08/11/2024
Mindfulness.
La mindfulness descrive un atteggiamento della mente che ognuno di noi, indistintamente, può coltivare e praticare in ogni istante della propria vita.
Sia chiaro, alle nostre menti questo atteggiamento non piace.
Essa spesso agisce fuori dal nostro controllo: descrive la realtà amplificandone gli aspetti negativi, pone di continuo domande, esprime giudizi su noi stessi, sulla nostra vita, sulle nostre abilità (e molto spesso non si tratta di giudizi lusinghieri), crede che sia possibile e necessario cambiare il passato, prevedere e organizzare il futuro, semplicemente pensandolo.
Questo atteggiamento, pur problematico è del tutto normale, ciò che genera ancora più sofferenza ed è realmente un ostacolo alle nostre vite è la lotta che attiviamo verso questo processo! Quello che crediamo sia una strategia utile (quale per esempio eliminare o cambiare i pensieri negativi o le sensazioni spiacevoli intense) produce risultati paradossalmente disastrosi.
La mindfulness propone quindi l'assunzione di un atteggiamento diverso, contro-intuitivo, "innaturale".
Immaginate di trovarvi nelle sabbie mobili. State sprofondando lentamente ed iniziate ad agitarvi, a dimenarvi, nel tentativo di rimanere a galla.
Il risultato? Nel giro di pochi minuti saremo risucchiati completamente sul fondo.
Se la mindfulness potesse venirci in aiuto, in questa circostanza, cosa ci suggerirebbe?
In modo del tutto f***e e contro-intuitivo appunto, suggerirebbe di smettere di dimenarci, di agitarci e di lottare contro il fango. Di aprire piuttosto il nostro corpo tentando di occupare la maggior superficie possibile.
I più grandi esperti in tema di sopravvivenza spiegano che, in circostanze simili, non è utile dimenarsi, peggiorerebbe soltanto le cose. Aumentando invece la superficie corporea a contatto con il fango, cosi come se fossimo a contatto con la neve, si smette immediatamente di sprofondare, rimanendo appunto a galla.
Stessa cosa possiamo agirla quando gestiamo le nostre esperienze interne, piuttosto che le sabbie mobili.
Ogni volta che emozioni e pensieri rendono difficile agire o scegliere in direzione di ciò che conta, è possibile assumere un atteggiamento diverso nei confronti di ciò che non ci piace: lasciare che le nostre sensazioni e pensieri possano scorrere rinunciando alla lotta, accogliendoli in modo "gentile" "curioso" e "distaccato" ricordando che nulla di ciò che notiamo è per sempre, tutto dentro di noi scorre in un continuo divenire.
Solo abbandonando la lotta, e scegliendo di agire un "incontro gentile" verso ciò che notiamo possiamo permettere a queste stesse cose, inizialmente difficili da gestire, di "decantare" assumendo un equilibrio diverso, più funzionale.