31/10/2025
๐ฟ "๐๐ญ ๐ต๐ณ๐ข๐ถ๐ฎ๐ข ๐ฏ๐ฐ๐ฏ รจ ๐ค๐ชรฒ ๐ค๐ฉ๐ฆ ๐ต๐ช ๐ข๐ค๐ค๐ข๐ฅ๐ฆ, ๐ฎ๐ข ๐ค๐ชรฒ ๐ค๐ฉ๐ฆ ๐ข๐ค๐ค๐ข๐ฅ๐ฆ ๐ฅ๐ฆ๐ฏ๐ต๐ณ๐ฐ ๐ฅ๐ช ๐ต๐ฆ" Bessel Van Der Kolk.
A volte non รจ lโevento in sรฉ a ferire piรน a fondo.
ร ciรฒ che รจ mancato mentre accadeva:
uno sguardo che proteggesse,
una voce che calmava,
una presenza che restava.
Ci sono ferite che nascono dal silenzio intorno al nostro dolore, dalla sensazione di essere invisibili proprio quando avremmo avuto bisogno di essere visti.
Il corpo conserva quellโeco:
si stringe, trattiene, acceleraโฆ
come se stesse ancora provando a difendersi da qualcosa che non cโรจ piรน.
Vi รจ quindi la necessitร di accogliere ciรฒ che il corpo prova a dire, rallentare quando tutto spinge a correre, e lasciare che le emozioni trovino finalmente uno spazio sicuro.
ร un cammino fatto di passi:
a volte si procede, altre si ritorna indietro.
Non รจ un fallimento, รจ processo.
Non cโรจ una scadenza per il dolore.
Cโรจ il tempo necessario per fidarsi di nuovo della propria pelle.๐