10/11/2025
"Da molto tempo credo che i terapeuti siano più efficaci quando si propongono ai loro pazienti come compagni di viaggio, esseri umani che devono anch'essi soffrire i "colpi di fionda e i dardi" ( W. Shakespeare) e altri oltraggi dell'essere vivi.
Ciò differisce nettamente dalla posizione di molti colleghi che, in passato e persino ora, si presentano come esperti, che sono lì per riparare i loro pazienti, come se la condizione umana fosse riparabile. (...)
Nel profondo sono consapevole che una condivisione sincera di me stesso in quanto essere umano normale, imperfetto e mortale - assediato dai propri dubbi e dalle proprie angosce - da un lato serva a normalizzare i problemi del paziente e dall'altro costituisca un catalizzatore per l'intimità e la fiducia necessarie per il cambiamento.
La mia umanità è il mio modo di essere sono fondamentali."
I.Yalom