24/12/2022
✨"Ce la farò, qui starò benissimo. Hai trovato un posto adatto, caldo e tranquillo. Ce la farò Iosef, sono donna per questo. All’alba ti metterò sulle ginocchia Ieshu." I dolori erano cominciati. Iosef sistemò della paglia sulle pietre asciutte, ci stese sopra una coperta e le pelli. Gli chiesi il coltello e un bacile d’acqua. Mi sdraiai. Batteva più violento il cuore, i colpi bussavano alle tempie, da chiudere gli occhi. Nessuno intorno, la piccola stalla era fuori nei campi. Una luce calava da un’apertura del tetto di canne e di rami. Era lei, la cometa, appesa in cielo come una lanterna.
Ora toccava a me, ora dovevo fare, partoire è fare con il corpo. Mia madre mi aveva spiegato che stare distesa un po’ in discesa, aiutava. Macché, mi alzai in piedi e mi appoggiai di schiena alla mangiatoia. Sudavo. Appoggiata di schiena mi tenevo il pancione con due mani per aiutare le mosse del bambino. L’incoraggiavo a bassa voce, col respiro corto. Lo chiamavo. Le bestie alle spalle mi davano forza. Le gambe mi facevano male per la posizione. Mi inginocchiai per farle riposare. "Affacciati bimbo mio, vienimi incontro, mamma tua è pronta”. Parlavo e soffiavo, a un colpo più forte, una spallata di Ieshu, mi alzai di nuovo in piedi appoggiandomi alla mangiatoia.
"Bel colpo Ieshu, un altro così e sei fuori, ecco ti aiuto, spingiamo insieme, le mani sono pronte a raccoglierti, via?" Via, Ieshu ha messo fuori la testa, l’ho avuta tra le mani, mi sono commossa, mi è scappato un singhiozzo e sul singhiozzo è venuto fuori tutto e l’ho afferrato al volo. L’ho alzato per i piedi per liberare i polmoni. Ieshu ha inghiottito aria senza piangere. Ho tagliato il cordone, ho fatto il nodo e ho strofinato il suo corpo in acqua e sale. Eccolo finalmente. L’ho palpato da tutte le parti fino ai piedi. L’ho annusato e per conferma gli ho dato una leccatina. Ho messo l’orecchio sul suo cuore, batteva svelto, colpi di chi ha corso a perdifiato. Al poco lume della stella l’ho guardato, impastato di sangue mio e di perfezione. "Somigli a Iosef." Così ho voluto vederlo. "Tuo padre in terra è un uomo coraggioso, tu gli assomiglierai." Mi sono stesa sotto la coperta di pelle e l’ho attaccato al seno. ✨
-Erri De Luca, “In nome della madre”