09/03/2022
Pubblico volutamente con un giorno di ritardo questo post celebrativo.
Celebrativo di ciò che sono e sono state le donne e non di ciò che potrebbero o dovrebbero diventare.
Celebrativo di ciò che sono le donne tutti i giorni e non di ciò che sono durante uno specifico giorno su 365.
Fa specie che ancora oggi si parli di COME dovrebbe essere una donna, di COSA bisognerebbe aspettarsi da una donna.
Come se la donna fosse un prototipo in via di definizione.
Come se esistesse l’esemplare perfetto nell’immaginario di ognuno al quale ogni donna dovrebbe corrispondere.
Come se ogni particolare che si differenzi da quel personale e immaginario prototipo fosse un errore di programmazione, un errore di fabbrica…
Fa specie che allo stesso tempo non si parli di COME dovrebbe essere un uomo e di COSA bisognerebbe aspettarsi da un uomo.
Entrambe le cose sarebbero sbagliate: ogni essere umano ha un personale percorso, personali esperienze e personali caratteristiche che vanno oltre l’essere nato uomo o donna.
Le parole UOMO e DONNA hanno la funzione di distinguere meramente l’aspetto anatomico di una persona, ma non racchiudono al loro interno le aspettative, i preconcetti e i pregiudizi che ad esse vengono arbitrariamente associati.