09/03/2021
La cicatrice è il tessuto di guarigione che si forma sulle ferite al termine della cicatrizzazione.
Il tessuto fibroso che costituisce la cicatrice è anelastico, rigido, quindi crea facilmente nodi e blocchi sui piani fasciali e muscolari, danneggiando la naturale elasticità e flessibilità dei tessuti, dando vita a trazioni (talvolta dolorose) sulla fascia superficiale ed anche a livello profondo. 🚨🆘
In pratica, in seguito a un fattore scatenante (come ad esempio un intervento chirurgico che genera una cicatrice), durante il processo della rigenerazione dei tessuti, le aree cicatriziali si estendono oltre la zona danneggiata collegando altre parti in modo innaturale. 🪡🪡
In questo modo si sconvolge impercettibilmente l’equilibrio postulare dell’individuo e si creano delle aderenze, ossia fasci di tessuto fibroso che si formano tra i tessuti stessi, tra gli organi, tra le articolazioni, creando forti disagi nel paziente. Generalmente le zone più colpite sono addome, spalla e ginocchio.🕴🪡🪢🆘
🔺È importante non dimenticare che le cicatrici e le aderenze possono provocare problemi, quali dolori locali o riferiti, rigidità, ridotta flessibilità, disturbi viscerali, anche a distanza di molti anni dal trauma o dall’intervento.
🤲🏼👨🏻⚕️L’obiettivo del trattamento osteopatico è quello di mobilizzare l’area della cicatrice attraverso un approccio meccanico ai tessuti fasciali e connettivali che creano l’aderenza. Possono essere usate diverse tecniche tra cui le maggiormente utilizzate solo la semplice mobilizzazione, il pinzamento e lo stretching e allungamento tissutale.