02/10/2025
Solo qualche giorno fa l'incontro della Società Italiana di Psicoanalisi e Psicoterapia "Sándor Ferenczi" per festeggiare i suoi 100 anni 💔
https://www.youtube.com/watch?v=pzpRK_9aeHM&pp
Necrologio di Judith Dupont (Budapest 22/09/1925- Parigi 1/10/2025)
È con grande dolore che diamo notizia che oggi, 1 ottobre, è morta di Judith Dupont, psicoanalista. Era nata a Budapest in una famiglia e in un ambiente ricco di umanità e intriso di psicoanalisi. Sua nonna Vilma Kovacs, era stata prima paziente e poi collaboratrice di Sándor Ferenczi. A lei si doveva l’organizzazione del sistema del training della società ungherese. Una delle sue figlie, Alice, sposò Michael Balint e insieme elaborarono l’idea dell’amor primario e molti altri concetti fondamentali della scuola ungherese di psicoanalisi. L’altra figlia, sposata Dormandi, divenne una famosa pittrice, oltre che la madre di Judith. La sua vita straordinaria è raccontata nel libro Sul filo della memoria. Un itinerario psicoanalitico in compagnia di Ferenczi e Balint, Arpa edizioni. Il libro è esaurito, ma l’editore lo farà ristampare e accetta prenotazioni.
Alla morte di Balint, Judith divenne l’erede letterario di Ferenczi e prese la decisione, avversata su più fronti di tradurre e pubblicare il Diario Clinico scritto da Ferenczi nel 1932. In questo venne aiutata dallo straordinario gruppo di traduzione della rivista Le Coq-Héron, miniera inesauribile di testi introvabili. Pubblicato in francese nel 1985, e poi in varie altre lingue, il Diario Clinico diede il via al Rinascimento Ferencziano. Negli anni ’80 e ’90, Ferenczi era ancora un autore eretico, bandito dagli istituti di psicoanalisi. Le sue idee erano attribuite a “malattia mentale”, come recita il volume terzo della biografia ufficiale di Freud scritta da Ernest Jones. È soltanto grazie al Rinascimento ferencziano, che oltre al Diario è stato sostenuto dalla pubblicazione delle lettere tra Freud e Ferenczi, e da un serie continua di congressi internazionali sfociati infine nell’International Sándor Ferenczi Network, che questi pregiudizi e accuse infondate si sono dissolte e che l’opera finale di Ferenczi è stata progressivamente riscoperta come l’inesauribile fonte della psicoanalisi contemporanea. Un segno dei nuovi tempi è stata l’assegnazione del Premio Mary Sigourney a molti protagonisti della riscoperta di Freud, Judith Dupont compresa (nel 2013). In questo clima di riconciliazione ha deciso di donare gli archivi Ferenczi al Museo Freud di Londra.
Judith era una persona modesta, gentile e generosa. Io l’ho conosciuta nel1993, quando presentai il mio lavoro su Freud pediatra, che volle subito tradurre pubblicare e sul Coq-Héron. Negli anni anni ’90 l’ho incontrata spesso e la sua arguzia e il suo stile anticonvenzionale mi stupiva sempre. L’ho anche visitata nel suo magnifico studio in place Dauphin, in cui troneggiava il ritratto del padre dipinto dalla madre. Era stata la casa di famiglia ed era rimasto un posto magico. Nel corso degli anni Judith mi ha dato molti documenti inediti (fra cui quelli che servirono a scrivere Flight into sanity) e m’incoraggiò in molti modi. Nel 2005 un piccolo gruppo si riunì a Firenze per discutere come finalizzare il movimento ferencziano (i saggi del convegno vennero raccolti nel libro Sandor Ferenczi e la psicoanalisi contemporanea, Borla editore). Ci vorranno altri 10 anni prima che a Toronto venisse fondato il Sandor Ferenczi Network, di cui Judith Dupont era socia onoraria. Nel 2028 Judith ha voluto essere socia onoraria anche della Società Italiana di Psicoanalisi e psicoterapia Sándor Ferenczi che soltanto pochi giorni fa ha celebrato i suoi 100 anni in una cerimonia festosa e commovente che si trova su YouTube con il titolo JUDITH DUPONT COMPIE 100 ANNI: JOYEUX ANNIVERSAIRE! (https://www.youtube.com/watch?v=pzpRK_9aeHM&t=1560s) Hanno partecipato, fra gli altri, Carlo Bonomi, Ornella Piccini, Elena Adams-Worms, Luis Martin Cabré, Judith Szekacs, Giselle Galdi, Marco Conci, Gabriele Cassullo, Jeffrey Masson, Jay Frankel, Peter Rudnytsky, Bokay Antal, José Jimenez Avello e Aleksandar Dimitrievic. Cara Judith sei stata e sarai sempre nei nostri cuori.
Con Judith perdiamo un punto di riferimento e una persona amata da tutti. Il nostro più sentito cordoglio va ai figli e nipoti Hélène, Pierre, Noah e Samuel.
Carlo Bonomi
Presidente International Sandor Ferenczi Network