Antonio Di Mauro Pediatra

Antonio Di Mauro Pediatra Antonio Di Mauro (Bari, 14/06/1984) è un medico, specialista in Pediatria e Dottore di Ricerca. Si è poi perfezionato in Biologia della Nutrizione.

Dopo essersi diplomato presso il Liceo "Quinto Orazio Flacco" di Bari, ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia, la Specializzazione in Pediatria e il Dottorato di Ricerca in Scienze Biomolecolari Farmaceutiche e Mediche presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro". E' Autore di pubblicazioni scientifiche edite su riviste internazionali in ambito neonatologico e pediatrico. Ha partecipato come relatore a numerosi Congressi e Convegni scientifici in ambito nazionale ed internazionale. E' consigliere Jr della Società Italiana di Pediatria e membro della Federazione Italiana Medici Pediatri.

14/11/2025

Il 17 novembre alle 18.30 al Teatro Piccinni le UTIN del Policlinico di Bari, dell’Ospedale “Di Venere” e del Miulli si uniscono per sensibilizzare sull’assistenza ai neonati prematuri con un concerto dell’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari e la partecipazione di Antoni...

🎄 Prepariamoci al Natale 🎁Quest’anno vogliamo costruire insieme qualcosa di speciale:un Albero di Natale condiviso, simb...
13/11/2025

🎄 Prepariamoci al Natale 🎁

Quest’anno vogliamo costruire insieme qualcosa di speciale:
un Albero di Natale condiviso, simbolo del bello e del bene che nascono quando ognuno compie un piccolo gesto.

👧🧒 Invitiamo ogni bambino a portare una palla di Natale da appendere al nostro albero: sarà il suo contributo — unico e prezioso — per ricordare che la comunità cresce quando ciascuno mette qualcosa di sé.

✨ Accensione dell’albero: 8 dicembre, come da tradizione.

Da quel giorno inizieremo anche la nostra raccolta del “regalo sospeso”, un dono che ciascun bambino potrà lasciare per chi frequenta il nostro studio.

🎁 Piccoli gesti che illumineranno il Natale di tutti, insegnando generosità e cura del bene comune. 🌟

Le Regole. I confini. I “no”. Pochi, chiari, coerenti.I limiti rappresentano una cornice essenziale per lo sviluppo arm...
12/11/2025

Le Regole. I confini. I “no”.

Pochi, chiari, coerenti.

I limiti rappresentano una cornice essenziale per lo sviluppo armonico dei bambini e delle bambine.

Come una struttura che sostiene un disegno in costruzione, i limiti definiscono lo spazio entro cui il bambino può esplorare, imparare e sentirsi al sicuro.

Senza una cornice stabile, anche il quadro più bello rischia di perdere forma e direzione.

Nella vita quotidiana dei genitori, anche nella mia, la coerenza con cui questa cornice viene mantenuta può variare.

Ci sono giorni in cui le regole sono chiare e ferme, e altri in cui la stanchezza, le emozioni o la fretta rendono difficile mantenere la stessa stabilità. La stessa regola. La stessa indicazione.

Un “no” deciso al mattino può diventare un “va bene” nel pomeriggio, e ciò che ieri era permesso oggi viene vietato.

Succede con i biscotti, succede con la televisione, con il cellulare rubato, con le mille e più monellerie che un bambino può compiere.

Queste oscillazioni delle “nostre cornici”, spesso inevitabili, sono percepite dai bambini come segnali di incertezza.

Il loro sistema nervoso, ancora in formazione, si affida alla prevedibilità dell’adulto per regolare le proprie emozioni.

Quando i confini cambiano in base all’umore o al contesto, il bambino può sentirsi disorientato.

I comportamenti oppositivi, le crisi di rabbia o le provocazioni che a volte emergono non sono sfide intenzionali all’autorità dell’adulto, ma modalità con cui il bambino cerca di ristabilire un senso di coerenza e sicurezza.

In alcuni casi, gli adulti - lo vedo spesso anche nella mia famiglia - evitano di porre limiti per timore: paura di provocare frustrazione, paura di deludere,scarsa tolleranza del il pianto o della rabbia dei bambini.

Tuttavia, la frustrazione, se vissuta in un contesto accogliente, rappresenta una tappa fondamentale della maturazione emotiva.

Aiuta il bambino a sviluppare la capacità di autoregolarsi, di attendere e di comprendere che non ogni desiderio può essere soddisfatto immediatamente.

Porre un limite coerente non significa essere rigidi o distanti.

Significa offrire una struttura stabile - una cornice - entro cui il bambino può sentirsi contenuto e libero di crescere.

Anche quando si commettono errori – e accade a tutti – è possibile riparare: spiegare, riformulare, ristabilire una direzione chiara. Questo gesto, apparentemente semplice, rafforza la fiducia e insegna al bambino che le relazioni possono essere flessibili e sicure allo stesso tempo.

Essere coerenti e “rigidi nelle indicazioni”, nei confini, significa offrire ai bambini una base stabile da cui partire per esplorare il mondo.

È nella prevedibilità - nel “mamma e papà non vogliono che si faccia questo” - nella chiarezza e nella continuità che i bambini trovano il coraggio di crescere, sperimentare e diventare sé stessi.

In sicurezza.

Ho appena visto e sentito la mia sorellina in tv parlare di casi di Chikungunya a Bari…Anche io non so ben pronunciare q...
11/11/2025

Ho appena visto e sentito la mia sorellina in tv parlare di casi di Chikungunya a Bari…

Anche io non so ben pronunciare questa malattia ma rido al solo pensiero di come verrà storpiato questo nome dai genitori e bambini baresi.

Ve lo faccio sapere alla prossima puntura di zanzara.

Nel frattempo la prevenzione è la miglior arma: evitare ristagni d’acqua, usare repellenti e zanzariere. Rivolgersi al curante in caso di sospetto.

Buonanotte…

“È facile per te che sei pediatra”Questa la sintesi di una chiacchierata con un amico sulla genitorialità. Grande errore...
09/11/2025

“È facile per te che sei pediatra”

Questa la sintesi di una chiacchierata con un amico sulla genitorialità.

Grande errore.

I miei studi non mi hanno reso esente da nulla. Anzi.
Più sai e più temi.

Più sai e più ti rendi conto di sbagliare.

E da genitore è impossibile non sbagliare.

Siamo tutti sulla stessa - tremolante - barca.

💉 È arrivato il nirsevimab.Un farmaco che sta davvero cambiando le cose.È un anticorpo monoclonale, non un vaccino!In pr...
08/11/2025

💉 È arrivato il nirsevimab.

Un farmaco che sta davvero cambiando le cose.

È un anticorpo monoclonale, non un vaccino!
In pratica, fornisce immunità “passiva”: invece di stimolare il corpo a produrre anticorpi (come fanno i vaccini), li fornisce già pronti.

Questi anticorpi sono costruiti in laboratorio per riconoscere e neutralizzare un virus molto preciso: il virus respiratorio sinciziale (RSV), quello che causa la bronchiolite nei neonati e nei bambini piccoli.

Il nirsevimab si lega a una proteina del virus (la proteina F), bloccandola e impedendo al virus di entrare nelle cellule delle vie respiratorie.

Risultato?
➡️ Il virus non riesce a replicarsi
➡️ e il bambino è protetto fin da subito

Per noi pediatri e per tanti genitori significa una sola cosa: meno bronchiolite, più respiri sereni.

Per la salute pubblica significa: risparmio sui ricoveri evitati, maggiori e migliori investimenti.

Ieri sono andato a ritirarlo, e ho pensato alla macchina organizzativa enorme che c’è dietro ogni singola dose.
Ogni fiala ha un valore immenso — non solo economico (quello lo vedete sulla confezione), ma di tempo, dedizione e impegno personale di chi lavora perché quella dose arrivi proprio a quel bambino.

L’operatore finale, il somministratore, sono io.
E a me arrivano i grazie dei genitori.
Ma dietro c’è un mondo che non si vede: persone che lavorano “dietro le quinte”, con passione e professionalità.

🙏 Un grazie di cuore al Servizio Sanitario Nazionale, e a tutti quelli che rendono possibile tutto questo, ogni giorno, senza applausi ma con un’enorme dedizione.

Ieri Uppa.it ha pubblicato un post dedicato alla vaccinazione antinfluenzale in età pediatrica, che ha suscitato qualche...
07/11/2025

Ieri Uppa.it ha pubblicato un post dedicato alla vaccinazione antinfluenzale in età pediatrica, che ha suscitato qualche perplessità tra pediatri e operatori sanitari.

Nel testo iniziale l’influenza veniva descritta come una malattia generalmente innocua e si raccomandava di vaccinare soltanto i bambini più fragili, lasciando maggiore discrezionalità per gli altri.

Si è trattato, come spesso accade nella comunicazione online, di un piccolo scivolone di tono e di sintesi: il messaggio poteva essere interpretato come riduttivo rispetto alle attuali raccomandazioni ufficiali. Poteva essere malinterpretato e utilizzato in maniera scorretta dai soliti mistificatori dell’informazione no vax.

Ho molto apprezzato il gesto tempestivo della redazione di Uppa, che ha ritirato e riformulato il post, dimostrando attenzione, serietà e rispetto per la corretta informazione scientifica — caratteristiche che da sempre contraddistinguono la rivista.

Vale la pena ricordare che, secondo le indicazioni del Ministero della Salute, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per tutti i bambini tra 6 mesi e 6 anni di età, non soltanto per quelli appartenenti a categorie considerate fragili.

Pur riconoscendo che l’efficacia del vaccino antinfluenzale non è elevatissima se confrontata con altri vaccini pediatrici, l’impatto complessivo sulla salute pubblica resta rilevante: la vaccinazione contribuisce in modo significativo a ridurre la circolazione del virus, le complicanze e le ospedalizzazioni, oltre a limitare l’assenteismo scolastico e lavorativo delle famiglie. In un’ottica di sanità pubblica, dunque, si tratta di una misura preventiva con un effetto di copertura importante e di grande valore collettivo.

Un ringraziamento sincero a Uppa per la disponibilità al confronto e per l’impegno costante nel promuovere una cultura sanitaria basata sull’evidenza, sul dialogo e sulla trasparenza.

Anche da episodi come questo può nascere un rafforzamento reciproco tra chi comunica e chi si prende cura: Uppa resta uno strumento prezioso e autorevole, al fianco del pediatra, nel supportare le famiglie nella comprensione e nelle scelte consapevoli per la salute dei bambini.

Continuerò a consigliarvelo…

Il 17 NovembreCi vediamo al Teatro Piccinni di BariTutte le famiglie, ma in particolare i genitori di bimbi nati prematu...
07/11/2025

Il 17 Novembre

Ci vediamo al Teatro Piccinni di Bari

Tutte le famiglie, ma in particolare i genitori di bimbi nati prematuri, sono invitate.

💜

❤️‍🩹 CONVALESCENZAUna parola quasi sparita.Dimenticata.Eppure così preziosa.Oggi tanti genitori non sanno nemmeno cosa v...
06/11/2025

❤️‍🩹 CONVALESCENZA

Una parola quasi sparita.
Dimenticata.
Eppure così preziosa.

Oggi tanti genitori non sanno nemmeno cosa voglia dire…

Ma davvero dobbiamo sempre correre?
Davvero non possiamo concedere ai nostri bambini il tempo di guarire davvero?

“Dottore, è sfebbrato: può tornare alla solita vita!”
“Dottore, gli ho dato il cortisone così torna a scuola!”
“Dottore, diamo l’antibiotico: domani ha allenamento!”
“Dottore, il bambino sta male… ma può visitarlo nel pomeriggio? La mattina è all’asilo!”

Ecco. Tutto questo è il segno dei nostri tempi.
Tempi in cui anche la guarigione deve essere “veloce”, “produttiva”, “comoda”.

Ma i bambini no.
I bambini hanno bisogno di lentezza.
Di riposo, di coccole, di tempo per ricaricare il corpo e l’anima.

Non possono seguire i nostri ritmi frenetici.
Siamo noi che dobbiamo imparare a seguire i loro.

Perché guarire non significa solo non avere più la febbre.
Significa tornare a stare bene, davvero.

E questo, lasciatemelo dire,
è un diritto sacrosanto dei bambini.
E io mi sento il loro sindacalista.

👧🏻 «Papà, ma quando i tuoi capelli sono caduti, si sono fatti male? Sono scivolati!»👨🏻‍🦲 «No amore, sono caduti e se ne ...
05/11/2025

👧🏻 «Papà, ma quando i tuoi capelli sono caduti, si sono fatti male? Sono scivolati!»

👨🏻‍🦲 «No amore, sono caduti e se ne sono andati via… e purtroppo non sono più tornati.»

👧🏻 «Ah… allora tu non ti pettini?»

👨🏻‍🦲 «No, non ne ho bisogno.»

👧🏻 «Allora pettina i miei! Fammi la coda delle principesse, come Elsa e Rapunzel!»

💇🏻‍♂️ E fu così che, da pediatra, passai a parrucchiere 👨‍⚕️

Sono stato bravo?

🩺 Secondo caso di influenza in pochi giorni.Anche questa volta si tratta di un bimbo piccolo, poco più di un anno, non v...
04/11/2025

🩺 Secondo caso di influenza in pochi giorni.

Anche questa volta si tratta di un bimbo piccolo, poco più di un anno, non vaccinato e che frequenta l’asilo.

Febbre alta da cinque giorni, malessere, notti difficili. Genitori preoccupatissimi — e ci sta, vedere il proprio bimbo così non è mai facile.

Con l’influenza però non abbiamo una terapia specifica: solo riposo, idratazione, controllo della febbre e tanta pazienza.

Vedrò e rivedrò il paziente per monitorarne il decorso. Non ho altre armi.

La vera arma di prevenzione è il vaccino antinfluenzale: semplice, sicuro e capace di evitare proprio queste situazioni così pesanti per i piccoli (e per tutta la famiglia).

Non è un “te lo avevo detto” colpevolizzante — è un “te lo ridico ancora una volta per proteggere il tuo bambino alla prossima stagione”. 💉💛

Ripetere con me:Bronchite è patologia lieve.Niente panico se la nomino. Niente richiesta spasmodica di antibiotici.P.S. ...
03/11/2025

Ripetere con me:

Bronchite è patologia lieve.

Niente panico se la nomino. Niente richiesta spasmodica di antibiotici.

P.S. La tosse dura 10-20 giorni (può durare più a lungo).

P.P.S. Il colore dell’espettorato non indica necessariamente un’infezione batterica.

Torniamo su, e rileggiamo insieme…

L’inverno non è ancora iniziato, e soprattutto per i bimbi al primo anno di asilo sarà un susseguirsi di bronchiti…

Relax

Indirizzo

Via De Angelis 10
Bari
70131

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Antonio Di Mauro Pediatra pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Antonio Di Mauro Pediatra:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare

Dr. Antonio Di Mauro, Ph.D.

Antonio Di Mauro (Bari, 14/06/1984) è un medico, specialista in pediatra e dottore di ricerca.

E’ attivo nella divulgazione scientifica ed ha acquisito notorietà con i suoi interventi sui social media con la campagna #immunitàsolidale a favore di una efficace comunicazione medico/paziente e contro la diffusione di fake news.

Dopo essersi diplomato presso il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Bari, ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia, la Specializzazione in Pediatria e il Dottorato di ricerca in Scienze Biomolecolari Farmaceutiche e Mediche presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

E’ autore di pubblicazioni scientifiche edite su riviste internazionali in ambito neonatologico e pediatrico.