Antonella Fanfulla - Biologa Nutrizionista

Antonella Fanfulla - Biologa Nutrizionista Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Antonella Fanfulla - Biologa Nutrizionista, Nutrizionista, Piazza Umberto, 19, Bitetto.

– Educazione alimentare,
– Alimentazione chetogenica per dimagrimento, salute metabolica e supporto clinico
– Nutrizione in gravidanza e allattamento,
– Alimentazione per patologie: sindrome metabolica, diabete, PCOS, disturbi gastrointestinali, ecc.

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03/12/2025

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𝐋𝐢𝐩𝐞𝐝𝐞𝐦𝐚, 𝐦𝐨𝐯𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐝𝐢𝐞𝐭𝐚: 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 (𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐢 𝐦𝐢𝐭𝐢)

Il lipedema è una di quelle diagnosi che arrivano tardi, spesso dopo anni di “sei solo sovrappeso” o “devi dimagrire di più”. Ma chi lo vive sulla propria pelle sa benissimo che non è “solo grasso”: è un disturbo della distribuzione del tessuto adiposo, doloroso, implacabile, che colpisce quasi esclusivamente le donne e che si concentra soprattutto su gambe e fianchi.

Negli ultimi anni, però, qualcosa è cambiato: abbiamo finalmente i primi studi seri su esercizio fisico, dieta, compressione e liposuzione. Non sono la Bibbia – i campioni sono piccoli, spesso monocentrici – ma danno una direzione chiara: 𝐿𝑖𝑝𝑒𝑑𝑒𝑚𝑎, 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑒 𝑑𝑖𝑒𝑡𝑎: 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 (𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑖 𝑚𝑖𝑡𝑖).

𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐧𝐨𝐧 𝐛𝐚𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢𝐫𝐞 “𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐦𝐨𝐯𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨”

Nel lipedema spesso si sente dire: “l’esercizio non serve, tanto il grasso lipedematoso non va via”. Non è vero.
Uno dei trial più importanti è quello di Atan et al., 2021: 33 donne (campione piccolo) con lipedema severo (tipo 3, stadio III–IV) sono state randomizzate a tre trattamenti:

- esercizio + Complete Decongestive Therapy (CDT)
- esercizio + pneumatico intermittente (IPCT)
- solo esercizio

𝐑𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐨, 𝐝𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐠𝐢𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞:

- tutti e tre i gruppi migliorano in termini di volume degli arti, dolore e qualità di vita;
- ma CDT e IPCT aggiungono un beneficio ulteriore rispetto al solo esercizio.

Tradotto: il movimento fa la sua parte, ma quando lo abbiniamo a tecniche fisiche mirate, i risultati diventano clinicamente rilevanti.

𝐂𝐡𝐞 𝐭𝐢𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐟𝐢𝐬𝐢𝐜𝐚 𝐡𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐫𝐫𝐞? (Chinesiologo)

Gli studi concordano su alcuni punti:

- servono programmi strutturati, non il “faccia un po’ di camminate”;
- è utile combinare resistenza + forza;
- la frequenza ideale negli studi è di 3–5 sedute a settimana, per almeno 8–12 settimane;
- le pazienti riferiscono meno dolore, gambe più leggere, migliore capacità di camminare (6-minute walk test) e, in alcuni casi, riduzione delle circonferenze.

Anche la consensus sul ruolo dell’esercizio nel lipedema – ad esempio il documento di consenso guidato da Annunziata e coll. – indica chiaramente che l’attività fisica non è opzionale, ma un pilastro della terapia conservativa: aerobica moderata, esercizi in scarico (acqua), rinforzo muscolare mirato, il tutto adattato allo stadio di malattia e al dolore.

𝑆𝑒𝑟𝑣𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎 𝑠𝑢 𝑚𝑖𝑠𝑢𝑟𝑎, 𝑟𝑒𝑔𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒, 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑣𝑜, 𝑖𝑑𝑒𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑣𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑡𝑜, 𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑠𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒.

𝐂𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐂𝐃𝐓, 𝐈𝐏𝐂𝐓: 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐞𝐚𝐦, 𝐧𝐨𝐧 𝐝𝐢 𝐠𝐚𝐝𝐠𝐞𝐭

Se guardiamo alle linee guida – ad esempio gli Standard of care for lipedema in the United States – la compressione non è un optional estetico: è standard di cura. Calze, bendaggi, sistemi pneumatici, manual lymph drainage, tutto dentro la stessa cornice: Complete Decongestive Therapy (CDT).

- La compressione riduce il dolore, il senso di pesantezza e i lividi.
- In associazione all’esercizio migliora ulteriormente funzione e qualità di vita rispetto al solo esercizio.
- I dispositivi pneumatici avanzati (APCD) hanno mostrato, in piccoli trial, un miglioramento significativo dei sintomi e della QoL rispetto ai controlli.

l limite? Gli studi hanno pochi soggetti, seguono le pazienti per pochi mesi e spesso mischiano più interventi insieme: è difficile attribuire la quota di beneficio a una singola tecnica. Però il quadro complessivo è coerente: quando si fa compressione fatta bene e con continuità, le pazienti stanno meglio.

𝐃𝐢𝐞𝐭𝐚: 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ “𝐝𝐢𝐦𝐚𝐠𝐫𝐢𝐬𝐜𝐚 𝐞 𝐯𝐞𝐝𝐫𝐚̀”, 𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 “𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐥𝐢𝐩𝐞𝐝𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚” (Nutrizionista Sanitario)

Per anni si è ripetuto che “la dieta non serve sul lipedema” perché il grasso patologico è resistente. Gli studi recenti, però, dicono altro.

𝑳𝒐𝒘-𝒄𝒂𝒓𝒃, 𝒅𝒊𝒆𝒕𝒂 𝒂 𝒛𝒐𝒏𝒂 𝒆 𝒄𝒉𝒆𝒕𝒐𝒈𝒆𝒏𝒊𝒄𝒂: 𝒅𝒐𝒗𝒆 𝒂𝒃𝒃𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒅𝒂𝒕𝒊
Una revisione sistematica e meta-analisi del 2024 ha messo insieme gli studi su diete chetogeniche / Dieta a Zona / low-carb high-fat (LCHF) nelle donne con lipedema. Risultato: questi approcci portano a:

- calo di peso e di massa grassa;
- miglioramento del profilo glicemico e lipidico;
- in diversi lavori, riduzione riferita del dolore e dei sintomi, anche se spesso non misurata con scale standardizzate.

Uno studio prospettico su dieta LCHF vs dieta moderato-carbo a basso indice glicemico ha mostrato che la LCHF era più efficace nel ridurre massa grassa e migliorare diversi marcatori metabolici, senza danni a rene o tiroide nel periodo osservato.

Non significa che tutte debbano fare chetogenica a vita, ma mette a fuoco un punto: 𝑟𝑖𝑑𝑢𝑟𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑔𝑙𝑢𝑐𝑖𝑑𝑖𝑐𝑜, 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑒 𝑠𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒̀ 𝑖𝑛𝑠𝑢𝑙𝑖𝑛𝑜-𝑟𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑡𝑒, ℎ𝑎 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜, 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑝𝑒𝑠𝑜.

𝑫𝒊𝒆𝒕𝒂 𝒂𝒏𝒕𝒊-𝒊𝒏𝒇𝒊𝒂𝒎𝒎𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒆 𝑴𝒆𝒅𝒊𝒕𝒆𝒓𝒓𝒂𝒏𝒆𝒂
Altri lavori guardano alla qualità globale della dieta:

- Un pattern alimentare con basso Dietary Inflammatory Index (DII) e alta aderenza allo stile mediterraneo si associa a livelli più bassi di citochine pro-infiammatorie (TNF-α, IL-6) nelle donne con lipedema.
- Studi trasversali, certo, quindi niente causalità; ma il segnale è chiaro: meno junk pro-infiammatorio → meno infiammazione di basso grado.

Una review su approcci nutrizionali nel lipedema (Atabilen Pınar et al., 2025) conclude che non c’è ancora una dieta “ufficiale” per il lipedema, ma che:

- il controllo del peso,
- la riduzione del carico glucidico,
- l’aumento di alimenti anti-infiammatori (olio extravergine, pesce azzurro, frutta secca, verdure, spezie etc.)

Sono i tre pilastri su cui ha più senso lavorare.

𝐄 𝐥𝐚 𝐥𝐢𝐩𝐨𝐬𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞? 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐟𝐚 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐡𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐨 (Medico Chirurgo)

Qui la letteratura è più corposa (anche se non randomizzata). Il lavoro storico di Schmeller et al., 2012 su liposuzione tumescent in donne con lipedema mostra, a lungo termine:

- riduzione stabile di volume e disproporzione arti/tronco,
- calo significativo di dolore e sintomi,
- riduzione o addirittura sospensione della terapia decongestiva in una quota importante di pazienti,
- tasso di complicanze serio relativamente basso.

Studi successivi su water-jet assisted liposuction (WAL) e altre varianti confermano miglioramenti morfologici, funzionali e di qualità di vita, con differenze tecniche ma stessa direzione di marcia. Una recente meta-analisi sugli interventi di liposuzione nel lipedema arriva alla conclusione che questi interventi sono efficaci e ragionevolmente sicuri, a patto che vengano eseguiti in centri esperti e che il paziente mantenga compressione e stile di vita adeguato.

L𝑎 𝑙𝑖𝑝𝑜𝑠𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑢𝑛𝑎 “𝑐𝑢𝑟𝑎 𝑒𝑠𝑡𝑒𝑡𝑖𝑐𝑎” 𝑚𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑐𝑒𝑑𝑢𝑟𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑟𝑢𝑟𝑔𝑖𝑐𝑎 𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟𝑒, 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑜𝑠𝑎, 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑟𝑖𝑣𝑎 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑠𝑐ℎ𝑖, 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑟𝑖𝑑𝑢𝑟𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑒𝑠𝑠𝑢𝑡𝑜 𝑙𝑖𝑝𝑒𝑑𝑒𝑚𝑎𝑡𝑜𝑠𝑜 𝑒 𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑡𝑜𝑚𝑖, 𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑑𝑖𝑒𝑡𝑎, 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒.

𝐈𝐥 𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨: 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐭𝐨, 𝐧𝐨𝐧 “𝐭𝐞𝐜𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐦𝐢𝐫𝐚𝐜𝐨𝐥𝐨𝐬𝐚”

Le linee guida internazionali e gli Standard of care sono chiari: la gestione del lipedema efficace nel medio-lungo termine non è basata su una singola arma, ma su un 𝐩𝐚𝐜𝐜𝐡𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐭𝐨:

𝟏) 𝐄𝐝𝐮𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐢𝐚𝐠𝐧𝐨𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚
– per smettere di colpevolizzare le pazienti (“mangi meno”) e iniziare a parlare di malattia.

𝟐) 𝐄𝐬𝐞𝐫𝐜𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐟𝐢𝐬𝐢𝐜𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐫𝐚𝐦𝐦𝐚𝐭𝐨
– frequente, adattato al dolore e allo stadio, con obiettivi funzionali chiari.

𝟑) 𝐓𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐚 𝐞 𝐂𝐃𝐓
– calze adeguate, linfodrenaggio, eventualmente dispositivi pneumatici, soprattutto nelle fasi più avanzate.

𝟒) 𝐃𝐢𝐞𝐭𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚𝐭𝐚
– controllo del peso e dell’insulino-resistenza, approccio low-carb/anti-infiammatorio personalizzato, evitando estremismi fai-da-te.

𝟓) 𝐒𝐮𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞
– perché l’impatto su autostima, immagine corporea e vita sociale è enorme.

𝟔) 𝐂𝐡𝐢𝐫𝐮𝐫𝐠𝐢𝐚 (𝐥𝐢𝐩𝐨𝐬𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞)
– quando la terapia conservativa è stata fatta seriamente e non basta più, e quando ci sono le condizioni cliniche e logistiche per un intervento sicuro e seguito nel tempo.

𝐀 𝐭𝐞 D𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐢𝐩𝐞𝐝𝐞𝐦𝐚 𝐝𝐢𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨:

“𝑁𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑐𝑜𝑙𝑝𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝑡𝑟𝑜𝑝𝑝𝑜. 𝐼𝑙 𝑙𝑖𝑝𝑒𝑑𝑒𝑚𝑎 𝑒̀ 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑎𝑙𝑎𝑡𝑡𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑒𝑠𝑠𝑢𝑡𝑜 𝑎𝑑𝑖𝑝𝑜𝑠𝑜. 𝑁𝑜𝑛 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑖𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑓𝑒𝑡𝑡𝑎, 𝑚𝑎 𝑠𝑎𝑝𝑝𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑏𝑖𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑎𝑙𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 – 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑒 – 𝑐ℎ𝑖𝑟𝑢𝑟𝑔𝑖𝑎, 𝑠𝑖 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑟𝑖𝑑𝑢𝑟𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑑𝑜𝑙𝑜𝑟𝑒, 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑔𝑎𝑚𝑏𝑒 𝑒 𝑙𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎. 𝑁𝑜𝑛 𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑐𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑚𝑖𝑟𝑎𝑐𝑜𝑙𝑜𝑠𝑎: 𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜, 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑖𝑡𝑜 𝑠𝑢 𝑚𝑖𝑠𝑢𝑟𝑎, 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑎 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎.”

𝐋𝐢𝐧𝐞𝐞 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐧𝐬𝐮𝐬
- Herbst KL, Kahn LA, Iker E, et al. Standard of care for lipedema in the United States. Phlebology. 2021;36(10):779-796. doi:10.1177/02683555211015887.

- Annunziata G, et al. The role of physical exercise as a therapeutic tool to improve lipedema. Curr Nutr Rep. 2024;13(3): in press. doi:10.1007/s13679-024-00579-8.

𝐄𝐬𝐞𝐫𝐜𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐟𝐢𝐬𝐢𝐜𝐨, 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚
- Lanzi S, Pousaz A, Porceddu E, et al. Exercise training in women with lipedema – a systematic review. Vasa. 2025; online ahead of print. doi:10.1024/0301-1526/a001250.

- Atan T, Bahar-Ozdemir Y. The effects of complete decongestive therapy or intermittent pneumatic compression therapy or exercise only in the treatment of severe lipedema: a randomized controlled trial. Lymphat Res Biol. 2021;19(1):86-95. doi:10.1089/lrb.2020.0019.

- Czerwińska M, Gruszecki M, Rumiński J, Hansdorfer-Korzon R. Evaluation of the effectiveness of compression therapy combined with exercises versus exercises only among lipedema patients using various outcome measures. Life (Basel). 2024;14(11):1346. doi:10.3390/life14111346.

- Wright T, Scarfino CD, O’Malley EM. Effect of pneumatic compression device and stocking use on symptoms and quality of life in women with lipedema: a proof-in-principle randomized trial. Phlebology. 2023;38(1):51-61. doi:10.1177/02683555221145779.

𝐃𝐢𝐞𝐭𝐚, 𝐜𝐡𝐞𝐭𝐨𝐠𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 / 𝐥𝐨𝐰-𝐜𝐚𝐫𝐛 𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐜𝐜𝐢 𝐧𝐮𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢
- Amato ACM, et al. The efficacy of ketogenic diets (low carbohydrate; high fat) as a potential nutritional intervention for lipedema: a systematic review and meta-analysis. Nutrients. 2024;16(19):3276. doi:10.3390/nu16193276.

- De Oliveira J, de Paula ACP, Guimarães VHD, et al. Clinical or cultural? Dietary interventions for lipedema: a systematic review. Maturitas. 2025;202:108716. doi:10.1016/j.maturitas.2025.108716.

- Atabilen Pınar B, Çelik MN, Altıntaş Başar HB. Current Evidence-Based Clinical Nutritional Approaches in Lipedema: A Scoping Review. Nutr Rev. 2025;nuaf203. doi:10.1093/nutrit/nuaf203.

- Jeziorek M, Szuba A, Rockicki M, et al. The effect of a low-carbohydrate, high-fat diet versus moderate-carbohydrate, low-glycemic index diet on body composition in patients with lipedema. Diabetes Metab Syndr Obes. 2022;15:2337-2350. doi:10.2147/DMSO.S373631.

- Jeziorek M, Szuba A, Rockicki M, et al. The effect of a low-carbohydrate high-fat diet on body composition and metabolic parameters in women with lipedema and obesity. Nutrients. 2023;15(11):2619. doi:10.3390/nu15112619.

- Lundanes J, Sæther JC, et al. The effect of a low-carbohydrate diet on subcutaneous adipose tissue and metabolic health in women with lipedema. Front Nutr. 2024;11:1484612. doi:10.3389/fnut.2024.1484612.

- Keith L, Seo CA, Rowsemitt C, et al. Ketogenic diet as a potential intervention for lipedema. Med Hypotheses. 2021;154:110642. doi:10.1016/j.mehy.2021.110642.

𝐋𝐢𝐩𝐨𝐬𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐫𝐮𝐫𝐠𝐢𝐜𝐢
- Schmeller W, Hueppe M, Meier-Vollrath I. Tumescent liposuction in lipoedema yields good long-term results. Br J Dermatol. 2012;166(1):161-168. doi:10.1111/j.1365-2133.2011.10566.x.

- Witte T, Dadras M, Heck FC, et al. Water-jet-assisted liposuction for the treatment of lipedema: standardized treatment protocol and results of 63 patients. J Plast Reconstr Aesthet Surg. 2020;73(9):1637-1644. doi:10.1016/j.bjps.2020.03.002.

- Mortada HH, Alaqil S, Al Jabbar I, et al. Safety and effectiveness of liposuction modalities in managing lipedema: systematic review and meta-analysis. Arch Plast Surg. 2024;51(5):510-526. doi:10.1055/a-2334-9260.

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18/11/2025

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12/11/2025
07/11/2025

A 97 ANNI, E' MORTO JAMES WATSON

Per un biologo come me, è la fine di un monumento, ma uno di quelli con molte parti in ombra.

James D. Watson è stato una delle figure più complesse e controverse nella storia della scienza. Insieme a Francis Crick scoprì nel 1953 la struttura a doppia elica del DNA, una delle più grandi conquiste intellettuali del Novecento. Quella scoperta non solo rivelò come l’informazione genetica si trasmette da una generazione all’altra, ma inaugurò l’intera biologia molecolare, la genetica moderna e l’evoluzione comparata su base molecolare.

Ma accanto al genio c’era un carattere competitivo, spietato e spesso incapace di rispetto per gli altri. L’ambiente di Cambridge dei primi anni Cinquanta era dominato da una cultura maschile, chiusa e aggressiva, e Watson ne fu un interprete perfetto. Nella corsa a “decifrare il segreto della vita” ignorò ogni cautela etica: lui e Crick utilizzarono dati cruciali di Rosalind Franklin, ottenuti attraverso fotografie a raggi X, senza chiederle il permesso né citarla nella pubblicazione su Nature. Solo molti anni dopo, nella sua autobiografia The Double Helix (1968), Watson ammise parzialmente il debito verso Franklin, ma lo fece in termini condiscendenti e sessisti, descrivendola in modo ridicolizzante e relegandola a un ruolo marginale. Quella stessa autobiografia, divenuta un caso editoriale, fu anche il primo racconto diretto della feroce competizione nel mondo della ricerca, fatta di rivalità, appropriazioni di idee e calcoli personali: un mondo ben lontano dall’immagine idealizzata della scienza come impresa pura e collettiva.

Negli anni successivi Watson costruì un’enorme influenza accademica: fu professore ad Harvard, poi direttore del Cold Spring Harbor Laboratory, che trasformò in uno dei centri più avanzati di genetica e genomica, e promosse con forza la nascita del Progetto Genoma Umano. Ma la sua reputazione si sgretolò sotto il peso di un lungo elenco di dichiarazioni pubbliche razziste e sessiste. Sostenne che l’intelligenza delle popolazioni africane fosse “geneticamente inferiore”, che le donne non fossero portate per la ricerca, che l’omosessualità dovesse poter essere evitata con la selezione genetica dei nascituri. Le sue frasi suscitarono scandalo in tutto il mondo e portarono, nel 2019, alla revoca di ogni titolo onorifico da parte del laboratorio che aveva diretto per decenni.

Watson resta così il simbolo di un paradosso. Ha incarnato il meglio della scienza – la curiosità, la capacità di vedere ciò che nessuno aveva ancora immaginato – e al tempo stesso il suo lato più brutale: l’arroganza, la competizione cieca, la disattenzione verso il contributo degli altri e verso i limiti etici. È stato un uomo capace di svelare la struttura alla base della vita e dell'evoluzione, ma non seppe comprendere pienamente la complessità e la dignità dell’essere umano.

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27/10/2025

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💪 𝐔𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐯𝐞𝐥𝐚 𝐢𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 (𝐞 𝐢𝐥 𝐦𝐞𝐭𝐚𝐛𝐨𝐥𝐢𝐬𝐦𝐨)

Non serve sempre un laboratorio per capire se un corpo è in salute.
Secondo un nuovo studio pubblicato su J Cachexia, Sarcopenia and Muscle (García-Hermoso et al., 2025), 𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐨 — 𝐦𝐢𝐬𝐮𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐚𝐦𝐨𝐦𝐞𝐭𝐫𝐨 — 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐩𝐫𝐞𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐜𝐚𝐫𝐝𝐢𝐨𝐦𝐞𝐭𝐚𝐛𝐨𝐥𝐢𝐜𝐨 𝐠𝐢𝐚̀ 𝐧𝐞𝐢 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐢 𝐞 𝐧𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐝𝐨𝐥𝐞𝐬𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢.

📊 Analizzando oltre 𝟏𝟎.𝟎𝟎𝟎 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐢 tra 8 e 18 anni, i ricercatori hanno trovato che chi aveva una presa debole in rapporto al peso corporeo mostrava trigliceridi più alti, HDL più bassi, pressione maggiore e insulino-resistenza.
In altre parole, un muscolo “pigro” parla prima che lo facciano i referti ematici.

👉 𝐈 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢 𝐬𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐮𝐚𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐨𝐫𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐢𝐬𝐢:

- Bambine < 0,30

- Bambini < 0,39

- Adolescenti femmine < 0,36

- Adolescenti maschi < 0,42

(𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑒𝑠𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑎 𝑑𝑖𝑣𝑖𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑝𝑒𝑠𝑜 𝑐𝑜𝑟𝑝𝑜𝑟𝑒𝑜)

Sotto questi limiti, il rischio cardiometabolico schizza verso l’alto.
!!𝐍𝐨𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐚𝐠𝐧𝐨𝐬𝐢!!!, ma di un 𝒄𝒂𝒎𝒑𝒂𝒏𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒅’𝒂𝒍𝒍𝒂𝒓𝒎𝒆 che consente di intervenire presto con alimentazione, movimento e valutazioni mirate.

🧩 𝐔𝐧 𝐭𝐞𝐬𝐭 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐞, 𝐥𝐮𝐝𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐚𝐧𝐭𝐞
Misurare la forza di presa non è solo utile, ma anche divertente. Nelle scuole può diventare un momento ludico di educazione alla salute: una piccola sfida a chi stringe di più, che insegna ai ragazzi a conoscere il proprio corpo e li motiva al movimento. Bastano pochi minuti, un dinamometro e tanta curiosità per trasformare un test in un’attività educativa capace di stimolare consapevolezza e spirito di squadra.

💡 In pratica: prima di preoccuparci dei “like”, dovremmo preoccuparci della 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐨. È un segnale semplice, oggettivo e — come confermano i dati — predittivo.

Da nutrizionisti e professionisti della salute, dovremmo riportare la valutazione funzionale (come la forza muscolare) al centro del 𝐜𝐡𝐞𝐜𝐤-𝐮𝐩 𝐧𝐮𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, accanto a peso, BMI e circonferenza vita etc.

𝑰𝒍 𝒄𝒐𝒓𝒑𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒆̀ 𝒔𝒐𝒍𝒐 “𝒒𝒖𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒑𝒆𝒔𝒂”, 𝒎𝒂 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒔𝒂 𝒇𝒂𝒓𝒆.

🏫 𝐋𝐞 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐨𝐝𝐮𝐫𝐫𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 questi test di valutazione funzionale durante l’anno scolastico possono contattare Nutri.Prof – Federazione Nutrizionisti Professionisti per ricevere supporto tecnico e materiale informativo.

📚 𝐁𝐢𝐛𝐥𝐢𝐨𝐠𝐫𝐚𝐟𝐢𝐚

1) García-Hermoso A, Ramírez-Vélez R, Ortega FB, et al. Handgrip strength thresholds to detect cardiometabolic risk in youth: The MOVI-2 study and a systematic review and meta-analysis. J Cachexia Sarcopenia Muscle. 2025;16(2):345-359. doi:10.1002/jcsm.13542

2) Ortega FB, Ruiz JR, Castillo MJ, Sjöström M. Physical fitness in childhood and adolescence: A powerful marker of health. Int J Obes (Lond). 2008;32(1):1-11. doi:10.1038/sj.ijo.0803774

3) Smith JJ, Eather N, Morgan PJ, Plotnikoff RC, Faigenbaum AD, Lubans DR. The health benefits of muscular fitness for children and adolescents: A systematic review and meta-analysis. Sports Med. 2014;44(9):1209-1223. doi:10.1007/s40279-014-0196-4

4) Cadenas-Sánchez C, Mora-Gonzalez J, Migueles JH, et al. Handgrip strength as a health biomarker in children and adolescents: What does it tell us? Nutrients. 2020;12(8):2406. doi:10.3390/nu12082406

5) Moliner-Urdiales D, Ruiz JR, Ortega FB, et al. Association of muscular and cardiorespiratory fitness with total and central body fat in adolescents: The HELENA study. Br J Sports Med. 2010;44(4):256-262. doi:10.1136/bjsm.2009.062430

Chi si ferma è perduto! Oggi inizia per me una nuova avventura💪🏻
25/10/2025

Chi si ferma è perduto! Oggi inizia per me una nuova avventura💪🏻

Perché Preparare le Creme in casa?𝐈𝐧𝐠𝐫𝐞𝐝𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐢: controlli ogni ingrediente: zero conservanti, coloranti o additi...
23/10/2025

Perché Preparare le Creme in casa?

𝐈𝐧𝐠𝐫𝐞𝐝𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐢: controlli ogni ingrediente: zero conservanti, coloranti o additivi artificiali. Solo bontà genuina.

𝐃𝐨𝐥𝐜𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐬𝐮 𝐦𝐢𝐬𝐮𝐫𝐚: regoli tu la quantità di zucchero secondo i tuoi gusti e le tue esigenze alimentari.

𝐑𝐢𝐬𝐩𝐚𝐫𝐦𝐢𝐨 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢𝐭𝐨: costi ridotti rispetto ai prodotti commerciali, con una qualità molto superiore.

𝐂𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐜𝐢𝐧𝐚: personalizza le ricette con i tuoi ingredienti preferiti per creare combinazioni uniche.

20/10/2025

"Dottoressa, quante calorie avrà il mio piano alimentare?"
"E quanti chili perderò con questa dieta?"

Sono domande che mi vengono poste spesso in studio, e capisco perfettamente il desiderio di avere risposte concrete, numeri, risultati immediati.
Ma mi piace spiegare che la nutrizione non è (solo) una questione di calorie, e che il dimagrimento – quando necessario – non è mai l’unico obiettivo.

Il conteggio calorico può essere uno strumento, ma non è la guida del percorso.
Ogni persona è unica: ha la propria storia, il proprio metabolismo, le proprie emozioni, i propri ritmi.
Ed è su questo che si costruisce un piano alimentare: sull’ascolto, sul rispetto, sulla volontà di ritrovare equilibrio e benessere.

Per me, benessere significa:

sentirsi più leggeri, non solo nel corpo ma anche nella mente;

riscoprire un rapporto più sereno con il cibo, senza sensi di colpa;

imparare a nutrirsi con piacere, non con restrizioni;

dormire meglio, avere più energia, digerire senza fastidi;

avere un corpo che ti accompagna, non che ti limita.

Non è una corsa al risultato. È un percorso di consapevolezza, dove si impara a conoscersi, a volersi bene anche attraverso le scelte quotidiane ❤️.

16/10/2025
15/10/2025

𝑳𝒂 𝑻𝒖𝒂 𝑻𝒂𝒗𝒐𝒍𝒂 𝑹𝒊𝒄𝒄𝒂 𝒅𝒊 𝑽𝒊𝒕𝒂𝒎𝒊𝒏𝒂 𝑪

🫐Ribes nero 200 mg

🫑Peperoni 120-167 mg

🥝Kiwi 65-120 mg

🍊Agrumi 37-54 mg

✅ Sapevi che ribes e peperoni hanno un contenuto in vitamina C più elevato rispetto ai "rinomati" agrumi?

𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒆𝒓𝒗𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂𝒎𝒊𝒏𝒂 𝑪 𝒏𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒍𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊

✅ Consumo a crudo: frutta e verdura fresche crude offrono il massimo contenuto di vitamina C.
✅ Conservazione: tieni frutta e verdura in contenitori ermetici o sottovuoto per ridurre l'esposizione all'aria.
✅ Cottura: preferisci il vapore o il microonde, che preservano meglio la vitamina rispetto alla bollitura. La cottura a vapore può conservare fino al 65% della vitamina C, mentre la bollitura può ridurla del 25-40%.
✅ Preparazione: taglia frutta e verdura solo prima di consumarle per evitare l'ossidazione.
✅ Succhi: bevi i succhi di frutta appena preparati, poiché la vitamina C si degrada rapidamente.
✅ Abbinamenti: aggiungi succo di limone (ricco di vitamina C) a legumi o carne per migliorarne l'assorbimento del ferro.

☀️ Lo studio sarà chiuso per la pausa estiva da lunedì 28 luglio a venerdì 29 agosto.Ci rivediamo da lunedì 1° settembre...
25/07/2025

☀️ Lo studio sarà chiuso per la pausa estiva da lunedì 28 luglio a venerdì 29 agosto.

Ci rivediamo da lunedì 1° settembre, pronti a ripartire insieme con nuovi obiettivi e rinnovata energia.

Vi auguro un’estate serena, ricca di leggerezza, gusto e consapevolezza.
Approfittate di questo tempo per ricaricarvi, ascoltarvi e volervi bene — anche a tavola.

Il benessere non va in vacanza: coltivatelo ogni giorno, con semplicità.

🗓️ È già possibile prenotare le consulenze per settembre.
Potete farlo tramite la mia pagina Facebook, Instagram, via e-mail o WhatsApp.

🌸 Buone vacanze a tutti!

Indirizzo

Piazza Umberto, 19
Bitetto
70020

Telefono

+393492344456

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