Dott. Silvio Antonino - Fisioterapista, Biologo Nutrizionista

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Tecar e LaserTerapia;
Fisioterapia dello Sport,
Ortopedica e Neurologica;
Fisioterapia per la colonna vertebrale e Manipolazioni Vertebrali

Nutrizione Clinica e Sportiva
Analisi Composizione Corporea
Percorsi di dimagrimento
Analisi SNA e Nervo Vago

🧠 Leaky Gut Syndrome: realtà clinica o mito moderno?Il termine “Leaky Gut Syndrome” descrive una condizione in cui la ba...
03/11/2025

🧠 Leaky Gut Syndrome: realtà clinica o mito moderno?

Il termine “Leaky Gut Syndrome” descrive una condizione in cui la barriera intestinale perde la sua capacità di regolare il passaggio delle sostanze dal lume intestinale al circolo sanguigno.
In pratica, la mucosa intestinale diventa più permeabile, consentendo il transito anomalo di antigeni, tossine e batteri che in condizioni normali verrebbero bloccati.

🔬 Fisiopatologia
La barriera intestinale è composta da cellule epiteliali unite da tight junctions.
Quando queste strutture si alterano — per cause infiammatorie, alimentari o dismicrobiche — aumenta la permeabilità paracellulare, attivando la risposta immunitaria e promuovendo un’infiammazione cronica di basso grado (low-grade inflammation).

⚠️ Possibili cause
• Disbiosi intestinale
• Diete ricche di zuccheri raffinati, alcol o grassi saturi
• Stress cronico e cortisolo elevato
• Uso prolungato di FANS o antibiotici
• Infezioni intestinali
• Carenze di micronutrienti (zinco, vitamina D, glutamina)

🧍‍♂️ Manifestazioni associate
Sebbene non sia ancora una diagnosi medica formalmente riconosciuta, diversi studi correlano la permeabilità intestinale aumentata a:
• disturbi gastrointestinali funzionali (IBS, gonfiore, dispepsia)
• dermatiti e reazioni cutanee
• stanchezza cronica, “brain fog”
• infiammazione sistemica e alterazioni immunitarie

🥦 Approccio nutrizionale e terapeutico
Il trattamento si basa su una strategia multi-fattoriale:
1. Rimozione degli agenti irritanti (alcol, FANS, alimenti pro-infiammatori)
2. Ripristino della barriera con nutrienti chiave: glutamina, zinco, omega-3, polifenoli
3. Riequilibrio del microbiota mediante probiotici e prebiotici mirati
4. Gestione dello stress e del ritmo circadiano
5. Supporto dietetico personalizzato, ricco di fibre, verdure e alimenti anti-infiammatori

💤 Il sonno pomeridiano: un alleato della performance cognitiva e fisicaNumerosi studi in ambito neurofisiologico e crono...
31/10/2025

💤 Il sonno pomeridiano: un alleato della performance cognitiva e fisica

Numerosi studi in ambito neurofisiologico e cronobiologico hanno evidenziato che un breve sonno pomeridiano, o power nap, può avere effetti benefici significativi su corpo e mente.

🧠 Effetti cognitivi:
Un riposo di 15–30 minuti migliora l’attenzione sostenuta, la memoria a breve termine e la capacità di apprendimento. Ciò avviene grazie a una parziale ricalibrazione dei circuiti sinaptici corticali, che riduce la “fatica neuronale” accumulata nelle ore precedenti.
(Ref: Mednick et al., Nature Neuroscience, 2003)

⚙️ Effetti fisiologici:
Il sonno breve riduce la secrezione di cortisolo e regola l’attività del sistema nervoso autonomo, con un miglior bilanciamento tra tono simpatico e parasimpatico. In alcuni studi si è osservato un miglioramento anche dei parametri cardiovascolari e della tolleranza al glucosio.
(Ref: Faraut et al., Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, 2011)

⏱️ Durata e timing ideali:
• Durata ottimale: 20–30 minuti
• Orario ideale: tra le 13:00 e le 15:00, in coincidenza con il calo fisiologico della vigilanza circadiana.
Un sonno più lungo può condurre alle fasi di sonno profondo, generando sleep inertia (sensazione di confusione e torpore post-risveglio).

⚠️ Attenzione:
Se protratto oltre i 40 minuti o praticato troppo tardi nel pomeriggio, può interferire con l’architettura del sonno notturno e ridurne la qualità.

In sintesi, il power nap è uno strumento semplice ma supportato dalla letteratura scientifica per ottimizzare il recupero neurofisiologico e migliorare le prestazioni cognitive e fisiche durante la giornata.

🔬 L’importanza dell’indice HOMA nella valutazione metabolicaL’indice HOMA (Homeostasis Model Assessment) è un parametro ...
29/10/2025

🔬 L’importanza dell’indice HOMA nella valutazione metabolica

L’indice HOMA (Homeostasis Model Assessment) è un parametro di grande valore clinico e nutrizionale per stimare la sensibilità insulinica e individuare precocemente una possibile insulino-resistenza.

Viene calcolato a partire da due dati di base:
• Glicemia a digiuno (mg/dl)
• Insulinemia a digiuno (μU/ml)

➡️ Formula:
HOMA-IR = (Glicemia × Insulina) / 405

Un valore superiore a circa 2.0–2.5 (i limiti variano secondo laboratorio e popolazione) può suggerire una ridotta sensibilità all’insulina.

📊 Perché è rilevante:
L’insulino-resistenza rappresenta uno dei primi segnali di disfunzione metabolica e può precedere per anni la comparsa di diabete tipo 2, steatosi epatica non alcolica (NAFLD), dislipidemia e alterazioni ormonali (come PCOS o ipogonadismo).

🧠 Valutare l’HOMA permette di:
• Identificare precocemente soggetti a rischio;
• Impostare strategie nutrizionali e di attività fisica mirate;
• Monitorare l’efficacia degli interventi nel tempo.

Un indice HOMA nella norma non è solo un buon segnale metabolico, ma un vero marker di longevità e salute sistemica.

🌅 La potenza silenziosa della RiconoscenzaLa riconoscenza non è solo un gesto gentile, è una frequenza.Quando ringraziam...
28/10/2025

🌅 La potenza silenziosa della Riconoscenza

La riconoscenza non è solo un gesto gentile, è una frequenza.
Quando ringraziamo sinceramente — una persona, una giornata, o anche solo il fatto di esserci — stiamo letteralmente riprogrammando il nostro cervello.

🧠 Dal punto di vista neuroscientifico, la gratitudine attiva aree profonde del cervello come l’insula, il cingolato anteriore e la corteccia prefrontale ventromediale — le stesse coinvolte nella regolazione delle emozioni e nella produzione di dopamina e serotonina.
In parole semplici: il cervello riconoscente è un cervello più felice e più stabile.

💫 Sul piano spirituale, la riconoscenza ci riporta nel “qui e ora”.
Ci libera dal bisogno di ciò che manca e ci allinea a ciò che è già presente. È come se, nel dire “grazie”, l’anima ricordasse che la vita non è una corsa al possesso, ma una danza di doni che si rinnovano ogni giorno.

📿 Allenare la gratitudine — anche solo con tre pensieri al giorno — significa riscrivere il modo in cui guardiamo la realtà: non più attraverso la mancanza, ma attraverso l’abbondanza.

“Non è la felicità che ci rende riconoscenti.
È la riconoscenza che ci rende felici.”
— Brother David Steindl-Rast

🔬 Analisi avanzata della composizione corporea e dello stress fisiologicoCon le nuove tecnologie di analisi bioimpedenzi...
23/10/2025

🔬 Analisi avanzata della composizione corporea e dello stress fisiologico

Con le nuove tecnologie di analisi bioimpedenziometrica multifrequenza e monitoraggio PPG (fotopletismografico) è oggi possibile ottenere una valutazione completa e approfondita del corpo e dello stato di benessere generale.

Queste metodiche consentono di analizzare:

💪 Composizione corporea reale
• Massa magra, massa grassa e acqua corporea totale
• Distribuzione dei fluidi intra ed extracellulari
• Stato di idratazione e qualità del tessuto muscolare

⚡️ Metabolismo cellulare e performance
• Efficienza metabolica
• Livello di infiammazione cronica sistemica
• Stato di stress ossidativo
• Recupero energetico e capacità di adattamento

🧠 Equilibrio neurovegetativo e risposta allo stress
• Analisi della variabilità cardiaca (HRV)
• Bilancio tra sistema simpatico e parasimpatico
• Valutazione del livello di stress, del carico psicofisico e della qualità del recupero

❤️ Circolazione e microcircolo
• Valutazione della funzionalità vascolare
• Flusso periferico e stato del microcircolo
• Adattamento cardiovascolare all’attività fisica o allo stress

In pratica, un vero e proprio “check-up funzionale” che permette di individuare precocemente squilibri e orientare percorsi personalizzati di nutrizione, attività fisica, recupero e gestione dello stress.

💭 Dieta chetogenica: funziona?La risposta più onesta è… dipende.Negli ultimi anni la dieta chetogenica è diventata una d...
22/10/2025

💭 Dieta chetogenica: funziona?

La risposta più onesta è… dipende.

Negli ultimi anni la dieta chetogenica è diventata una delle strategie nutrizionali più discusse.
C’è chi la considera una soluzione rapida ed efficace per dimagrire, e chi la vede come una moda rischiosa.
Come spesso accade, la verità sta nel mezzo.

✅ Funziona se:
• viene prescritta e monitorata da un professionista qualificato;
• è inserita in un percorso con obiettivi chiari (perdita di peso, miglioramento del profilo metabolico, supporto in alcune patologie);
• è bilanciata e strutturata con alimenti di qualità, non improvvisata seguendo schemi trovati online.

⚠️ Non funziona se:
• viene utilizzata come “dieta lampo”;
• si protrae troppo a lungo senza controllo;
• si pensa che la chetosi garantisca automaticamente il dimagrimento.

In nutrizione non esistono ricette universali.
La dieta chetogenica può essere un valido strumento, ma solo se utilizzata nel giusto contesto e con la giusta guida.

La scelta migliore resta sempre quella personalizzata, costruita su misura per la persona, non sul trend del momento.

🧠💪 Fisioterapia e Nutrizione: due percorsi, un’unica direzioneNel mio lavoro ho imparato che il corpo non si cura “a com...
20/10/2025

🧠💪 Fisioterapia e Nutrizione: due percorsi, un’unica direzione

Nel mio lavoro ho imparato che il corpo non si cura “a compartimenti stagni”.
Ogni disturbo, ogni dolore, ogni difficoltà nel recupero funzionale è il risultato di meccanismi complessi che coinvolgono movimento, metabolismo, infiammazione, postura e stile di vita.

Per questo credo fortemente in un approccio integrato tra fisioterapia e nutrizione.
Non si tratta solo di lavorare sul muscolo o sull’articolazione, ma di creare le condizioni biologiche e funzionali perché il corpo possa rigenerarsi davvero.

✅ Una corretta alimentazione supporta i processi di guarigione, riduce l’infiammazione e accelera il recupero.
✅ La fisioterapia, a sua volta, restituisce equilibrio, forza e mobilità, permettendo all’organismo di sfruttare al meglio i benefici nutrizionali.

Insieme, queste due discipline non si limitano a “curare”:
aiutano la persona a tornare a stare bene, nel senso più pieno del termine.

Perché il vero obiettivo non è solo eliminare un dolore, ma ricostruire armonia tra corpo, movimento e salute.

💓 HRV: la risposta clinica della resilienzaNegli ultimi anni si parla sempre più spesso di resilienza, intesa come la ca...
15/10/2025

💓 HRV: la risposta clinica della resilienza

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di resilienza, intesa come la capacità di adattarsi, reagire e recuperare di fronte alle difficoltà.
In ambito clinico e fisiologico, esiste un parametro che traduce questa qualità in un dato misurabile: la HRV (Heart Rate Variability), ovvero la variabilità della frequenza cardiaca.

🔹 Cos’è la HRV
La HRV misura l’intervallo di tempo tra un battito cardiaco e l’altro.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, un cuore “sano” non batte in modo perfettamente regolare: varia costantemente, riflettendo la continua modulazione tra il sistema nervoso simpatico e quello parasimpatico.

🔹 Cosa rappresenta
Una HRV elevata indica un sistema nervoso flessibile, capace di passare in modo efficiente da stati di attivazione (stress, sforzo, attenzione) a stati di recupero (riposo, digestione, rigenerazione).
Una HRV ridotta, invece, segnala rigidità del sistema: il corpo tende a rimanere in modalità difensiva, riducendo la capacità di adattarsi agli stimoli e rallentando i processi di recupero.

🔹 Perché rappresenta la resilienza
La resilienza psicologica ha radici fisiologiche.
Un organismo resiliente non è quello che “non sente lo stress”, ma quello che riesce a regolare efficacemente la risposta allo stress e tornare rapidamente all’equilibrio.
In questo senso, la HRV è la risposta clinica della resilienza: un indice oggettivo della capacità del corpo di autoregolarsi, recuperare e adattarsi.

🔹 Come migliorare la HRV
• Respirazione lenta e diaframmatica
• Sonno regolare e di qualità
• Attività fisica costante
• Riduzione del carico emotivo cronico
• Pratiche di mindfulness o biofeedback

📍 In sintesi: la resilienza non è una dote statica, ma un processo dinamico di regolazione.
E oggi, grazie alla HRV, possiamo osservarla e allenarla in modo clinico e concreto.

🧠 Il corpo non mente mai.Nel mio lavoro vedo ogni giorno persone che arrivano con dolori, tensioni muscolari, insonnia o...
08/10/2025

🧠 Il corpo non mente mai.

Nel mio lavoro vedo ogni giorno persone che arrivano con dolori, tensioni muscolari, insonnia o disturbi digestivi.
Molti pensano siano problemi “fisici” isolati.
Ma spesso sono solo il linguaggio con cui il corpo esprime uno stress che la mente non riesce più a gestire.

Il corpo è un sistema unico, non un insieme di pezzi separati:
ciò che viviamo a livello emotivo o mentale ha sempre una ricaduta biologica — sulla postura, sul respiro, sul ritmo circadiano, sull’infiammazione di basso grado.

Ascoltare questi segnali non significa “drammatizzare”, ma intercettare precocemente uno squilibrio.
È questo il cuore della prevenzione: imparare a leggere il corpo prima che sia lui a “gridare”.

Allenamento, alimentazione e recupero non servono solo a migliorare la performance, ma a mantenere coerenza tra ciò che pensiamo e ciò che sentiamo.
Perché il corpo, a differenza della mente, non mente mai.

📈 VO₂ Max: il vero indicatore della tua salute, non solo della forma fisicaIl VO₂ Max rappresenta la massima quantità di...
07/10/2025

📈 VO₂ Max: il vero indicatore della tua salute, non solo della forma fisica

Il VO₂ Max rappresenta la massima quantità di ossigeno che il corpo riesce a utilizzare durante un esercizio intenso.
È, in pratica, il parametro che misura quanto efficiente è il tuo cuore, i tuoi polmoni e i tuoi muscoli nel lavorare insieme.

🔬 Perché è così importante?
Perché un VO₂ Max elevato è correlato a:
✅ Minor rischio di malattie cardiovascolari
✅ Migliore metabolismo (maggior sensibilità insulinica e miglior controllo del peso)
✅ Maggior longevità e qualità della vita
✅ Miglior capacità di recupero e gestione dello stress

📊 Al contrario, un VO₂ Max basso è uno dei principali indicatori predittivi di mortalità precoce, anche più di molti esami del sangue.

🏃‍♂️ Come migliorarlo:
• Allenamenti a intervalli (HIIT) o sessioni aerobiche ben strutturate
• Attività regolare (camminate veloci, bici, corsa, nuoto)
• Controllo del peso e una nutrizione adeguata al tipo di attività

💡 Migliorare il VO₂ Max non significa solo “correre di più”, ma allenare il corpo a usare meglio l’ossigeno.
È un investimento diretto sulla salute del tuo cuore, del tuo cervello e del tuo futuro.

Allergie e intestino: c’è un legame che spesso ignoriamo 🌿🦠Lo sapevi che la salute del nostro intestino può influenzare ...
06/10/2025

Allergie e intestino: c’è un legame che spesso ignoriamo 🌿🦠

Lo sapevi che la salute del nostro intestino può influenzare la risposta allergica?

✅ Microbiota e immunità: un intestino equilibrato aiuta a modulare il sistema immunitario. Disbiosi e squilibri possono rendere le reazioni allergiche più intense.

✅ Alimentazione: cibi ricchi di fibre, fermentati e probiotici supportano il microbiota e, indirettamente, la risposta alle allergie. Frutta, verdura, kefir o yogurt possono fare la differenza.

✅ Stile di vita attivo: l’esercizio moderato migliora la funzionalità immunitaria e riduce l’infiammazione sistemica, aiutando a mitigare i sintomi allergici.

💡 In sintesi: prendersi cura dell’intestino non serve solo alla digestione, ma anche a rendere il corpo più resiliente alle allergie.

🧬 Microbiota e dolore: un legame sempre più chiaroIl microbiota intestinale è oggi considerato un vero e proprio organo ...
03/10/2025

🧬 Microbiota e dolore: un legame sempre più chiaro

Il microbiota intestinale è oggi considerato un vero e proprio organo “nascosto”, capace di influenzare non solo il metabolismo e il sistema immunitario, ma anche la percezione del dolore.

Diversi studi hanno dimostrato che una disbiosi intestinale può essere correlata a:
• sindrome dell’intestino irritabile (IBS)
• dolore muscoloscheletrico cronico
• emicrania
• fibromialgia

🔎 Come avviene il collegamento?
• Attraverso l’asse intestino-cervello, i microrganismi intestinali dialogano con il sistema nervoso centrale.
• Alcuni batteri producono neurotrasmettitori e acidi grassi a corta catena, che modulano infiammazione e sensibilità al dolore.
• Una disbiosi può aumentare la permeabilità intestinale, favorendo uno stato infiammatorio sistemico che amplifica la percezione del dolore.

💡 Ecco perché strategie mirate su alimentazione, sonno e gestione dello stress hanno effetti non solo sul benessere intestinale, ma anche sulla riduzione dei dolori cronici.

👉 Investire sulla salute del microbiota significa investire sulla salute globale.

📖 Per approfondire:
Cryan JF, O’Riordan KJ, Cowan CS, et al. The Microbiota-Gut-Brain Axis. Physiol Rev. 2019;99(4):1877-2013. doi:10.1152/physrev.00018.2018

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