Dottoressa Chiara Attori - Psicologa Psicoterapeuta a Bassano

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Dottoressa Chiara Attori - Psicologa Psicoterapeuta a Bassano

Sono la Dott.ssa Attori, sono una psicologa, ti posso aiutare nei momenti di sofferenza che la vita ci mette davanti.

Non restare solo, anche quando ti sembra non ci siano alternative, cerca un aiuto professionale.

08/03/2025

Impariamo a dire di no!

Spesso ci riempiamo di impegni o di responsabilità perchè facciamo fatica a dire di no.
fin da piccoli ci hanno insegnato a contenere i nostri bisogni per finire il compito, finire il piatto, alzarci al suono della sveglia,.. Ed abbiamo imparato a non ascoltare i nostri bisogni quando siamo stanchi, quando una cosa non ci fa stare bene, quando siamo a disagio, portiamo avanti il nostro ruolo con impegno, perchè vogliamo essere persone affidabili, corrette, coerenti, disponibili.
Ma è sempre necessario?
Ci sono delle situazioni in cui possiamo permetterci di fare un pò più a modo nostro? in un modo che rispetti un pò di più i nostri bisogni?

Trova il tuo modo di dire di si!

06/03/2025

Ieri sera è iniziata la prima serata del progetto "avrò cura di me".
Un salotto in cui abbiamo parlato del nostro ruolo nella società, delle nostre difficoltà a rispettare i nostri bisogni, della paura di ferire o di perdere gli altri, della paura dell'isolamento e di non essere accettati.

Vi aspettiamo mercoledì prossimo per parlare di AUTOSTIMA!

08/01/2023

"Noi esseri umani siamo animali dipendenti dall'amore.Questo è evidente perché ci ammaliamo non appena siamo privi dell'amore,a qualsiasi età"
Maturana

08/01/2023

Essere indipendenti non è un buon modo per non essere dipendenti!!
Sembra siano scioglilingua ma se ci pensate è vero!
Si pensa che la dipendenza affettiva sia una cosa morbosa da estirpare dai nostri cuori e dai nostri bisogni, per essere finalmente liberi!
Tutte quelle teorie ingenue sul "farcela da soli" "bastare a se stessi" "credere in se stessi" possono essere fuorvianti!!
Anche L indipendenza è una forma di dipendenza, perché si dipende moltissimo solo da una persona.. se stessi! Ed è la forma di dipendenza più subdola!
Ci si costruisce un ruolo basato sull'essere indipendenti, sull'arrangiarsi, sull essere forti e instancabili, sul non perdere la testa per niente e nessuno..
In psicologia questo si chiama "accentrare la dipendenza su di sé", ed è altrettanto problematico, quanto accentrare la propria dipendenza esclusivamente su di un'altra persona.
Il problema è che una persona sola, non può bastare!
Le persone che riescono ad essere più in equilibrio con se, gli altri ed il mondo, sono quelle che riescono ad essere consapevoli dei propri bisogni e sanno chiedere alle persone giuste.
Molti di voi si possono riconoscere in questa modalità.. difficoltà a chiedere aiuto agli altri, a dire le proprie emozioni, pensare che sia più facile "arrangiarsi" piuttosto che chiedere .
Questa strategia basata sulla forza però nasconde molte fragilità e lacune.
Siamo limitati! Non siamo supereroi invincibili! Succederà almeno una volta nella vita di scontrarsi con i propri limiti..ed in quei casi lì il crollo è quasi scontato!

08/01/2022

Il contrario di non è ma.. dispersione!!
In questo mese voglio scrivere di un tema che affronto spesso con le persone che accompagno..
Spesso si pensa che la dipendenza sia una cosa br**ta.. richiama alla dipendenza da droghe,alcool, fumo,gioco..
C'è un altro tipo di dipendenza, che è quella affettiva, relazionale. Spesso si pensa che anch'essa sia una cosa morbosa e sbagliata da estirpare dai propri bisogni e sentimenti.
Attenzione!! Non è possibile essere completamente indipendenti!!! Tutti hanno bisogno di qualcosa.. tutti hanno bisogno di altre persone, non siamo isole!
Il segreto sta nel riconoscere quali sono i nostri bisogni e saper chiedere alle persone giuste!!
Ma...
Chiedere... Questo è il problema!!
Giuste.. un altro bel problema!!
Bisogni.. beh riconoscere di avere dei bisogni e saperli esplicitare è già un grande passo avanti!
Cosa ne pensate?

16/10/2021

E' tutta una questione di ruoli.
I ruoli che giochiamo con le altre persone ci possono mettere a nostro agio o ci possono mettere in difficoltà.
Il nostro ruolo all'interno di una squadra, all'interno dell'ambito lavorativo, ma anche il nostro ruolo in famiglia, con gli amici, nei giochi.
C'è chi gioca il ruolo del burlone, chi quello della vittima, chi quello della persona timida, chi quello della persona accomodante, chi quello della persona forte, determinata, e molti altri ancora.
Il ruolo che giochiamo in un contesto può non essere lo stesso che giochiamo in altri contesti, per questo a volte ci sentiamo di mettere in gioco alcune caratteristiche con alcuni ed altre con altri, pur essendo sempre noi stessi.Per questo inoltre se facciamo degli esperimenti o delle riflessioni che funzionano in un certo ambito, poi abbiamo più fiducia o ci sentiamo più sicuri che possa funzionare anche in altri ambiti.
Quando invece ci sentiamo fuori luogo, non ci sentiamo a nostro agio, non sappiamo cosa dire, o ci sentiamo esclusi in una situazione di coppia o di gruppo, forse è perchè non riusciamo a giocare un ruolo con gli altri o non sappiamo come entrare in relazione.
A volte i nostri ruoli non ingranano molto con quelli degli altri, e ci sentiamo infastiditi, attaccati o arrabbiati, magari litighiamo o evitiamo la relazione.
In situazioni nuove non sappiamo bene che ruoli giocare, siamo confusi e cerchiamo informazioni sugli altri e su come è meglio comportarsi.
In alcune situazioni possiamo sentirci minacciati dalla presenza degli altri o dalle loro richieste.
Infine alcuni momenti della nostra vita sono particolarmente sensibili e possono farci soffrire: QUANDO PERDIAMO UN RUOLO. Può capitare in occasione della perdita del lavoro o del pensionamento, oppure per la perdita di una persona cara, per una separazione o per l'uscita di casa di un figlio. Questi sono i momenti in cui è più difficile ritrovare il proprio equilibrio, perchè tante parti di noi che mettevano in gioco in quel ruolo, vanno p***e e sentiamo un senso di vuoto e di confusione.
Stiamo bene quando riusciamo a giocare più di un ruolo e con varie persone, nei quali ci riconosciamo e veniamo riconosciuti.

perditadiruolo

09/10/2021

IMPARIAMO A LITIGARE: dieci passi per una discussione costruttiva!
Impariamo a dire ciò che non ci va, non come critica verso l’altro ma come espressione di sè stessi e dei propri bisogni.
Impariamo a dire “io sono cosi, e sto male se..”
Impariamo a riflettere e a cercar i motivi che ci fanno star male
Impariamo ad ascoltarci, a sentire e decifrare i nostri sentimenti.. non sopprimiamoli, diamogli un nome!
Impariamo a conoscerci: se non so cosa voglio, come possono capirlo gli altri?
10 PASSI PER UNA DISCUSSIONE COSTRUTTIVA
1 Proviamo a chiederci perchè abbiamo sempre fatto cosi
2 Proviamo a legittimarci perchè quella è la cosa migliore che riuscivamo a fare
3 Proviamo a capire perchè non ci va più bene e cos’è cambiato in noi
4 Proviamo a spiegare il nostro cambiamento agli altri
5 proviamo con rispetto a proporre questa riflessione come un nostro bisogno di raccontarci e non come una critica all’altro
6 Proviamo a credere che i nostri rapporti non finiranno solo perchè diciamo una cosa “sbagliata”, le persone non ci lasceranno cosi “facilmente”
7 Proviamo a non fermarci di fronte ad un’incomprensione, ad un rifiuto ad un arrabbiatura
8 Proviamo a “non lasciare perdere”
9 Proviamo a tenere in considerazione ciò che ci dice l’altro come un suo bisogno e non come una critica a noi stessi, ai nostri comportamenti o sentimenti
10 Proviamo a negoziare e costruire sulle difficoltà: cerchiamo una strada che tenga conto di tutti e due
Serve fiducia nella relazione per permetterci di aprirci agli altri in maniera costruttiva.. Siamo proprio sicuri che l’altro se ne andrà, si arrabbierà o sarà deluso da noi se gli diremo quello che “non ci va”?

03/10/2021

Stimoli o noia? Sicurezza o libertà?
Come acrobati su un filo...
Spesso mi trovo a riflettere con le persone sulla tematica della stabilità..
Da una parte la sicurezza, la protezione, la paura dei cambiamenti,la paura di perdere gli altri,il lavoro,le certezze.
Dall'altra la noia,la mancanza di stimoli, il sentirsi vincolati costretti, il volere qualcosa di più, di migliore.
Questo dilemma di solito corrisponde al il modo in cui viviamo le relazioni..
A volte manteniamo le distanze o ci allontaniamo perchè abbiamo paura di fidarci, abbiamo paura che gli altri ci possano deludere o abbandonare.
A volte teniamo il piede in due scarpe, abbiamo paura di fare scelte definitive, abbiamo paura di metterci in gioco, quando magari avremmo solo voglia di una comoda poltrona con una persona amica, presente e calda.
Oppure abbiamo paura di fermarci, di "accontentarci", cerchiamo relazioni o opportunità che ci rendano sempre migliori e "aborriamo" la stabilità, la routine e le relazioni impegnative che ci fanno sentire "costretti", "vincolati".
Abbiamo paura di donarci, di concederci, paura di un "per sempre", paura che noi o gli altri si possano stancare della relazione.
Molto spesso capita che possiamo sentire entrambe queste sensazioni, contrastanti e non sappiamo scegliere cosa sia meglio per noi, perchè in entrambe vediamo dei limiti o degli svantaggi.
Stabilità o instabilità: due facce della stessa medaglia.

***empre

14/09/2021

"È sposato ma ha provato a baciarmi! Mi chiedo se ho sbagliato io a dare confidenza..Non è la prima volta che succede.. come faccio ad aprirmi e dare confidenza se poi vengo sempre fraitensa? Questi non vogliono stare con me, ma vogliono solo usarmi.. Perché a me capitano sempre così? Sono io che sono sbagliata?"

31/08/2021

Chi esce di casa per andare dallo psicologo è superforte!
Molte volte penso a quanto coraggiose siano le persone che varcano la porta del mio studio.. credo che ci voglia coraggio per mettersi in gioco, per affrontare i propri fantasmi, per parlare delle proprie debolezze e delle proprie paure, per mostrarsi ad una persona sconosciuta magari in un momento di crisi o di difficoltà.
Per questo voglio dirvi :
Caspita siete davvero forti!
Vi stimo e vi ammiro!
Avete speranza e coraggio nel vostro cuore!

Proprio in questi giorni in cui sto affrontando il tema della forza.. chi è debole e chi è forte?
Siamo portati a pensare che è forte chi si arrangia, chi tiene duro..
Che è debole chi piange, chi si ferma, chi cade..
E se invece cominciassimo a pensare che è più forte chi si accetta per quello che è, anche con le sue debolezze?

29/08/2021

"Dottoressa mi sento in crisi..
Non so più che cosa fare e non so più chi sono..per tutta la vita sono stato troppo buono e ora mi sento cambiato..ma ho troppa paura di perdere le mie relazioni. Che cosa mi succede?"

28/08/2021

"Perchè è importante essere per lei?
"per affrontare la vita.. perchè non mi piace abbattermi,"
"e perchè?"
" mi farebbe sentire a disagio.."
"con chi?
" beh con gli altri ma anche solo con me stesso.. non mi piace vedermi così"
"così come?"
"non mi piace chi si crogiola.. si piange addosso"
"le è mai successo di vedere qualcuno così?"
"si mia madre..ma mi è sempre sembrata una scusa. .per non affrontare le cose.. se hai la volontà puoi fare tutto"
" purchè si riesca ad essere sempre forti"
"esatto..ma credo sia una scelta"
" scegliamo sempre ciò che ci sembra la scelta migliore in quel momento..ma a che costo? immagino sia anche pesante essere sempre forte..
"si.. sono sempre tirato"
"ha anche degli questa ?"
"in che senso?"
" non potersi fermare.. essere pretenziosi con sè stessi.. non ascoltare le proprie emozioni o il proprio corpo.. non fidarsi degli altri.. non so, queste sono solo alcune cose che mi vengono in mente.. c'è qualcuna in cui si riconosce?"

(I dialoghi postati su questa pagina sono inventati. Le persone che incontro raccontano storie che possono essere simili da ma tutto ciò che avviene all'interno della stanza della terapia viene tutelato dalla privacy e dal rispetto dell'intimità della relazione)

Indirizzo

Bassano Del Grappa
36061

Telefono

+393281398845

Sito Web

http://www.bassanopsicologo.it/

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