22/10/2025
Sono andata a vedere "Tre ciotole",sono appena rientrata e ho fatto la strada in macchina piangendo.
Il film in se stesso parte lento, a tratti un po' scontato, nel mezzo pare un involucro vuoto.
Poi esplode, come un colpo in piena faccia, la vita,con tutti i suoi chiaro scuri,con tutti i suoi vicoli ciechi,con tutta la sua impotenza inimmaginabile.
La cosa che più mi è rimasta dentro è l'abbraccio devastante fra Antonio e Marta,quando si ritrovano,un abbraccio che racchiude tutto l'amore e la disperazione possibili.
Una cosa importante che ho imparato è che per amarsi bisogna essere in due, così come per lasciarsi,si ,anche quando un amore finisce,necessita di due persone.
La fine ci è più vicina di quanto crediamo,solo che lo dimentichiamo.
"Ho una fame d’amore che non si placa. Ho fame di un amore tradizionale, che oggi sembra non esistere più." dice Marta
"Oggi la mia fame d’amore la placo investendo su me stessa, con la speranza di costruire un giorno una famiglia."
Quando in sala si sono accese le luci,nessuno aveva il coraggio di alzarsi per primo.
Viola