17/05/2023
Il 17 maggio ricorre la Giornata Internazionale contro l’omo-lesbo-bi-trans-negatività e, come ogni anno, il Gruppo di Lavoro sulla Psicologia LGBT+ vuole proporre una riflessione a partire da alcune semplici domande.
📌𝑷𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́ 𝒐𝒈𝒈𝒊?
33 anni fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità eliminò definitivamente l’omosessualità dalla classificazione internazionale delle malattie (ICD), definendola come “variante naturale della sessualità umana”. Una data importante che ha rappresentato un passo fondamentale non solo per il processo di depatologizzazione degli orientamenti non eterosessuali, ma anche per quello delle identità trans e non binarie, che avverrà molti anni dopo.
📌𝑷𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́ 𝒆̀ 𝒊𝒎𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒂?
L’eterosessismo e l’omo-lesbo-bi-transnegatività sono ancora fortemente radicate nella nostra società e si manifestano sia attraverso forme esplicite di ostilità e odio, sia attraverso forme di pregiudizio più implicite e sottili, ma continuative e quotidiane.
📌𝑷𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́ 𝒓𝒊𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒂 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒂 𝒍𝒂 𝒔𝒐𝒄𝒊𝒆𝒕𝒂̀?
L’ omo-bi-transnegatività tende a discriminare tutte le persone che si discostano dalle norme socialmente accettate di mascolinità-femminilità stereotipiche, coinvolgendo come bersaglio non solo le persone LGBT+ e i loro alleati, ma anche chi non si conforma a tali norme e non necessariamente si identifica come LGBT+.
📌 𝑪𝒐𝒔𝒂 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊𝒔𝒕*?
Possiamo riflettere sui pregiudizi personali e sul modo in cui li portiamo all’esterno, interrogarci sull’impatto che ciò potrebbe avere sulle altre persone, ascoltare le esperienze delle persone LGBT+, aggiornarci e formarci attraverso le linee guida internazionali.