19/12/2025
Valeria e Flaminia non hanno molto in comune: Valeria è una suora all’Istituto Palazzolo di Bergamo che si prende cura delle sue consorelle anziane o malate; Flaminia è una casalinga con la passione per i viaggi.
C’è però qualcosa che le unisce ed è un legame tanto forte quanto la loro voglia di vivere: entrambe da 10 anni vivono con un cuore artificiale perché, per questioni anagrafiche, non hanno potuto, nel 2015, essere candidate al trapianto.
Sono le due pazienti con cuore artificiale più longeve seguite dal e probabilmente tra le più longeve del mondo.
Il cuore artificiale, chiamato in termine tecnico Ventricular Assist Device o più brevemente VAD, è composto da una p***a posizionata all’interno del torace e collegata al cuore. La p***a aiuta il cuore a spingere il sangue nel corpo, creando un flusso continuo di sangue dal ventricolo malato, quello sinistro, all'aorta. La p***a è controllata da un piccolo computer, detto controller, e alimentata da due batterie. Il controller e le batterie sono posizionati all’esterno del corpo e collegati tra loro tramite un cavo che esce dall’addome. Il risultato è una sorta di zainetto che si può indossare sulle spalle oppure riporre in borsa, con la possibilità per il paziente di ricaricare le batterie di alimentazione in totale autonomia.
Al vengono impiantati ogni anno dai 10 ai 12 VAD in pazienti con insufficienza cardiaca terminale, come ponte al trapianto oppure come soluzione definitiva per chi non può entrare in lista d’attesa.
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