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Dott.ssa Camilla Passera - Psicologa, Psicoterapeuta, Via Monterosso 2, Bergamo (2025)

03/07/2025

Ore di sonno poche. Capelli "taglio mamma" e spettinati.
Ma quanta emozione ritrovarci qui!

❤️

22/02/2024

N.b. Nota bene anzi benissimo!
Nei miei post non uso MAI materiale originale dei miei pazientini o pazientoni, come le loro storie, la loro riservatezza per me è SACRA (oltre che obbligata da codice deontologico). Qualche volta prendo invece in prestito e riproduco qualche idea che raccolgo lavorando con loro perché è troppo bello poter dare un assaggio della magia che succede qui, nella stanza della terapia.
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Intitolerei qiesto disegno "Quando la pioggia diventa festa!" , sottotitolo "Di trasformazioni in psicoterapia."
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Buona serata di pioggia a tutti!
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19/02/2024

Spazio e tempo.
Se vogliamo far succedere qualcosa, (qualsiasi cosa che sia alla nostra portata ovviamente!) un incontro, un lavoro, un processo, dobbiamo prenderci prima di tutto uno spazio e un tempo. Banalità, direte voi. Ma quante cose banali a volte ci sfuggono e torniamo a incastrarci in funzionamenti non proprio dei migliori, presi dal flusso delle cose. La differenza sta proprio qui: posso vivere il mio lavoro, la mia vita privata e tutto ciò che mi riguarda seguendo il flusso, e sentirmi continuamente in rincorsa delle cose, oppure posso fermarmi, ritagliarmi delle pause. Che pause in realtà non sono, perché è proprio quando ci fermiamo, facciamo silenzio intorno, che i pensieri si muovono più liberi e creativi, che la mente arriva su quel flusso a mettere un ordine, a immaginare dove aggiungere, tagliare, cambiare, o colorare. Il vantaggio è doppio: nella qualità delle nostre esperienze, che si avvantaggia di questa riflessione, e nella qualità del nostro sentirci protagonisti attivi del nostro corso.
Non sempre si ha tempo, direte voi, ma ne basta davvero poco, si puo' "rubare" qua e là per fare un po' di manutenzione quando serve.

Preziosi momenti di programmazione del lunedì.
A voi tutti, buona programmazione!

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19/02/2024

Spazio e tempo.
Se vogliamo far succedere qualcosa, (qualsiasi cosa che sia alla nostra portata ovviamente!) un incontro, un lavoro, un processo, dobbiamo prenderci prima di tutto uno spazio e un tempo. Banalità, direte voi. Ma quante cose banali a volte ci sfuggono e torniamo a incastrarci in funzionamenti non proprio dei migliori, presi dal flusso delle cose. La differenza sta proprio qui: posso vivere il mio lavoro, la mia vita privata e tutto ciò che mi riguarda seguendo il flusso, e sentirmi continuamente in rincorsa delle cose, oppure posso fermarmi, ritagliarmi delle pause. Che pause in realtà non sono, perché è proprio quando ci fermiamo, facciamo silenzio intorno, che i pensieri si muovono più liberi e creativi, che la mente arriva su quel flusso a mettere un ordine, a immaginare dove aggiungere, tagliare, cambiare, o colorare. Il vantaggio è doppio: nella qualità delle nostre esperienze, che si avvantaggia di questa riflessione, e nella qualità del nostro sentirci protagonisti attivi del nostro corso.
Non sempre si ha tempo, direte voi, ma ne basta davvero poco, si puo' "rubare" qua e là per fare un po' di manutenzione quando serve.

Preziosi momenti di programmazione del lunedì!

27/10/2023

Nel ritrovare qualcosa fuori di noi, ci ritroviamo, recuperiamo contatto con alcune parti di noi. Nel ritrovare cioè, ci ritroviamo.

Succede anche quando reincontriamo colori, odori, rumori che hanno già fatto da sfondo, cornice, o centro, di nostre passate esperienze. Fin da bambini.

E se con il passare del tempo, mentre cresciamo o invecchiamo, tantissime cose si trasformano, cambiano, alcune si acquisiscono, con orgoglio e sollievo, altre si perdono, facendoci attraversare la nebbia, lo smarrimento e il dolore, il ripetersi regolare di alcune altre cose ci dona un senso di familiarità che è rassicurazione, conforto, e come un filo che rammenda i lembi di un tessuto che normalmente si sgualcisce e si strappa, con l'uso, salvaguarda quella continuità storica su cui poggiamo la nostra identità.

Riflettevo sul perchè questi colori caldi dall'autunno, e il delicato fruscìo delle foglie, mi sono così dolci.

17/03/2023

Chi non ha esperienza di come funzioni una psicoterapia spesso la immagina come qualcosa di pesante, faticoso.

Certo, la terapia è anche lo spazio dove portare questioni ed emozioni faticose per noi, di cui altrimenti sentiamo troppo il peso.

Ma uno dei segnali che una terapia sta facendo il suo corso e funziona, è proprio quando le cose qua e là iniziano a farsi più leggere e si aprono spazi per giocare, sorridere, ridere, scherzare. Lo facciamo insieme qui, perché poi lo possiate sentire e fare con voi stessi fuori.

E tu come ti immagini questo tipo di lavoro, hai in mente la classica scena lettino e analista muto, o qualcosa di diverso? Se vuoi scrivilo qui⬇️

05/10/2021

Io faccio uno scarabocchio. Tu lo trasformi in qualche cosa.✏️➰

Poi ne faccio un altro, e un altro ancora. E tu li trasformi.
Una forma dopo l'altra, sul foglio compaiono pensieri, desideri, idee, fantasie, paure, arrabbiature, ricordi e storie.

A volte sono cose che pensi, altre volte vengono dirette dalla pancia, o dai pensieri nascosti anche a te, ma ci dicono delle cose importanti per te e diventano la nostra traccia su cui lavorare.

Anch'io ti rispondo con dei disegni, partendo dai tuoi scarabocchi.

È il gioco dello Squiggle (lo scarabocchio appunto), lo inventó il pediatra e psicoanalista inglese Winnicott, che di bambini ci capiva parecchio.

Io lo trovo uno strumento fantastico e davvero potente, non solo con i bambini ma anche con gli adolescenti, e perché no, anche con qualche adulto che vuole provare a giocare un po'.

Lo conosci? 😊

27/09/2021

I bambini sono la mia prima "scuola". Lavorando con i piccoli, è affascinante assistere ai processi di formazione del pensiero e dei meccanismi psichici di difesa (dalla paura, dal dolore). Ho imparato a decifrare il linguaggio del gioco, e a rispondere con lo stesso linguaggio. Via le scarpe e vestiti comodi, pronti a pasticciare un po' e sporcarsi!

Poi sono arrivati gli adolescenti. Energia, malinconia, contraddizioni e oscillazioni tra il sentirsi pronti a conquistare il mondo, e l'essere ancora spaventati o bisognosi di cure. Seducenti nella loro creatività. Intensi e commoventi nella loro sofferenza. Mi portano ogni volta a mettermi in discussione e reinventarmi e inventare modi nuovi per avvicinarmi a loro, sempre rispettando la distanza di cui hanno bisogno, e riconoscendone la legittima (e sana!) richiesta di autonomia.

Alla fine c'è stato l'incontro con i giovani adulti. Confesso, me ne sono innamorata.

Provo simpatia, stima, tenerezza, complicità, per chi deve affrontare questa fase delicata e intensa della vita, alla ricerca dell'autonomia lavorativa e personale, e della soddisfazione nelle relazioni, sfidando le difficoltà che mondo di oggi mette davanti, e tutte le paure che ci girano intorno.

Quanto è bello vedere come, diradando insieme, un po' alla volta le vostre paure, dando un senso e una storia alle fatiche, e ridimensionando gli ostacoli, i vostri talenti e le vostre sensibilità personali si esprimono sempre più, andando a colorare sia la vostra esperienza sia il mondo là fuori!

26/05/2021

Lo sportello d'ascolto a scuola. Ricordo le prime volte che me ne occupai. Abituata ai tempi e agli spazi del lavoro in studio, ero preoccupata di trovare il modo giusto di aiutarvi, incontrandovi così, tra una lezione e l'altra, in uno spazio un po' arrangiato e sapendo da principio di avere poche ore a disposizione per conoscervi.

Poi proprio quegli aspetti che mi preoccupavano, nel tempo sono diventati una sfida per trovare modo nuovi, agili, flessibili di declinare la mia formazione di psicoterapeuta.

E ancora lo sportello scolastico resta uno dei pezzi più emozionanti del mio lavoro.

Quando ad ogni nuovo appuntamento la porta si apre e vedo spuntare dal corridoio un volto nuovo.
A volte speranzoso, altre volte un po' spaventato, stanco, oppure teso, corrucciato, ma sempre da qualche parte desideroso di trovare un grande che vi ascolti, capisca o almeno ci provi, e condivida con voi, per un pezzetto di strada, il peso, di paure, fatiche, tristezze ma anche il piacere di soddisfazioni, nuove scoperte, curiosità e affetti.

E quando ci salutiamo, dopo aver condiviso un tratto di strada più o meno lungo, so di lasciarvi un pezzetto di consapevolezza in più delle vostre risorse, quelle a cui farete ricorso per affrontare le difficoltà e per godervi le cose belle, ma anche la consapevolezza di poter chiedere e trovare aiuto, in quei momenti più bui in cui vi sembrerà che le vostre sole forze non bastino, e vorrete avere compagnia per un altro tratto di strada.

Buona estate ragazzi e grazie! 🌞

16/04/2021

Quante volte non troviamo le parole per dire come ci sentiamo o non capiamo bene perché ci sentiamo in un certo modo.

Ci "ingarbugliamo" nelle nostre emozioni con l'effetto di sentirci arrabbiati, stanchi o tristi senza capire come fare per stare meglio.

Le immagini sono un aiuto prezioso, nella psicoterapia con bambini e adolescenti, per sciogliere questo garbuglio e trovare nuove vie percorribili! 🏞️

08/04/2021

Aspetta a fiorire, quest'anno, la camelia, sembra quasi temere che una gelata più o meno improvvisa distrugga i suoi petali appena sbocciati.

Capita anche a noi di chiuderci per proteggerci, o perché siamo stati feriti e abbiamo paura che succeda di nuovo. Se questa chiusura che in passato per qualche ragione ci è servita diventa fissa e rigida però succede che rischiamo di perderci delle cose belle.

Come dire, per non vedere la neve mi perdo anche il sole.

Ma il bocciolo mi fa pensare anche ad un tempo buono, sano, in cui il ritirarsi, lo stare un po con sé stessi, e anche vivere la propria tristezza, serve proprio a lasciare andare delle cose che non ci servono più, far luce su quello di cui sentiamo invece il bisogno, e a prepararci ad affrontare qualcosa di nuovo e di bello.

In entrambi i casi, un percorso di psicoterapia può aiutare fare un passaggio un po' desiderato e un po' anche temuto, con un compagno di viaggio che ci apre la strada e guarda avanti con noi.
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02/04/2021

Cubi di storie! 🎲🎭Chi li conosce? 👇🏻
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Bambini e ragazzi qui li usano per costruire delle storie, e attraverso queste storie ci conosciamo meglio.
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Poi lavoriamo insieme, le cose un poco alla volta cambiano e anche le vostre storie cambiano: compaiono alleati👫, si scoprono nuove risorse e poteri magici per far fronte agli ostacoli👩‍🔧, quelli che sembravano nemici potentissimi appaiono più piccoli e anche un po' ridicoli 🧟‍♂️, si esplorano paesi prima sconosciuti! 🌏
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È la scoperta delle proprie risorse - interne ed esterne- e dalla stanza della psicoterapia la si porta fuori, a casa, scuola, con gli altri, nelle sfide della vita! 💪🏻😊
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Dott.ssa Camilla Passera - Psicologa, Psicoterapeuta

03/07/2025

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