Studio Talea

Studio Talea Servizio di consulenza e supporto psicologico per età evolutiva, adulti e famiglie. Sono registrata presso l’Ordine degli Psicologi dal 2017. Contatti
mail.

CHI SIAMO
Giulia Cerbini
Sono una psicologa e psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitiva Costruttivista, ma cerco di integrare attingendo ad approcci DBT (Terapia Dialettico Comportamentale), utilizzata principalmente nei disturbi di personalità come il disturbo Borderline di Personalità, nelle dipendenze, nelle abbuffate e nel binge eating, e Mindfulness, un insieme di tecniche e pratiche meditative che permettono il raggiungimento della consapevolezza di sé e della realtà nel momento presente e in maniera non giudicante, accettando e tollerando tutte le emozioni. Nella mia pratica faccio riferimento anche alla Teoria dell'Attaccamento di Patricia Crittenden, che ha un focus sulle relazioni di attaccamento primarie nella nostra storia di vita, e che permette di prendere consapevolezza dei propri modelli relazionali, imparati da bambini e che tendiamo a ripetere nella vita adulta, cercando di comprendere il significato e la funzionalità delle nostre dinamiche relazionali all'interno della nostra personalità e della coerenza con il nostro profilo evolutivo e contesto di sviluppo. Utilizzo la Terapia Metacognitiva Interpersonale (TMI) per incrementare il funzionamento metacognitivo con l'obiettivo di favorire sia il riconoscimento e il padroneggiamento degli stati mentali problematici, sia il miglioramento delle relazioni interpersonali. Sono terapeuta EMDR I LIVELLO che utilizzo nel lavoro sul trauma psicologico. Lavoro nel campo della psicoterapia a partire dal terzo anno di scuola di specializzazione. Dal 2015 lavoro nell'ambito dell'età evolutiva e nel campo dei disturbi specifici dell'apprendimento e, dal terzo anno di specializzazione, nell'area dell'età adulta tramite il tirocinio di specializzazione presso il Centro di Salute Mentale del SSN di Bologna e come libero professionista a Bologna. Ho una laurea in psicologia scolastica e di comunità conseguita a Cesena (campus dell'Università di Bologna) con votazione 110 e lode. Nel mio lavoro, mi occupo di attacchi di panico, di ansia generalizzata, ansia sociale, di difficoltà relazionali-sociali-familiari, di disturbi di personalità, disturbi dell'umore, trauma psicologico e promozione del benessere individuale. Il mio approccio è orientato alla costruzione di una buona relazione terapeutica, una relazione accogliente, empatica e non giudicante, uno spazio sicuro in cui esprimerti e metterti in gioco nell'apprendimento di nuovi e diversi punti di vista su di te e sulla realtà. Condivideremo insieme gli obiettivi del nostro lavoro e questi e saranno personalizzati sulla tua persona e situazione. Esploreremo insieme i pensieri e le emozioni che solitamente sperimenti e attribuisci negli eventi che ti succedono, cercando di capire insieme come certi pensieri influenzino il tuo stato emotivo e i tuoi comportamenti, ma anche il significato che hanno all'interno della tua cornice evolutiva e dei tuoi legami d'attaccamento. Impareremo insieme a prendere contatto e riconoscere le emozioni e a "cavalcarle", non cercando di fermarle ma imparando a "fare surf", come sulle "onde" emotive. Inizieremo un viaggio di esplorazione congiunta che potrà portarti ad avere una maggiore consapevolezza ed a maturare diversi e altri punti di vista, aumentando così la tua flessibilità nell'interpretare e reagire alle situazioni esterne ed interne. Nel mio tempo libero amo guardare film e serie TV. Sono appassionata di cinema e credo che sia un potente mezzo, anche terapeutico, in quanto può favorire la riflessione, l'elaborazione o la presa di coscienza di moltissimi temi psicologici attraverso un canale molto immediato e coinvolgente, come lo è quello cinematico ed immaginativo. Riceve presso lo studio Talea in via degli Orti n. 44 - Bologna ed è disponibile per consulenze online. Prezzi agevolati per studenti. Contatti
mail g.cerbini8652a@ordinepsicologier.it
cell 329/2959318

Maria Marotta
Psicologa, iscritta all’Albo dell’Emilia Romagna n. 8994, psicoterapeuta in formazione ad orientamento cognitivo-costruttivista. Originaria della provincia di Benevento ma vive a Bologna da 7 anni e svolge qui la professione. Durante la formazione ed esperienza lavorativa ha operato con giovani universitari con difficoltà psicologiche, persone con percorsi migratori difficili, donne affette da carcinoma mammario e adulti con diagnosi psichiatriche. Si occupa di adolescenti, adulti e supporto alla genitorialità. Riceve presso lo studio Talea in via degli Orti n. 44 - Bologna. Disponibile per consulenze online. maria.marotta.psicologa@gmail.com
tel. 3278139133

IL NOSTRO APPROCCIO
Il modello cognitivo costruttivista concilia la psicologia evoluzionistica con la psicologia cognitiva vedendo l’uomo come un essere vivente che nei secoli ha selezionato le sue percezioni e sensazioni per meglio adattarsi al mondo circostante rendendolo un posto più sicuro. Benché la storia evolutiva sia comune a tutti gli essere umani, la storia individuale è unica e inimitabile infatti ogni persona sviluppa le proprie modalità di rappresentarsi il mondo, di interpretarlo e di attribuirgli significato, pur condividendo analoghe abilità cognitive ciascuno le adopera in maniera peculiare. Guardando lo stesso film tre amici possono riassumerne la trama in modo differente, ogni trama è in piccola parte la rievocazione del film e in grande parte la rievocazione dei propri vissuti, valori e significati (il sé). Il sé si struttura all’interno dei legami primari di attaccamento sin dalla nascita e nei legami relazionali che si formano lungo il ciclo di vita come la scuola, gli amici, l’ambiente sportivo o ricreativo, il lavoro. Abbiamo la necessità di mantenere lo stato di relazione con le figure affettivamente significative del nostro ambiente. Da bambini identifichiamo come figura d’attaccamento i genitori ma crescendo il compito diventa più complesso e dobbiamo individuare figure d’attaccamento esterne al nucleo familiare come gli amici intimi e i partners. Il percorso di autonomizzazione dalle figure primarie di attaccamento e di ricerca di nuove figure di attaccamento oppure di rotture drastiche potrebbero portare a sbilanciamenti affettivi percepiti come non più gestibili con i propri meccanismi di compenso abituali e si accompagnano a vissuti di profonda sofferenza. Il lavoro psicologico sarà orientato all’aiutare la persona a comprendere il significato del sintomo ed aumentare la consapevolezza sui propri schemi relazionali. Lo psicologo cognitivo costruttivista accompagna il paziente alla scoperta di sé e delle proprie emozioni critiche. L’obiettivo è quello di aumentare la flessibilità affinché riesca ad adattarsi meglio alle situazioni di vita e a gestire con maggiore consapevolezza le proprie modalità di mettersi in relazione con l’ambiente in cui vive. DI COSA CI OCCUPIAMO

Ci occupiamo di adolescenti e adulti! Ciascuna persona ha molte risorse dentro di sè ma alcune situazioni della vita sembrano troppo imponenti per poterle fronteggiare da soli con i propri mezzi di compenso abituali. Si possono originare quindi vissuti di agitazione, panico, ipercontrollo, vuoto, disperazione, angoscia o comportamenti impulsivi, avventati, pericolosi o pensieri negativi, aggressivi, svalutanti. Il nostro obiettivo è di accompagnare la persona nel riconoscimento delle proprie fragilità e nell’accettazione di esse così da supportarla nel percorso di scoperta di nuove risorse e nuove energie. Puoi rivolgerti a noi per
problematiche di area ansiosa - depressiva e del tono dell’umore, lutto, disturbi del sonno, disturbi di personalità, disturbi di alimentazione da disregolazione emotiva,
disturbi psicopatologici dell’area evolutiva,
interventi psicoeducativi e sostegno alla genitorialità.

29/09/2022

Rubrica cinema 🎬 e psicologia 🧠. Blonde di Andrew Dominik, disponibile per la visione in piccolo schermo su Netflix, gioverebbe per la bellezza della fotografia , delle immagini e dei movimenti di macchina di una visione al cinema. Blonde non è un comune biopic sulla triste storia dell’icona Marilyn Monroe, è piuttosto un horror psicologico che in più di 2 ore e mezzo racconta il disperato bisogno di essere amata di Norma Jeane.
Norma ha conosciuto pochissimo l’amore fin dalla tenera età, rifiutata anche dalla propria madre crea come ancora di salvezza la figura di un padre mai conosciuto che prima o poi verrà a salvarla, ad amarla e proteggerla. Norma vive tutta la sua vita rincorrendo ogni possibile fonte di amore attraverso l’immagine di Marilyn che, a differenza sua, raggiunge l’amore di milioni di spettatori: fan, uomini importanti e influenti che chiama tutti non poi tanto metaforicamente “Daddy”.
Rincorre l’amore cercandolo ovunque non solo nei molti uomini e amanti che avrà, ma anche nella ricerca disperata di una maternità che possa completarla e non farla sentire più sola prendendosi cura finalmente di qualcuno che la possa amare per quella che è. Un modo attraverso cui anche lei possa tornare ad amarsi e proteggere la se stessa bambina (iconica la scena in cui culla una proiezione di se stessa e del suo bambino mai nato lasciato a piangere nel cassettone).
Nessuno però riesce davvero a vedere dietro l’immagine di Marilyn il disperato bisogno di amore di Norma, tutti intorno a lei la chiamano con il nome che vogliono: Blonde, piccola Magda, Marilyn..nessuno vedere la vera Norma. La vera Norma è una donna intelligente, colta, profondamente ferita, bella in tutte le sue accezioni, ma che viene definita solo per il suo corpo, come un pezzo di carne, dal suo “culo”, dal suo colore dei capelli, dalla sua femminilità ingabbiata e resa macchietta dalla mascolinità tossica che la circonda.
Alla fine i contorni tra l’io reale (sottolineato dalla pellicola a colori) e l’io rappresentato (in bianco e nero) sfumano fino a restituirci l’amaro epilogo e un senso di profonda connessione con la nostra personale versione di Norma Jeane nascosta dietro le tante Marilyn che mostriamo al mondo. Cinema e Psicologia

14/04/2022

Rubrica cinema 🎬 e psicologia 🧠. La figlia oscura di Maggie Gyllenhaal.
Dal romanzo di Elena Ferrante alla trasposizione cinematografica opera prima della regista. Uno sguardo di donna su una storia di donne scritta da una donna (o presunta tale visto lo pseudonimo della scrittrice). Pare che la scrittrice abbia preteso che fosse una donna a trasporre cinematograficamente la storia, in quanto forse solo l’occhio femminile può accogliere senza giudizio e raccontare la vita di Leda che, al di la della condivisione o meno delle sue scelte e vissuti, possiamo provare a comprendere empaticamente. Così come ogni medaglia ha due facce, così anche la narrazione che viene fatta della maternità. Per Leda la maternità è una “responsabilità schiacciante” e nel film si rappresenta in tutte le sue sfaccettature la difficoltà e l’impegno della protagonista ad incastrare il suo essere donna, lavoratrice e madre. Viene affrontato il grande tabù della maternità “snaturata”, lontana dalla più socialmente accettabile narrazione, legata all’accudimento, al sacrificio, e all’annullamento di sé in onore dei figli.
Compie una scelta Leda di cui non si pente ma che allo stesso tempo le riversa addosso senso di colpa. Una bambola perduta diventa simbolo di questa sua contraddizione sulla maternità, il lato oscuro della storia.

26/01/2022

Le organizzazioni di significato personale 🧠, teorizzate da V. Guidano, rappresentano le nostre peculiari modalità tramite cui attribuiamo senso e significato alla nostra esperienza, in modo da mantenere il nostro senso di unicità, coerenza e stabilità del sé (che si costruisce all’interno dai nostri legami di attaccamento).
Possono essere viste come dei filtri 🔎attraverso cui avvertiamo maggiormente alcune emozioni o leggiamo in un certo modo le cose che ci capitano rendendoci maggiormente sensibili ad alcune condizioni.

Guidano ha identificato 4 tipi di organizzazioni, che riguardano tutta la popolazione non essendo in alcun modo categorie ma sfumature nel diverso modo di interpretare il mondo:

🔹Organizzazione Depressiva o distanziante
🔹Organizzazione Fobica o controllante
🔹Organizzazione dapica (DAP) o contestualizzata
🔹Organizzazione Ossessiva o normativa

Ogni settimana ne approfondiremo una con un riferimento filmico per comprendere in modo più dinamico e cinestesico le caratteristiche 🎞

17/12/2021

Rubrica cinema e psicologia 🎬🧠
Honey Boy (2019) di Alma Har'el, Shia LaBeouf (interprete del film) ha scritto la sceneggiatura basandosi sulla sua infanzia come parte del suo programma di riabilitazione.
In questo film possiamo vedere la rappresentazione cinematografica di uno psicodramma. Lo psicodramma è una forma di psicoterapia e un metodo d'azione dove i partecipanti esplorano emozioni e vissuti personali o collettivi attraverso la messa in scena utilizzando specifiche tecniche come il role playing, l’inversione di ruolo ecc.
Shia LaBeouf mette in scena uno spaccato della sua infanzia e delle influenze che questa ha avuto nella sua giovane vita adulta. Opera però una potente inversione di ruolo interpretando non il se stesso protagonista ma la figura di suo padre, mettendosi quindi nei panni dell'altro in questo caso il padre (figura maltrattante e invalidante) ed osservando i propri vissuti e le proprie azioni da un punto di vista diverso. Nello stesso tempo, essendo LaBeouf sceneggiatore, si pone anche come osservatore esterno della sua storia di vita raccontandola quindi da un'altra prospettiva più distaccata ma anche più compassionevole verso i suoi protagonisti.

In questa importante giornata affrontiamo l'emozione del "terrore".Come comunità lottiamo insieme affinché nessuna donna...
25/11/2021

In questa importante giornata affrontiamo l'emozione del "terrore".
Come comunità lottiamo insieme affinché nessuna donna possa provare terrore verso il proprio partner.

Questa settimana parliamo di Calma.
12/11/2021

Questa settimana parliamo di Calma.

11/11/2021

PSICOPILLOLE.
Il dottor Dan Siegel usa questo modello per aiutarci a capire il cervello e come funziona. 1️⃣Alzate la mano e piegate il pollice all'interno
della mano.
2️⃣La punta del pollice è l'amigdala e il resto del pollice è l'ippocampo. Sono strettamente correlati in quanto fanno entrambi parte del
sistema limbico nel cervello.
3️⃣Piegate il dito sul pollice per fare un pugno.
4️⃣Il dorso delle dita è la Corteccia PreFrontale.Quando siamo molto arrabbiati, stressati eccessivamente ansiosi, l'amigdala inizia ecolpisce le dita per aprire il pugno. Questo èquando la nostra "testa è in preda a forti emozioni" o quando "perdiamo la calma".
5️⃣Per aiutare le nostre dita a tornare in un pugno, dobbiamo calmare l'amigdala con una
Brain Break o un'altra strategia per focalizzare la nostra attenzione lontano dalle nostre emozioni ad esempio attraverso pratiche mindfulness, la respirazione ecc.

“Non puoi fermare le onde, ma puoi imparare il surf” jon kabat-zinn

04/11/2021

Rubrica cinema e psicologia 🎬 🎃
Halloween è da poco passato e nella rassegna di film horror visti per celebrare il periodo mi sono imbattuta in questo horror psicologico a mio parere molto interessante.
Saint Maud è un brillante esordio horror della regista Rose Glass.
Parliamo di delirio mistico:denominato anche delirio messianico poiché è comune che chi ne soffre si senta eletto a compiere una determinata missione, affidata dalla divinità. Ma in ottica costruttivista possiamo vedere questo delirio come un tentativo della protagonista di elaborare un dolore talmente profondo ed indicibile che l’unico modo che trova per sopravvivere è riscrivere questo dolore come una prova di fede per un fine più alto. Un dolore e un senso di colpa da espiare e allo stesso tempo vedersi non più colpevole e carnefice ma salvatore. La regista si muove in un terreno difficile e sul filo del rasoio: quanto è vero e miracoloso, quanto è follia? La domanda smuoverà in ognuno di noi reazioni differenti, proviamo a stare con le sensazioni che ci suscita e a chiederci cosa può significare per noi.

29/10/2021

Rubrica cinema 🍿 e psicologia 🧠
Maid, serie Netflix con Margaret Qualley, è una bellissima mini-serie e una potentissima storia di resilienza. I temi toccati sono moltissimi e tutti con una grazia e delicatezza particolare. Dall’emarginazione sociale, alla disparità, al classismo, alla malattia mentale, ai comportamenti di addiction, alla violenza domestica, i legami familiari..Ma prima di tutto è una storia di rinascita e, attraverso il potere delle parole e della scrittura, di guarigione e di riscrittura di un destino che sembra già segnato. 🎬🎥🎬🎥🎬

Oggi affrontiamo il Sollievo
28/10/2021

Oggi affrontiamo il Sollievo

Indirizzo

Via Degli Orti 44
Bologna
40137

Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 20:00
Martedì 08:00 - 20:00
Mercoledì 08:00 - 20:00
Giovedì 08:00 - 20:00
Venerdì 08:00 - 20:00
Sabato 08:00 - 20:00

Telefono

+3292958318

Sito Web

https://www.giuliacerbini.com/

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