Maria Chiara Gritti Psicologa Psicoterapeuta

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La grande ruotaUn libro che riesce a rendere chiaro anche ai bambini come la ricerca di ammirazione possa generare effet...
05/11/2025

La grande ruota
Un libro che riesce a rendere chiaro anche ai bambini come la ricerca di ammirazione possa generare effetti collaterali importanti.
Il protagonista, un pavone vanitoso, trascorre le sue giornate in cerca di adorazione da parte degli amici, provocando con questo atteggiamento la loro irritazione e, poco a poco, un inevitabile allontanamento emotivo.
Non mancano, inoltre, battute e commenti volti a sminuirli, nel tentativo di sentirsi superiore.
Il suo bisogno di dimostrare di essere sempre all’altezza di ogni situazione lo spinge ad accettare una sfida proposta dagli amici per “smascherarlo”: tenere la ruota aperta per sette giorni consecutivi.
Il pavone tenta in ogni modo di resistere, incapace di tollerare l’idea del fallimento, ma questa ostinazione lo espone a una fatica enorme, fino al crollo.
La ruota spiegata per tanti giorni diventa così il simbolo della tensione costante di chi vive nell’obbligo di primeggiare, di dimostrare continuamente il proprio valore.
E proprio nel momento di stanchezza e vulnerabilità si apre uno spazio nuovo: gli amici si avvicinano, senza più difese, rassicurandolo di volergli bene così com’è.
Non c’è bisogno di continuare a pavoneggiarsi: la vera bellezza, sembra dire il libro, nasce quando si può finalmente abbassare la ruota.

La grande ruotaUn libro che riesce a rendere chiaro anche ai bambini come la ricerca di ammirazione possa generare effet...
05/11/2025

La grande ruota
Un libro che riesce a rendere chiaro anche ai bambini come la ricerca di ammirazione possa generare effetti collaterali importanti.
Il protagonista, un pavone vanitoso, trascorre le sue giornate in cerca di adorazione da parte degli amici, provocando con questo atteggiamento la loro irritazione e, poco a poco, un inevitabile allontanamento emotivo.
Non mancano, inoltre, battute e commenti volti a sminuirli, nel tentativo di sentirsi superiore.
Il suo bisogno di dimostrare di essere sempre all’altezza di ogni situazione lo spinge ad accettare una sfida proposta dagli amici per “smascherarlo”: tenere la ruota aperta per sette giorni consecutivi.
Il pavone tenta in ogni modo di resistere, incapace di tollerare l’idea del fallimento, ma questa ostinazione lo espone a una fatica enorme, fino al crollo.
La ruota spiegata per tanti giorni diventa così il simbolo della tensione costante di chi vive nell’obbligo di primeggiare, di dimostrare continuamente il proprio valore.
E proprio nel momento di stanchezza e vulnerabilità si apre uno spazio nuovo: gli amici si avvicinano, senza più difese, rassicurandolo di volergli bene così com’è.
Non c’è bisogno di continuare a pavoneggiarsi: la vera bellezza, sembra dire il libro, nasce quando si può finalmente abbassare la ruota.

Ho aperto questo libro con la stessa emozione di chi scarta un dono prezioso.Già dalla copertina sapevo che ne sarei sta...
03/11/2025

Ho aperto questo libro con la stessa emozione di chi scarta un dono prezioso.
Già dalla copertina sapevo che ne sarei stata profondamente toccata.
Ogni pagina è un tuffo al cuore.
Le immagini di Boubat accarezzano l’anima.
Le parole di Bobin illuminano la mente.
Riporto alcuni stralci rimasti impressi nella mia memoria, che meritano di essere condivisi:

“Boubat non scatta le sue fotografie, le riceve. Le accoglie.
Capire precisamente cosa venga accolto è impossibile.
La conoscenza che abbiamo di una cosa la confina dentro di noi.
Nell’accoglienza c’è il movimento opposto: siamo aperti all’altro e, per dirla tutta, siamo un po’ persi.
Boubat non conosce tutto ciò che vede più di quanto io comprenda tutto ciò che scrivo.
Il meglio di noi accade sempre a nostra insaputa.”

E ancora:

“Un giorno una bambina fece a Boubat una richiesta: «Dammi qualcosa che non muoia».
Ogni sua immagine risponde a quella bambina nell’unico modo in cui potesse risponderle: andando ben oltre la sua richiesta, e superandola.
Limitarsi strettamente al dovuto non significa dare.”

28/10/2025

Giochiamo?
Un albo illustrato che ci invita a scoprire quanto la mente, la fantasia e l’immaginazione si espandano quando giochiamo in compagnia di altre persone.
E ci mostra, invece, come la nostra creatività si impoverisca quando restiamo soli davanti a uno schermo.
Anche la grafica ci aiuta a comprenderlo: le pagine si allargano, si aprono, si riempiono di colore quando rappresentano il gioco condiviso, mentre tutto si restringe e si fa più statico di fronte al cellulare.

Concludo con una frase molto significativa dell’autrice del libro: “La tecnologia ci fa divertire e ci aiuta nella vita di tutti i giorni, ma non è lì che troveremo la felicità”

Gli oggetti possono avere un anima?Io penso di sì.Forse l’anima di chi li ha creati.Mi piace circondarmi di oggetti che ...
24/10/2025

Gli oggetti possono avere un anima?
Io penso di sì.
Forse l’anima di chi li ha creati.
Mi piace circondarmi di oggetti che riescono a trasmettermi emozioni, che sento pieni di significati.
Mi piace entrare nel mio studio e percepire la cura nella scelta di ogni dettaglio.
Dare importanza anche alle cose più piccole è, per me, un modo di concepire e onorare la vita.
Penso che prendersi cura dei miei pazienti significhi anche trasmettere questo insegnamento prezioso, che cerco di vivere ogni giorno.
Tutto è sacro — anche ciò che può sembrare più piccolo o insignificante.
❤️

Ho iniziato a leggere questo libro ai miei bambini con il solito entusiasmo, quello che mi accompagna ogni volta che por...
21/10/2025

Ho iniziato a leggere questo libro ai miei bambini con il solito entusiasmo, quello che mi accompagna ogni volta che porto tra le loro mani una nuova storia.
Pagina dopo pagina, però, l’entusiasmo si è trasformato in stupore, e poi in un nodo alla gola che cresceva sempre di più… fino a fermarmi.
Le parole non riuscivano più ad uscire.
Mi sono commossa.

“Mamma, perché piangi?” mi hanno chiesto i miei figli.
La mia risposta è stata semplice: “Perché è bellissimo quello che è accaduto al protagonista di questo libro.”

Questo bambino, che viveva chiuso in se stesso, convinto di non essere desiderabile né amato, un giorno assaggia delle caramelle speciali.
Caramelle capaci di aprire un varco, di rimetterlo in contatto con il mondo intorno a lui: con le persone, con le creature, con i piccoli gesti d’amore che prima non riusciva a vedere.
E così, piano piano, trova la forza di uscire dalla sua solitudine e di tornare a vivere.
Questa storia mi ha toccata profondamente, perché ci ricorda quanto tutti noi avremmo bisogno, a volte, di una manciata di quelle caramelle magiche: qualcosa che ci aiuti a dialogare davvero con chi ci sta accanto, che ci apra gli occhi sull’amore nascosto dietro le azioni quotidiane, che ci dia il coraggio di non temere il rifiuto e di lasciarci amare.
Forse, quelle caramelle non esistono davvero… oppure sì, e sono dentro ciascuno di noi, ogni volta che scegliamo di guardare l’altro con il cuore aperto

Il libro mi ha ispirata a introdurre, anche nel mio lavoro terapeutico, delle biglie magiche.
Chiedo di prenderle tra le mani e di immaginare che custodiscano un dono speciale: la possibilità di vedere oltre le paure e le convinzioni limitanti che spesso ci imprigionano.
In questo modo, il gesto semplice di stringere una biglia diventa un ponte simbolico verso un nuovo sguardo su di sé e sugli altri, più aperto, autentico e capace di riconoscere l’amore che ci circonda.

Adoro questa canzone: è un meraviglioso inno alla vita.Invita ad amarla profondamente, restando fedeli a se stessi, alla...
16/10/2025

Adoro questa canzone: è un meraviglioso inno alla vita.
Invita ad amarla profondamente, restando fedeli a se stessi, alla propria essenza e ai propri sogni.
Non importa se la strada a volte sembra impervia o lontana dai canoni “vincenti” della società,
perché — come dice Vecchioni —
“Ma non è vero, ragazzo, che la ragione sta sempre col più forte.
Io conosco poeti che spostano i fiumi con il pensiero,
e naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo.”
E allora, a tutti voi, dedico questo splendore “Sogna ragazzo sogna.”

Venerdì 17 ore 21 mi trovate qui per la presentazione del mio ultimo libro
15/10/2025

Venerdì 17 ore 21 mi trovate qui per la presentazione del mio ultimo libro

Ottobre è il mese dedicato alla promozione della cultura del benessere psicologico. La libreria con e si rende promotore di...

Klexos: l’arte di riguardare il passato“Tristezza senza nome” è un titolo che mi ha colpito profondamente.
Mi ha fatto p...
09/10/2025

Klexos: l’arte di riguardare il passato
“Tristezza senza nome” è un titolo che mi ha colpito profondamente.
Mi ha fatto pensare a quanto a volte sia difficile dare un nome a ciò che sentiamo: emozioni che sfuggono, che non si lasciano definire, ma che continuano a muoversi dentro di noi.
E tra i tanti nomi che questo libro prova a dare, uno mi ha toccato in modo particolare: klexos, l’arte di rimuginare sul passato.
Non nel senso del rimpianto, ma come la capacità di rivedere ciò che è stato, lasciando che il significato cambi, si allarghi, maturi.
In psicoterapia succede spesso qualcosa di simile: torniamo sui nostri ricordi convinti di conoscerli già, ma guardandoli più da vicino scopriamo significati inaspettati.
Ogni esperienza, se osservata con uno sguardo nuovo, può rivelare sfumature diverse: una ferita può diventare una prova di forza, un errore può trasformarsi in un passaggio necessario, una persona che ci ha fatto soffrire può apparire sotto una luce più umana.
La terapia è, in fondo, un lavoro di riscrittura silenziosa: non cambiamo i fatti, ma cambiamo il modo in cui li leggiamo.
E in questo nuovo sguardo, il passato smette di essere una condanna e diventa un terreno vivo — ancora capace di trasformarsi e di trasformarci. ❤️

NO è anche una delle prime parole che i bambini imparano a dire. Ma ti sei mai chiesto come sia nato il No? E soprattutt...
03/10/2025

NO è anche una delle prime parole che i bambini imparano a dire. Ma ti sei mai chiesto come sia nato il No? E soprattutto: a cosa serve?
Così inizia questo albo illustrato, che ci racconta la storia del No e ci mostra quanto spesso il No di alcune persone, e persino di interi popoli, sia stato il punto di partenza di una vera rivoluzione. Come il No di Rosa Parks, che in Alabama scelse di non alzarsi dal pullman quando l’autista le chiese di cedere il posto ad un signore con la pelle chiara. Quel semplice No cambiò la storia.

Ma ci sono anche i No che proteggono, detti da adulti e bambini per tutelare chi amiamo: “Non dire cose brutte ai tuoi compagni, potresti far loro molto dispiacere” è uno di questi.
Anche i più piccoli, però, hanno il diritto di capire il perché di un No, soprattutto quando non è chiaro, così da poter trovare insieme soluzioni e modi diversi di affrontare le situazioni.

Molto spesso ascolto storie di persone compiacenti che si indeboliscono dicendo troppi si.
Questo libro può essere prezioso per aiutare bambini (e adulti) a scoprire il valore del No: strumento di protezione, di affermazione di sé e, a volte, di coraggio davanti alle ingiustizie della vita e del mondo.

L’isola del nonno
Un albo bellissimo, regalato da una cara amica, per aiutare i miei bambini ad affrontare nel modo migl...
20/09/2025

L’isola del nonno
Un albo bellissimo, regalato da una cara amica, per aiutare i miei bambini ad affrontare nel modo migliore il saluto al nonno.
Con i nonni si vivono avventure meravigliose e si imparano cose preziose, quelle che solo loro sanno insegnare.
Poi, ad un certo punto, il viaggio insieme si interrompe.
È necessario salutarli e continuare il cammino, ciascuno per la propria strada.
Ma gli insegnamenti e i ricordi rimangono, come un ponte che unisce per sempre.
Ora i miei piccoli sanno che il nonno non è lontano:
vive nei sorrisi che ha regalato, nelle storie che ha raccontato, nei gesti che ha insegnato.
Ogni volta che chiudono gli occhi e lo pensano, lui è lì.
E così il saluto diventa solo un arrivederci,
perché l’amore di un nonno resta per sempre.

Indirizzo

Bergamo

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00

Telefono

+393383210802

Sito Web

http://www.mariachiaragritti.com/, http://www.mariachiaragritti.com/

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