07/11/2017
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L’ è una terapia utile nel trattamento di alcune patologie come le vene varicose e gli edemi. Il principio che sta alla base di questa tecnica è quello di comprimere i tessuti e i muscoli aiutando la loro naturale capacità di fare defluire i liquidi organici, riducendo e riassorbendo edemi cutanei.
A seconda della patologia da trattare, si possono utilizzare diverse tipologie di tessuto, per le flebologie (patologie venose) si preferiscono tessuti a maglia circolare, che esercitano una pressione dall’esterno sulle vene, riducendone il diametro e permettendo perciò alle valvole venose di chiudersi di nuovo. Il sangue defluisce meglio dalle gambe e i gonfiori e gli stati dolorosi recedono.
In linfologia, le calze compressive hanno una trama piatta e una cucitura elastica per offrire vantaggi aggiuntivi, come ad esempio l’effetto massaggiante che aiuta il drenaggio linfatico, e la loro capacità contenitiva contrasta l’espansione dell’edema.
Ma il bendaggio elastocompressivo è utile anche per evitare la formazione di cicatrici ipertrofiche dopo ustioni o trapianti di pelle, infatti esercitare una compressione efficace dall’esterno è fondamentale per favorire la riparazione del tessuto cicatriziale e ridurre lo spessore della cicatrice. Il trattamento compressivo è efficace persino nel caso di cicatrici presenti da lungo tempo.
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