio e torace, connesso ai muscoli della lingua, della mandibola, del collo e del cingolo scapolare.
È l’unico osso del corpo umano che non articola con nessun altro osso, mantenendosi in sospensione grazie alle tensioni muscolari e fasciali che lo circondano.
Proprio per questa sua caratteristica, l’ioide agisce come un vero “bilancino posturale”:

> trasmette e modula le tensioni tra la parte superiore (lingua, mandibola, cranio) e quella inferiore (colonna cervicale, torace e diaframma);
> coordina la funzione respiratoria, la deglutizione e la fonazione;
> stabilizza la posizione della testa e del tratto cervicale.

Un ioide in equilibrio favorisce una corretta armonia funzionale tra cranio, mandibola e colonna; al contrario, un ioide disallineato o ipertonico può alterare sia la postura che la qualità respiratoria e percettiva.

👅 Lingua, ioide e postura: un asse neurofunzionale
La lingua, attraverso i suoi punti di contatto con il palato, regola la posizione dell’ioide e quindi l’intera catena cranio-cervicale.
Ogni atto deglutitorio diventa un gesto di riorganizzazione posturale automatica:
una lingua ben posizionata mantiene in equilibrio l’ioide, che a sua volta stabilizza la mandibola, il cranio e l’asse vertebrale.

👉 Correggere la funzione (lingua, mandibola, ioide) significa restituire al corpo la possibilità di auto-riequilibrarsi.
Non si tratta di “correggere la postura”, ma di ripristinare la fisiologia che la genera.

L'aderenza alla terapia è importante! La durata raccomandata di utilizzo del corsetto varia tra le 16 e le 23 ore al gio...
30/10/2025

L'aderenza alla terapia è importante! La durata raccomandata di utilizzo del corsetto varia tra le 16 e le 23 ore al giorno per ottenere risultati ottimali, spesso a seconda del rischio di progressione della curva specifica. L'aderenza è fondamentale; gli studi indicano tassi di successo più elevati nei pazienti che indossano il corsetto con costanza per la durata prescritta. L'obiettivo è stabilizzare o ridurre la curva man mano che il paziente si avvicina alla maturità scheletrica.



Compliance or adherence is important! The recommended duration of brace wear varies between 16 and 23 hours per day to achieve optimal results, often depending on the specific curve's risk of progression. Effective adherence is crucial; studies indicate higher success rates in patients who consistently wear their brace for the prescribed duration. The goal is to stabilize or reduce the curve as the patient approaches skeletal maturity.

Il problema delle deviazioni sul piano sagittale spesso,vengono ignorate oppure sottovalutate poiché si pensa,erroneamen...
21/10/2025

Il problema delle deviazioni sul piano sagittale spesso,vengono ignorate oppure sottovalutate poiché si pensa,erroneamente che non provocano nessun problema.
A parte l'aspetto estetico,che nella odierna società, ha una grande influenza sulla vita sociale e sull'autostima personale, ci sono motivazioni ben più importanti come quelle funzionali e di alterazione della biomeccanica della colonna vertebrale ,che obbedisce a precise regole fatte di leggi fisiche e pure geometriche!
Si deve intervenire nell'adolescenza, per cercare di correggere il difetto,ma anche nell'età adulta ,per lenire eventuali dolori,oppure disfunzioni del movimento.
PHISIOPRUDENTE
BARI
VIA VITANTONIO DI CAGNO 34

Info 0809262753
3514167132

sturale

https://www.facebook.com/share/17BkVSucaV/LO SAPEVI?La scoliosi idiopatica dell'adolescente (AIS) è una condizione torsi...
14/09/2025

https://www.facebook.com/share/17BkVSucaV/LO SAPEVI?

La scoliosi idiopatica dell'adolescente (AIS) è una condizione torsionale tridimensionale della colonna vertebrale e del tronco, la cui presentazione clinica varia a seconda del numero e della posizione delle curvature. L'AIS viene identificata in bambini altrimenti sani dai 10 anni in su, più comunemente
durante il picco di crescita puberale, ed è confermata mediante imaging radiografico con un angolo di Cobb superiore a 10 gradi e rotazione assiale, come definito dalla Scoliosis Research Society.

DID YOU KNOW?

Adolescent idiopathic scoliosis (AIS) is a three-dimensional torsional condition of the spine and trunk, which varies in clinical presentation depending on the number and location of the curvatures. AIS is identified in otherwise healthy children ages 10 and older, most
commonly during the pubertal growth spurt, and is confirmed using radiographic imaging with a Cobb angle exceeding 10 degrees and axial rotation, as defined by the Scoliosis Research
Society.

15/08/2025

Support SOSORT and help shape the future of non-surgical scoliosis care worldwide. SOSORT is a global leader in promoting evidence-based, conservative treatments like bracing and scoliosis-specific exercise. Your donation directly fuels research, professional education, and global collaboration that improves outcomes for children, adolescents, and adults with spinal conditions. As a 501(c)(3) nonprofit, SOSORT ensures your contribution is tax-deductible and used responsibly to further scientific understanding and patient care. With your support, we can reduce the need for surgery and provide effective, non-invasive solutions to people around the world. Join the movement that empowers clinicians, educates families, and drives innovation in spinal health. Every dollar makes a difference. Donate today and be part of a meaningful mission to improve lives through compassionate, science-based scoliosis treatment. Visit sosort.org to give.

14/08/2025

La lesione del Settimo Nervo Cranico (Nervo Facciale) è una condizione piuttosto frequente che può dare diversi problemi, da una "paresi" della muscolatura mimica del viso più o meno reversibile, fino a disordini neurovegetativi e delle sensibilità speciali. Ringraziamo il Dott. Antonio Faggiano per la sua profonda conoscenza del metodo di lavoro RMP di G. Monari (Kabat Concept) e competenza riabilitativa, ma soprattutto il grande Simone Cristicchi per aver voluto condividere questa non simpatica esperienza che lo ha coinvolto personalmente :)
Per fortuna quasi tutto risolto, il tour estivo dell'artista non ne ha risentito troppo!!

Correva l'anno 1999, una giovane fisioterapista alle prime armi di fronte a pz ( loro con me😅) complessi.La palestra era...
13/08/2025

Correva l'anno 1999, una giovane fisioterapista alle prime armi di fronte a pz ( loro con me😅) complessi.
La palestra era una palestra di vita, e loro erano i miei fan, i miei primi sostenitori.
Loro,che hanno acceso la miccia del non arrendermi,che mi hanno insegnato a sporcarmi le mani ,mettendoci tutto il cuore.
Ricordo le lacrime che ogni sera,insieme alla preghiera della buonanotte,versavo per qualcuno di loro,di cui sapevo una vita incerta e segnata da un destino crudele, ma che non sembrava tanto segnare il loro animo quanto più il mio.
Ero in Emilia Romagna,il mio primo lavoro,direttamente chiamata dall'Università a fare la primissima esperienza lavorativa,solo 4 mesi mi dissero....vai!!! Ma io non volevo accettare, stavo comoda a casa mia,e,già lavoravo e bene.
Mi dissero tutti ,vai!!! Vedrai che non ti pentirai.
Così è stato,le lacrime che ogni sera scappavano per chi aveva un handicap fisico,ma con un cuore enorme,lo stesso cuore pieno di ammirazione,ho lasciato quando sono tornata a Bari.
Tutto ,all'improvviso mi sembrava banale,tutto mi sembrava facile....artrosi cervicale? Lombalgie?? Rizoartosi?? Fascite planare?? Bazzecole🤣 e,con questo spirito ho cominciato davvero,carica e RICCA di tanto,che non si può spiegare.
Oggi ho ricevuto per caso queste 2 foto da lui Giovanni,il pz che allora mi affidarono e che ancora conservava il mio numero.....dicevo gia': non lo cambierò mai, e se poi i vecchi pz mi cercheranno?? ( non esistevano i social) ed oggi lui si è sbagliato anziché chiamare la badante ha chiamato me!! Grazie 💖
LUCE SUL MARE ,IGEA MARINA 1999

Indirizzo

Via Vitantonio Di Cagno 34
Bari
70124

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