02/12/2025
Prendersi cura è un gesto che sembra piccolo, quasi timido, ma conserva la forza di un terremoto evitato. È la conversazione difficile prima della caduta. È la paura che impedisce il collasso. È l'onestà che salva i legami prima che si rompano. È guardarsi dentro e ammettere che ci sono parti che chiedono un grembo prima che un riscatto. Il dolore non ha un cronometro e la cura non va di fretta. Si comprende facilmente che il corpo ha bisogno di riposo, pazienza e cura per riprendersi e funzionare, ma si dimentica che anche l'anima si ammala e quando la sofferenza è emotiva anche il tempo di guarigione è reale e necessario. Proprio come non ci si aspetta che un osso rotto si ricostituisca in due giorni, non ha senso affrettare il cuore ferito.
- Dott.ssa Fabrizia Capurso