Laboratorio Cybilla

Laboratorio Cybilla In una società patriarcale ed eteronormata, più che una previsione sarà una promessa: LA NOSTRA LOTTA

Ricondividiamo la piazza annunciata da , basta transicidi di Stato! -La rabbia di Cloe brucia ancora: contro la transfob...
16/06/2023

Ricondividiamo la piazza annunciata da , basta transicidi di Stato!

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La rabbia di Cloe brucia ancora: contro la transfobia sociale e di Stato

Il 18 Giugno alle ore 16 scenderemo in Piazza a San Donà di Piave con una passeggiata che attraverserà la città, come persone trans, non binarie e alleat*. A un anno dal suicidio di Stato di Cloe Bianco vogliamo rompere il silenzio e raccogliere l'eredità che Cloe ci ha lasciato.

La rabbia di Cloe brucia ancora, dentro tutt* noi: vogliamo tutto, vogliamo vivere, vogliamo essere liber* dalla violenza transfobica.

La violenza che ancora colpisce in particolare modo le persone trans è brutale poiché sistemica: è violenza istituzionale in tutte le sue forme è violenza sociale che si sente legittimata oggi, più di ieri, nell’esprimere il proprio odio nelle strade, nelle case. Siamo sempre esistit* e da sempre resistiamo, ma non ci basta: vogliamo vivere bene, vogliamo pieno accesso a tutti i diritti che ci spettano: a partire dai luoghi di formazione e sul lavoro e vogliamo la nostra piena autodeterminazione, e superando la legge 164 per aprire nuove possibilità alla nostra affermazione ed euforia di genere!

Abbiamo scelto di scendere in piazza nella provincia veneta perché vogliamo portare questa giornata nel luogo dove un'insegnante trans è stata stigmatizzata e discriminata a tal punto da far implodere la rabbia. Attenzione: se arriviamo a San Donà di Piave possiamo arrivare ovunque. E ci arriveremo insieme!

LABORATORIO  #4 - LUSSO COMUNE: SPAZIO URBANO, CORPI, TECNOLOGIE DI CONTROLLO E DI LIBERAZIONE Camminiamo per le strade ...
23/05/2023

LABORATORIO #4 - LUSSO COMUNE: SPAZIO URBANO, CORPI, TECNOLOGIE DI CONTROLLO E DI LIBERAZIONE

Camminiamo per le strade del centro e sembra che le vetrine, i palazzi, i ristoranti della nostra città vogliano farci sentire inadeguat3, inadatt3 a quel lusso che a noi rimane perennemente precluso.
Constatiamo ogni giorno il venir meno anche delle poche e insufficienti concessioni che ci erano destinate; borse di studio e redditi di cittadinanza ci vengono strappati via da politiche che certamente non hanno alcun interesse per la qualità della nostra esistenza.
Subiamo così la ferita del ricatto che ci vuole costantemente immeritevoli di una vita che, anche per noi, possa essere degna.
Ma, agli attacchi diretti alla nostra possibilità di autodeterminazione, noi rispondiamo che non abbiamo alcuna intenzione di sottostare a quel ricatto: non vogliamo meritarci nulla e a noi la vita non basta che sia degna, la vogliamo bella!

Inondiamo quindi lo spazio urbano con le nostre soggettività impure, lo contaminiamo con i nostri desideri cyborg.
Ci riappropriamo del lusso e lo risignifichiamo a nostra misura, scardinando ogni logica consumistica e meritocratica dettata dal capitalismo.
Perché per l3 cybill3 il lusso non può che essere comune, condiviso e per questo accessibile a tutt3.

Siamo consapevoli della portata delle nostre rivendicazioni, sappiamo che c'è chi le troverà sfrontate o inaccettabili, incompatibili con un sistema i cui assi portanti sono il "merito" e il privilegio.
Ma noi quel sistema siamo pront3 a farlo saltare in aria e non ci accontenteremo di nulla di meno che di una rivoluzione all'altezza della nostra immaginazione.

Come possiamo, allora, lottare per la vita che vogliamo?
Il campo del conflitto si iscrive in primo luogo sui nostri corpi, li definisce come spazi di tensione in cui agiscono dinamiche di potere che li caratterizzano come terreni di lotta.
Allo stesso modo, le strade, le piazze, lo spazio urbano che viviamo ogni giorno è attraversato da rapporti di forza su cui è necessario agire per modellare una realtà che sia realmente a misura nostra, dei nostri corpi e dei nostri desideri.
La battaglia è combattatuta al livello dei dispositivi che tentano di ridurci ad ingranaggi funzionali ad un sistema che ci vuole docili e addomesticat3.
Per questo la nostra resistenza vuole essere corporale ed incidere sullo spazio urbano, riappropriandosi anche della tecnologia per renderla un efficace strumento di liberazione.

Per confrontarci su queste e altre tematiche, come Laboratorio Cybilla lanciamo un quarto incontro il PRIMO GIUGNO alle 18.30 @ 38 occupato, dal titolo "LUSSO COMUNE: spazio urbano, corpi, tecnologie di controllo e liberazione".

🟣 INTERRUZIONE VOLONTARIA DI PATRIARCATO 🟣Ieri in migliaia abbiamo sfilato per le strade di Ancona, facendole tremare, r...
07/05/2023

🟣 INTERRUZIONE VOLONTARIA DI PATRIARCATO 🟣

Ieri in migliaia abbiamo sfilato per le strade di Ancona, facendole tremare, ribadendo che sui nostri corpi e sulle nostre vite decidiamo solo e soltanto noi!
Siamo sces3 in piazza per pretendere un ab**to libero, sicuro e gratuito e possibilità di autodeterminazione per tutt3.

Dalle università, dalle scuole e dai quartieri si alza un grido feroce che ieri ha invaso Ancona e domani infuocherà tutto.
Ci vogliamo liber3 di scegliere, viv3, autodeterminat3 sempre ed ovunque!

LABORATORIO  #3 - CYBORG: IDENTITÀ E AUTODETERMINAZIONENella società attuale fin da piccol3 veniamo incasellat3 e social...
28/04/2023

LABORATORIO #3 - CYBORG: IDENTITÀ E AUTODETERMINAZIONE

Nella società attuale fin da piccol3 veniamo incasellat3 e socializzat3  in base al nostro sesso, alle nostre condizioni economiche e sociali, e veniamo privat3 della possibilità di costruire liberamente, da sol3 le nostre identità.
Questo processo di oppressione che subiamo sia sui nostri corpi, strumentalizzati, controllati e marginalizzati quando non conformi, sia sul nostro modo di pensare noi stess3, è funzionale al sistema stesso, che ci sfrutta come procreatrici e come lavoratrici di cura invisibilizzat3 Per la propria riproduzione, per la riproduzione di confini, margini e possibilità di vita determinate in opprimenti schemi. In questo contesto la nostra possibilità reale di autodeterminazione rimane schiacciata tra mura domestiche, rapporti familiari e ruoli sociali.Per ribaltare tutto ciò è necessario decostruire il determinismo che subiamo, che ci impone questa o quest'altra scelta di vita, vogliamo essere virus, vogliamo essere bug, vogliamo rompere il confine dell'eteronormatività che ci viene imposta, cospirando tutt3 insieme su nuove forme di pratiche, lotte, assemblaggi e sorellanze che possano inceppare la macchina. Sappiamo bene che nessun campo dell'esistente è neutrale, benché meno quello della tecnologia. Infatti lo sviluppo tecnologico attuale apre possibilità di autodeterminazione per molti corpi e molte soggettività che non rientrano nel binarismo di genere, ma finché questi strumenti saranno in mani nemiche, verranno utilizzati solo per controllarci e confinarci.

Per questo come Laboratorio Cybilla lanciamo un terzo incontro di confronto il 4 MAGGIO ALLE 18:30 @ 38 OCCUPATO sulle tematiche dell'autodeterminazione e dell'identità cyborg, come immaginario che possa aprire nuove forme di futurità dissidenti e mai addomesticate.

DALL’UNIVERSITÀ AI QUARTIERI, MAI PIÙ SENZA CASA! COMPLICI E SOLIDALI CON IL 🔴NUOVO CONDOMINIO SOCIALE DI VIA RAIMONDI 4...
19/04/2023

DALL’UNIVERSITÀ AI QUARTIERI, MAI PIÙ SENZA CASA!

COMPLICI E SOLIDALI CON IL 🔴NUOVO CONDOMINIO SOCIALE DI VIA RAIMONDI 41🔴

Oggi a Bologna il sole splende, siamo felicissim3 di accogliere una nuova occupazione abitativa in città!
Come studentess3 universitari3 e giovani precari3 da anni ci stringiamo intorno alla lotta per la casa, puntiamo il dito contro chi specula sui nostri territori, ambisce al proprio profitto personale e non pensa minimamente a chi la città la vive e la attraversa ogni giorno.
È uno scempio che stabili, case, spazi dell’università, del comune di Bologna e di privati, rimangano vuoti per anni, lasciati alla polvere e alla desolazione, che sempre più stabili abbandonati vengano invece svenduti, privatizzati, riempiti di ciò che non ci serve senza tenere conto dei nostri bisogni e dei nostri desideri; è uno scempio che, in piena crisi economica, delle stanze di pochi metri quadrati arrivino a costare 700€, che la città sia stata svenduta al miglior offerente, ad Air b&b; è uno scempio che studentess3 che hanno lottato e lottano contro la crisi abitativa e per ridare colore alla città vengano additate come criminali violent3, meritevoli di misure cautelari che minano alla loro libertà.
Parlando di luoghi lasciati al disuso e alla polvere, nel maggio del 2021 abbiamo occupato e riconsegnato nelle mani della comunità studentesca e precaria SPLIT - Spazio Per Liberare Il Tempo. Quattro mura ed un giardino, assemblee, socialità, musica, mercatini, uno spazio in cui sperimentarsi, dove trovare la propria dimensione e immaginare e reimmaginarsi a seconda dei propri desideri e della propria fantasia. SPLIT il 7 febbraio è stato sequestrato alle migliaia di persone che hanno contribuito a costruirlo e lo hanno vissuto come casa.
Dall’università ai quartieri alziamo un grido altissimo in solidarietà alla nuova occupazione abitativa di Via Raimondi 41, per il dissequestro immediato di SPLIT, per una Vita Bella.

Qui il link al COMUNICATO DI PLAT - PIATTAFORMA DI INTERVENTO SOCIALE ➡️➡️ https://www.instagram.com/p/CrNZH14MU8v/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Con tantissima gioia diamo il benvenuto ad un nuovo spazio transfemminista in città! Accorrete in Via della Certosa 35 💜...
08/04/2023

Con tantissima gioia diamo il benvenuto ad un nuovo spazio transfemminista in città! Accorrete in Via della Certosa 35 💜❤️‍🔥🔥

(Link del comunicato nelle storie)

30/03/2023

DOMANI LABORATORIO TRANSFEMMINISTA: "VIOLENZA TRANSFEMMINISTA: CITTÀ, CASE, PRATICHE"

La violenza non è solo quella del padrone sull3 sfruttat3, la violenza non è solo quella eurocentrica e colonialista, la violenza non è solo quella patriarcale sui nostri corpi e le nostre scelte. Da adesso in poi la violenza è la nostra, non per difendere quel poco che abbiamo ma per prenderci insieme tutto il resto.
Per riappropriarci di questa violenza, sentiamo la necessità di condividere saperi e immaginare nuove pratiche, di autoformarci dal basso, di contaminarci, di rendere i nostri pensieri realtà tangibile, di discutere collettivamente.
CI VEDIAMO DOMANI 31 MARZO IN VIA ZAMBONI 38 ALLE 18:30

VIOLENZA TRANSFEMMINISTA: CITTÀ, CASE, PRATICHEIl termine violenza è da sempre associato a qualcosa che, come soggettivi...
22/03/2023

VIOLENZA TRANSFEMMINISTA: CITTÀ, CASE, PRATICHE

Il termine violenza è da sempre associato a qualcosa che, come soggettività non conformi, come donne, come streghe, come corpi marginalizzati, dobbiamo subire passivamente. La città, le strade, le case, i luoghi di lavoro e di istruzione, gli spazi che ogni giorno attraversiamo, sono luoghi intrisi di contraddizioni: la prevenzione, la denuncia, l’autodifesa, sono strumenti che hanno e continueranno a soccorrere, difendere, aiutare, tendere una mano a migliaia di noi e di cui possiamo continuare a dotarci, ma che non ci bastano più.
Ad un sistema che dall’alba dei tempi ci vuole silenzios3, piccol3, statich3, disciplinat3, zitt3, noi ci opponiamo. La storia è macchiata dal sangue di miliardi di corpi bruciati al rogo, molestie per strada, minacce di morte, di sorell3 uccis3, martoriat3, distrutt3 psicologicamente.
Ma noi oggi non vogliamo doverci sentire vittime,
oggi vogliamo camminare dove, come e quando ci pare,
oggi ci riappropriamo della parola violenza, oggi ci riprendiamo la pratica della violenza, oggi rompiamo le righe di un mondo che ci inquadra in un'unica posizione possibile.
Dal macho che ci uccide dobbiamo difenderci, contro l'etero-patriarcato transfobico razzista disciplinante e mortale che ci aggredisce da tutti i lati della nostra vita dobbiamo attaccare.
Dalla minaccia a quel poco che già ci spetta dobbiamo difenderci, contro il dolore che ci lacera tutti i giorni dobbiamo attaccare.
La violenza non è solo quella del padrone sull3 sfruttat3, la violenza non è solo quella eurocentrica e colonialista, la violenza non è solo quella patriarcale sui nostri corpi e le nostre scelte. Da adesso in poi la violenza è la nostra, non per difendere quel poco che abbiamo ma per prenderci insieme tutto il resto.

Rinasciamo scomod3, rinasciamo violent3, siamo forti, ci riprendiamo i nostri corpi e i nostri spazi! E per farlo, per riappropriarci di questa violenza, sentiamo la necessità di condividere saperi e immaginare nuove pratiche, di autoformarci dal basso, di contaminarci, di rendere i nostri pensieri realtà tangibile, di discutere collettivamente.

CI VEDIAMO VENERDÌ 31 MARZO IN VIA ZAMBONI 38 ALLE 18:30!

09/03/2023

L’8 MARZO: CONTRO MERITO E PATRIARCATO SCIOPERO INDISCIPLINATO

Ieri è stata una giornata piena, ricca, colorata, ma soprattutto incazzata da morire!
Dal mattino abbiamo bloccato la produzione dell’università/azienda UniBo, interrompendo le lezioni con gioiosi cori e interventi pieni di rabbia, riempiendo i muri della zona universitaria delle nostre rivendicazioni: siamo contro la guerra e i suoi regimi, contro la militarizzazione della città, contro la rimozione del reddito di cittadinanza e per un reddito di autodeterminazione, contro un’università fatta di saperi normati e normativi, ricatti di merito e tempi stretti, contro la crisi abitativa.

Siamo stanch3 di dover alzare la voce il quadruplo per farci sentire, siamo stanch3 di dover lottare per la nostra esistenza, siamo stanch3 di essere invisibilizzate.
Eppure tutto questo non ci abbatte, ma moltiplica la nostra voglia di protagonismo e lotta, perché fino a quando ogni soggettività, ogni lavoratric3, ogni student3, ogni precari3 non sarà liber3 di autodeterminarsi e da ogni catena noi non ci fermeremo.

Nel pomeriggio siamo partit3 da Piazza Verdi per raggiungere il corteo di ; dall’alto è stato calato uno striscione di pretesa: vogliamo spazi e redditi per poterci autodeterminare e per una vita bella, perché non ne possiamo più di ricevere solo le briciole, non ne possiamo più di rimanere schiacciat3 ai margini di un sistema violento.

In tantissim3 abbiamo attraversato le strade di Bologna, riempiendo quel grigio cemento di fucsia, nero, rosso, lilla e di tutte le sfumature della nostra rabbia!
Abbiamo parlato di tutti quei contesti che ci opprimono ogni giorno: dal carcere ai luoghi di lavoro, dalle scuole all’università, dalle case in cui viviamo agli ospedali i nostri gridi saranno sempre più alti e feroci!

Nel mezzo del corteo, il nostro striscione recitava “Piantedosi dimettiti, contro confini e militarizzazione, All Cops Are Borders” per attaccare un ministro degli interni che mentre arranca giustificazioni, punta il dito contro il "comportamento criminale degli scafisti", rinnegando la responsabilità sua e del suo partito, nell'eccidio di Cutro sono morte 78 persone, di cui 28 minori. A detta di questo Governo, una morte inevitabile, se non meritata, perché "non dovevano attraversare il mare in primis".
Nel 2013, lo stesso uomo ricopriva la carica di prefetto della questura di Bologna. In nome del suo ruolo, ha sguinzagliato un branco di sbirri in zona universitaria per impedire con violenza e intimidazioni un’assemblea studentesca. Quest’ultimi vennero cacciati da Piazza Verdi con la coda tra le gambe al grido vergogna!
Proprio in questa settimana si apre il processo per la reazione di dignità avuta dall3 studentess3.
Quel giorno come oggi, dinanzi alla repressione sempre più aspra, rispondiamo con la lotta, riappropriandoci dei nostri spazi e delle strade di questa città.

Tremate, tremate, stiamo venendo a prenderci tutto, pezzo per pezzo!

Con tutt3 l3 migranti, con tutte le vittime di femminicidi, con Cloe e con tutte le persone trans e non binarie assassinate dalla violenza omolesbobitransfobica nel cuore, saremo la voce di chi non ce l'ha!

08/03/2023

💥INCEPPIAMO L’INGRANAGGIO DELL’UNIVERSITÀ DEL MERITO💥

Come Laboratorio Cybilla, come studentess3, come giovani precari3, decidiamo di scioperare dalle lezioni universitarie per rompere il silenzio assordante che ci circonda, per bloccare la produzione dell’università/azienda UniBo, che ci schiaccia a mere macchine sforna esami e ci impone tempi, ritmi, ricatti di merito, per inceppare l’ingranaggio, per essere fastidios3 e rumoros3, per interrompere la riproduzione del patriarcato, molestie, rapporti di potere all’interno degli spazi che ogni giorno attraversiamo!
Dallo sciopero di questa mattina, che ci vedrà protagonist3 in zona universitaria, ci muoveremo insieme in piazza Verdi alle 16, dove partirà un pre concentramento verso la piazza di Non Una Di Meno.

CONTRO LE MOLESTIE E I RAPPORTI DI POTERE IN UNIVERSITÀ   La struttura eterocispatriarcale e classista della nostra soci...
07/03/2023

CONTRO LE MOLESTIE E I RAPPORTI DI POTERE IN UNIVERSITÀ

La struttura eterocispatriarcale e classista della nostra società si insinua nelle università opprimendo quotidianamente i corpi delle donne e delle identità non binarie che le attraversano.
Sono innumerevoli i casi di molestie agite da docenti e professori, che abusano indisturbati della loro posizione nei confronti di studentess3 e assistenti, senza alcun tipo di condanna da parte dell'Università, mettendo a tacere le voci di moltissim3 ragazz3 per cui ve**re sessualizzat3 e sminuit3 è all'ordine del giorno.
Inoltre fino ai ventisei anni ci è negata la possibilità di slegarci dal reddito del nostro nucleo familiare, impedendoci in qualsiasi modo di allontanarci da contesti familiari opprimenti, violenti, che non sentiamo safe, da cui vogliamo emanciparci e renderci autonom3.
L'8 Marzo scioperiamo per ribadire che rifiutiamo ogni gerarchia, ogni potere e controllo che si eserciti sulle nostre identità, che incateni le nostre vite a contesti violenti, che mercifichi e sessualizzi i nostri corpi, con la consapevolezza che solo con una lotta transfemminista, portata avanti tutt3 insieme, potremo sradicare le sottili linee di potere che ancora subiamo dentro e fuori le università.

Indirizzo

Bologna

Sito Web

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Laboratorio Cybilla

Siamo un gruppo di nate non imparate e proprio per questo desideriamo costruire un laboratorio che ci permetta, attraverso la condivisione di idee, saperi, attraverso la proiezione di film, la presentazione di libri e soprattutto la sperimentazione collettiva, di spiccare il volo insieme.

Un immagine che vogliamo far riemergere quella delle streghe e delle sibille, per fuggire dall’immagine distorta dagli specchi deformanti della storia. Donne clandestine, perchè in attesa di tempi maturi per prese di coscienze generali e collettive.

Seguendo il ritmo di un sapere posizionato, perchè è tramite l’utilizzo di una lente adeguata che vogliamo mettere in comune le nostre esperienze e i nostri saperi, ci schieriamo con tutte quelle soggettività da sempre eretiche, clandestine, colpite dagli organi repressivi perchè espressione di un’alterità da controllare.

Oltre a voler rievocare immagini dal passato, di streghe e donne clandestine, vogliamo anche proiettarci nel futuro attingendo da una cultura, quella cyborg, che supera ogni binarismo di genere, quello che speriamo nel nostro piccolo di riuscire a fare all’interno di questo nuovo spazio laboratoriale. Ecco perchè il nome Cybilla!