Atelier Psychologique De Giglio - Bari

Atelier Psychologique De Giglio - Bari Studio Professionale Specialistico di Psicologia, Psicodiagnosi, Psicoterapia e Medicina-Psichiatria. Approccio Integrato.

2 Novembre "...Il Lutto è questo...camminare con il peso di un abbraccio che non si consumerà mai,perché non è fatto di ...
02/11/2025

2 Novembre

"...Il Lutto è questo...
camminare con il peso di un abbraccio che non si consumerà mai,
perché non è fatto di carne,
ma di mancanza.

Eppure, in questa stretta impossibile,
succede qualcosa: un filo invisibile mi lega ancora a te.
Non posso toccarti,
ma posso sentire che esisti
in un luogo dove il tempo non arriva.

Così resto qui,
le braccia attorno al vuoto,
a stringere un pezzo di cielo
e a chiamarlo col tuo nome."

LA TIGRE BIANCAOrgano: Polmoni / IntestinoStagione: Autunno / Emozione: Tristezza che si fa distaccoDirezione: OvestArri...
24/10/2025

LA TIGRE BIANCA

Organo: Polmoni / Intestino
Stagione: Autunno / Emozione: Tristezza che si fa distacco
Direzione: Ovest

Arriva un punto del cammino della nostra vita in cui sentiamo che qualcosa sta cambiando. Che non è più tempo di crescere, né di esplodere, né di nutrire, ma è il tempo di lasciare andare.
È autunno, l’aria si fa più sottile, le giornate più brevi. Gli alberi iniziano a perdere le foglie, e in quel lento cadere ci sono una bellezza ed una delicatezza così profonde che fanno quasi male.
È come se la vita in quel momento ci stesse sussurrando che non tutto ciò che finisce è perdita, a volte un vuoto è uno spazio che si apre a cose nuove.

È in quel momento che arriva lei: la Tigre Bianca. Silenziosa, elegante, intensa.

La sua forza non sta nel movimento, ma nella sua altera presenza. È la guardiana dell’Ovest, la signora dell’Autunno.
Nel suo passo c’è rispetto, nella sua quiete c’è potenza.

Nella mitologia cinese, la Tigre Bianca è la creatura del Metallo, simbolo di giustizia, purezza e discernimento.
È il nostro respiro che si fa più profondo, l’energia che si ritira per conservare la sua essenza.
Rappresenta il coraggio di tagliare, di separare, di dire addio senza perdere se stessi.
Il Metallo è come l’aria limpida dopo la pioggia: chiara, nitida, tagliente.
È l’energia della forma, dell’ordine, della precisione.
Nel nostro corpo, si esprime attraverso il Polmone e l’Intestino Crasso, due organi che parlano di scambio: inspirare e lasciar andare, assorbire e liberare, accogliere e restituire.
Quando l’energia del Metallo scorre bene, senti una pace profonda, un senso di chiarezza, di nitidezza, che arriva dopo la confusione.
Quando questa energia si blocca, nasce la tristezza, quell'emozione che ti stringe il petto, interrompe la nostra comunicazione con l'esterno e ci costringe a guardarci dentro e indietro.
Quella tristezza non necessariamente è dannosa, anzi, se riuscissimo ad ascoltarla nel modo giusto, potremmo quasi considerarla sacra: ci mostra cosa abbiamo amato davvero.
La Tigre Bianca ci insegna a non avere paura del vuoto. A capire che non tutto va riempito, che alcune cose hanno bisogno di finire perché altre possano nascere.
È la maestra del distacco consapevole, quella che ci fa respirare più a fondo quando smettiamo di trattenere e lasciamo andare.
Ci sono momenti della vita in cui tutto sembra rallentare: un amore che si spegne, un progetto che si chiude, un’amicizia che cambia forma, persone care che se ne vanno.
E spesso noi restiamo lì, sospesi, fermi, con la sensazione che qualcosa ci manchi.
Ma poi, piano piano, impariamo che anche la mancanza è una forma di presenza. Che il ricordo non è una ferita, ma un modo diverso di continuare ad amare di fare spazio al nostro miglior futuro.
Il Metallo è la stagione della sintesi. Raccogliamo ciò che resta, lasciamo andare il superfluo, riconosciamo ciò che conta davvero.
È come pulire casa dopo una festa: la musica è finita, ma restano il profumo, le risate, la gratitudine per ciò che è stato.
La Tigre Bianca vive in chi ha imparato a dire “basta” con gentilezza. In chi sa chiudere una porta senza rancore. In chi non ha bisogno di rumore per sentirsi vivo.
Essere nel Metallo significa ritrovare se stessi nella semplicità.
È il momento in cui smettiamo di cercare fuori e iniziamo ad ascoltarci dentro. In cui la mente tace e il cuore respira.
È il tempo della lucidità, della verità nuda, dell’essenziale.
La Tigre Bianca è la guardiana del silenzio, ma anche della dignità. Ci insegna che il valore delle cose non sta nella durata, ma nell’intensità con cui le viviamo.
Che ogni incontro lascia un’impronta, e che saper dire addio è una forma d’amore.
Così, quando arriva l’autunno della vita, o di un amore, o di un sogno, possiamo sempre camminare accanto alla Tigre Bianca senza paura.
Sentire la sua calma, la sua forza composta, e capire che tutto quello che abbiamo vissuto resta dentro di noi, come oro, metallo prezioso, lavorato.
Perché il Metallo è questo: trasformare la perdita in chiarezza, il dolore in saggezza, la fine in bellezza.
E allora, in un pomeriggio d’ottobre, quando il cielo si fa trasparente e l’aria profuma di fumo e silenzio, possiamo sempre fermarci un attimo, inspirare, espirare e capire che va tutto bene.
Che ciò che deve restare, resta. E ciò che deve andare, va.
E nel bianco respiro dell’autunno, la Tigre ci guarda fiera.
E noi, finalmente, sappiamo chi siamo.

Nietzsche e la lezione di vita: "L’amor fati"... l’amore per il proprio Destino.A un certo punto metti a fuoco un’idea n...
21/10/2025

Nietzsche e la lezione di vita: "L’amor fati"... l’amore per il proprio Destino.

A un certo punto metti a fuoco un’idea netta: qualunque cosa ti capiti, ripetiti “È esattamente ciò di cui ho bisogno”.

Anche quando tutto sembra sbriciolarsi, tratta ogni evento come un’occasione: non uno stop, ma un terreno su cui allenarti.

Se in quei momenti ci metti presenza e cuore, scopri che la tenuta ce l’hai già dentro.

Ogni disastro superato ti modella: carattere, postura, vita.

Se guardi indietro, spesso le cadute con annesso caos sono proprio ciò che ti ha portato fin qui.

Per questo, anche quando tutto sa di crisi, non è solo nero: ti costringe a reagire e, sotto pressione, emerge la tua forza.

Joseph Campbell

"Gli innamorati non perdono tempo a scrivere 'ti voglio bene', mandano una sigla, tvb. E se si vuole far partecipi gli a...
15/10/2025

"Gli innamorati non perdono tempo a scrivere 'ti voglio bene', mandano una sigla, tvb. E se si vuole far partecipi gli amici di un dolore o di una gioia, basta inviare loro il disegnino che mostra un faccino triste o sorridente. L’omologazione assoluta. Spero che i poeti, gli scrittori, gli artisti, gli scienziati continuino a scrivere lunghe lettere agli amici, ai colleghi, alle loro donne. Altrimenti i nostri posteri non capiranno nulla dei nostri sentimenti, di com’eravamo."
[Andrea Camilleri - "Segnali di fumo"]

COMUNICAZIONE EFFICACE (anche in terapia)

Per comunicare i propri SENTI.MENTI... o per meglio dire, per ex.primere quello che "sento" e quello che ho in "in mente" sono necessarie tante cose. La parola, la presenza, il corpo e i suoi sensi... ma di fondamentale importanza è la considerazione dell'Altro che è altro da me. In altre parole, devo avere la profonda intenzione di portare un pochino di quello che ho dentro di me dentro di lui o di lei. Devo essere disposto a "perdere" qualcosa di mio, perchè possa divenire anche un pò tuo. L'intento sarà andato a buon fine se, dopo questa strana perdita di Me stesso... riusciró a ritrovarmi in Te.
Ma perchè tutto questo accada dobbiamo volerlo entrambi.
CDG

07/10/2025

RIBELLATI A CIÒ IN CUI NON CI STAI TUTTO INTERO, SEPPURE SEMBRA PERFETTO...FORSE PER GLI ALTRI. MA NON PER TE.

QUELLO DA CAMBIARE...NON SEI TU

Procruste era un brigante che fingeva ospitalità nei pressi di Eleusi, sulla strada tra Atene e Megara.
Non assaltava i viandanti con la spada. Li invitava a casa sua, offriva ospitalità, li faceva entrare.
Quando erano dentro, mostrava il letto dove avrebbero dormito. Un letto di ferro, perfettamente costruito. Diceva che era fatto “su misura perfetta” e che chiunque ci dormisse avrebbe riposato come mai prima.
L’ospite si sdraiava. E lì cominciava il problema.
Se la persona era più corta del letto, Procruste la stirava. Tirava braccia e gambe con corde e argani finché il corpo toccava le estremità. Slogava articolazioni, spezzava ossa.
Se invece era più lunga, tagliava quello che sporgeva. Gambe, piedi, a volte la testa. Il letto restava perfetto. Gli ospiti no. Nessuno usciva intero da quella casa.
Questo andò avanti finché passò Teseo.
Era diretto ad Atene e lungo la strada stava ripulendo la Grecia dai mostri e dai briganti che rendevano impossibile viaggiare.
Sentì parlare di Procruste e della sua “ospitalità perfetta”.
Arrivò alla casa, accettò l’invito, ascoltò la solita storia del letto su misura. Poi, quando Procruste si voltò per preparare gli strumenti, Teseo lo afferrò e lo mise sul letto.
Applicò a Procruste la regola che lui stesso aveva inventato.
Lo stirò, lo tagliò, finché il formato fu rispettato. La strada tornò praticabile. Il letto restò lì come monito: non tutto va fatto entrare nella stessa misura.
𝐀𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐢 𝐌𝐢𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐚
Questo non è un racconto di crudeltà gratuita.
È un manuale su come le aspettative diventano gabbie.
Procruste non odia gli ospiti: ama il formato.
Prima decide come deve essere una persona, poi la adatta.
Non gli interessa chi sei davvero. Gli interessa che tu corrisponda all'idea che lui ha in testa.
È quello che facciamo quando decidiamo come devono essere gli altri.
Il figlio deve fare il medico perché "in famiglia abbiamo sempre fatto così".
Il partner deve cambiare carattere perché "nelle relazioni sane ci si comporta così".
L'amico deve reagire come reagiremmo noi, altrimenti "non è un vero amico".
Prima stabiliamo la misura perfetta, poi cerchiamo di farci entrare le persone dentro.
E quando non ci entrano, iniziamo a ti**re o tagliare.
Si allunga quello che è "troppo poco": più impegno, più presenza, più conformità.
Si taglia quello che è "troppo": meno spontaneità, meno differenze, meno carattere.
L'obiettivo è sempre lo stesso: far entrare l'altro nel letto che abbiamo preparato.
Il sangue non si vede nelle cene di famiglia o nelle chat di coppia, ma c'è.
Finché un Teseo qualsiasi non si ribella.
Non discute il formato, lo rifiuta.
Dice "no, io così non ci entro".
Non per cattiveria ma per sopravvivenza.
𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞, 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐏𝐫𝐨𝐜𝐫𝐮𝐬𝐭𝐞.
Possiamo dirlo? Ognuno ha il suo letto.
Prima domanda semplice: qual è il tuo letto?
Qual è la misura che imponi senza più chiederti se serva?
Il gesto di Teseo ha una logica chiara.
Se un'aspettativa nasce per proteggere ma finisce per soffocare, va messa in discussione prima che faccia danni.
𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚 𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐯𝐢𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚, 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚: 𝐬𝐢 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚.
Le differenze vanno accolte come ricchezza, non normalizzate per farle rientrare nei nostri canoni.
E ogni tanto serve uno spazio senza misure, dove l'altro può essere intero senza doversi adattare a niente.
Il letto di ferro di Procruste è ancora nelle nostre case, nelle nostre relazioni, nelle nostre teste.
Ma ora sai riconoscerlo. E sai cosa fare.

Il VOLTO che hai puoi guardarlo allo specchio o riflesso negli occhi dell'Altro. Cosa cambia? Come ti fa sentire... Quan...
22/09/2025

Il VOLTO che hai puoi guardarlo allo specchio o riflesso negli occhi dell'Altro. Cosa cambia?

Come ti fa sentire...

Quando ti guardi allo specchio e fai le smorfie, muovendo le labbra, scrutando il profilo, notando un difetto, un segno, quando ti trucchi o radi la barba, lo fai pensando agli occhi che avrai di fronte.
E in quel momento deciderai quale sarà la maschera da indossare per essere all'altezza di quello sguardo... E se sarà amichevole, amorevole, giudicante, imbarazzante, rassicurante, avvolgente, accogliente o tagliente... poco importa, il tuo volto si piegherà (forse) alla tua volontà di compiacerlo oppure no.

Quasi mai ti guarderai astenendoti dall'immaginare lo sguardo dell'Altro.
Come se, senza l'Altro non riconoscessi davvero quel volto che lo Specchio dice di appartenerti.

Eppure l'esercizio è guardarsi più forte e riconoscersi.....In quel naso che guida il tuo fiuto e respira la Vita...
In quella bocca che assapora baci, butta giù bocconi amari e dice cose come nessun altro farebbe...
In quegli occhi che, seppure ne hanno viste tante e a volte faticano ancora a rimanere aperti, non smettono mai di rivolgersi al cielo alla ricerca di un sogno.

Desideri che gli Altri ti rimandino un'identità... un'immagine apprezzabile e amabile di te stesso. Ma poi, quando andranno via... o cambieranno opinione sul tuo conto ...ti sembrerà di scomparire come orme sulla sabbia.

Il volto dell'Anima... non sono gli Altri a dovertelo dare.
Ce l'hai già.

Non dimostrarmi nulla. Mostrati e basta.
CDG

Non si vede, ma si muove.Non si misura, ma si sente.Non si spiega, eppure esiste. In (co)Scienza, andare oltre il buon s...
12/09/2025

Non si vede, ma si muove.
Non si misura, ma si sente.
Non si spiega, eppure esiste.

In (co)Scienza, andare oltre il buon senso, significa dare spazio e tempo anche al "no sense" che ci attraversa. Spesso la Persona che giunge in consulenza verbalizza un'apparente valida richiesta: "Aiutami a capire, a fare luce nel buio".

"Eppure" la maggior parte delle volte, gli vorrei dire "questo è esattamente il buio (del non spiegabile, dell'indicibile, dell'ingovernabile) che sfugge al tuo controllo razionale e di cui in questo momento avresti veramente bisogno!"

Poi aspetto e penso che in fondo, anche se ancora non lo sa, ci è venuto in terapia più che per scappare via da una stanza (mentale) buia , per non rimanerci solo lì dentro.

Nelle ombre tutto può essere. E fa paura. Nel silenzio tutto può divenire suono, anche quello che non vuoi sentire, ma che musica lo è già. L'ossessiva richiesta di togliere via il "disturbo" significa non accettare ciò che naturalmente gia' vive in profondità. Ciò che chiede soltanto di essere visto. Di esistere.

Percui, prima di chiedermi di tirarti fuori dal buio... domandati se davvero vuoi non vedere più brillare le stelle dei tuoi desideri più nascosti.

Con un "click diagnostico" possiamo accendere spiegazioni, rassicuranti teorie e scientifiche cure. Svaniscono via conflitti, tensioni, energie. Svanisci via anche TU.
È quello che vuoi?

Come ci eravamo lasciati? O da dove vogliamo iniziare?  Terapie a partire dal 19 settembre p.v(Let that sink in)
08/09/2025

Come ci eravamo lasciati?
O da dove vogliamo iniziare?

Terapie a partire dal 19 settembre p.v
(Let that sink in)

06/09/2025

Non difenderti da ciò che è fuori.
Rendi forte ciò che hai dentro.

Ancor prima di analizzare sono stata a mia volta analizzanda e analizzata. Quello che ho compreso essere una qualità imp...
25/08/2025

Ancor prima di analizzare sono stata a mia volta analizzanda e analizzata.
Quello che ho compreso essere una qualità imprescindibile del terapeuta, a mio avviso, rimane la sua instancabile (r)esistenza. Può avere mille limiti, ma deve saper restare. Non puo' andare via. Non può sparire. Non può dimenticare nè essere dimenticato. Deve essere laddove il paziente lo cerca se si allontana, dev'essere laddove sa di poter essere trovato. Il terapeuta non abbandona.
Non tradisce. Non muore.
E se muore...
lo ritrovi lì. Dove tutto è iniziato.
Dentro.
Cdg

Non è forse Psicologia... quello che si legge a proposito di  Alchimia...?!"È un legame profondo, che si sviluppa nel te...
24/08/2025

Non è forse Psicologia... quello che si legge a proposito di Alchimia...?!

"È un legame profondo, che si sviluppa nel tempo e che include una connessione emotiva, intellettuale e spirituale. L'alchimia si basa sulla capacità di comprendere e accettare l'altro nella sua interezza, creando una relazione autentica e appagante.

Cosa la rende speciale.
Connessione profonda:
L'alchimia permette di percepire e comprendere i sentimenti dell'altro, creando empatia e profondità.
Crescita reciproca:
Una relazione basata sull'alchimia favorisce la crescita personale di entrambi
Durata nel tempo:
Mentre la chimica può svanire, l'alchimia è capace di resistere alle sfide del tempo, creando un rapporto autentico e duraturo.
In sintesi, l'alchimia definisce la Relazione con l'Altro come fosse un'opera d'arte che si crea con pazienza e dedizione, unendo due Anime in un legame unico e speciale."


CreareInsieme

21/08/2025

Nella Stanza delle Parole dove abito con i miei pazienti ...sono quella persona invisibile che mette i fiori nell'acqua ... A volte, quando voglio che certi pensieri si secchino, smetto di mettere acqua. Lo so, sembra una follia. Ma è quello che faccio.

Nulla ci viene regalato. Dobbiamo chiedere, dobbiamo desiderare, dobbiamo crederci. Ma soprattutto visualizzare ciò che vogliamo di più e chiederlo con la nostra voce, con tutti noi stessi. Se non sappiamo neanche noi cosa vogliamo, se non lo desideriamo con insistenza, non arriverà mai.

dalla Zorza, La Governante.

Indirizzo

Bari Centro/Lungomare
Bari

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 16:00

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