Studio di Riequilibrio Posturale

Studio di Riequilibrio Posturale Una ricerca attenta delle cause del passato per eliminare gli effetti e i dolori del presente

Il Riequilibrio Posturale ad Approccio Globale indaga e scopre le origini dei dolori e problemi del paziente. Una volta individuata la CAUSA, il trattamento riequilibra le tensioni muscolari responsabili di numerose patologie, sblocca il diaframma da tutte le tensioni accumulate e restituisce al corpo la libertà di muoversi senza dolore. Attraverso un'accurata anamnesi della storia del paziente, i test e l'esame posturale si crea una strategia personalizzata per curare con successo tutti i tipi di dolori muscolo-articolari ed i processi artrosici. Ciò accade perchè laddove diminuiscono le tensioni muscolari, si instaura una situazione di armonia, di maggior benessere, di voglia di muoversi e di affrontare meglio la vita.

✅ ALIMENTAZIONE ANTINFIAMMATORIAdi Patrizia CoffaroViviamo in una società in cui infiammazione e malattie croniche sembr...
13/12/2025

✅ ALIMENTAZIONE ANTINFIAMMATORIA

di Patrizia Coffaro

Viviamo in una società in cui infiammazione e malattie croniche sembrano essere diventate la norma. Ma, spesso, ci dimentichiamo di guardare nel piatto, gli alimenti che consumiamo ogni giorno possono essere i principali colpevoli. Se ti senti stanco, gonfio, irritabile o hai dolori cronici, potresti semplicemente essere infiammato.

La buona notizia? Si può invertire la rotta. E in questo post ti guiderò attraverso i cibi più infiammatori da evitare e le alternative più sane per rimettere il tuo corpo sulla strada della guarigione. Dopo i post di ieri, ho ricevuto più messaggi con la domanda "E mo’ che mangio?" "che inviti a cena?" Tranquille, qui sotto vi spiego tutto, senza panico e senza rinunce.

Ma iniziamo a spiegare che cos'è l'infiammazione?

L'infiammazione è un meccanismo di difesa del corpo. Se ti tagli, il rossore e il gonfiore che si formano sono segni che il tuo sistema immunitario sta lavorando. Questa è infiammazione acuta, ed è necessaria.

Il problema nasce con l'infiammazione cronica, un'infiammazione a bassa intensità, silenziosa, persistente. Una fiamma che brucia sotto traccia e che, a lungo andare, danneggia cellule, tessuti e organi. Ed è proprio questa la causa di molte malattie moderne... diabete, sindrome metabolica, AIzheimer, artrite, malattie autoimmuni, problemi intestinali, solo per citarne alcune.

E indovina un po'? Quello che metti nel piatto ogni giorno può spegnere o alimentare quel fuoco.

Ecco i principali nemici nella dieta moderna:

- Zucchero e glicemia ballerina: Un eccesso di zuccheri provoca continui picchi glicemici. Questo stimola l'insulina e innesca una cascata di risposte infiammatorie.

- Grassi danneggiati: Oli vegetali raffinati e grassi trans, spesso presenti nei cibi industriali, ossidano rapidamente e infiammano le cellule.

- Tossine ambientali: Cibi lavorati, additivi, pesticidi, metalli pesanti: tutto ciò manda in tilt il sistema immunitario.

I cibi più infiammatori da evitare:

1. Glutine (e cereali raffinati)

Il glutine, presente in grano, farro, orzo, segale, è uno dei principali responsabili dell'infiammazione intestinale. Anche se non sei celiaco, potresti avere una sensibilità al glutine che causa stanchezza, gonfiore, dolori articolari e "mente annebbiata".

Alternativa: farine di cocco, mandorle, quinoa, amaranto. Pasta di lenticchie, pane con farina di grano saraceno, Teff, tagliatelle di zucchine.

2. Zucchero raffinato

Lo zucchero bianco, o peggio ancora lo sciroppo di glucosio-fruttosio, è un vero acceleratore dell'infiammazione. Entra in circolo rapidamente, stressa il pancreas, squilibra la flora intestinale e favorisce le malattie croniche.

Alternativa: frutta a basso indice glicemico (frutti di bosco, mele verdi), dolcificanti naturali come stevia, frutto del monaco, datteri, zucchero dei fiori di cocco (con moderazione).

3. Carboidrati raffinati

Pane bianco, cracker, pasta industriale: vengono digeriti troppo velocemente, causando picchi glicemici e risposte infiammatorie. Sono poveri di fibre, vitamine e minerali.

Alternativa: cereali integrali e naturalmente senza glutine (miglio, riso integrale, teff), patate dolci, pane fatto in casa con farine alternative.

4. Latticini convenzionali

Latte, formaggi industriali e yogurt zuccherati spesso provengono da animali trattati con ormoni e antibiotici. Inoltre, molte persone hanno difficoltà a digerire la caseina A1, una proteina infiammatoria presente nella maggior parte dei latticini.

Alternativa: yogurt di cocco, latte di mandorla non zuccherato, ghee (b***o chiarificato), kefir di cocco. Se tollerati, b***o crudo biologico e yogurt di capra o pecora (con moderazione).

5. Carne e pesce d'allevamento

Gli animali allevati in modo intensivo vengono nutriti con mangimi OGM, trattati con ormoni e antibiotici. Le carni così ottenute sono squilibrate nel rapporto omega-3/omega-6 e sono altamente infiammatorie.

Alternativa: carne biologica, uova da galline allevate al pascolo, pesce pescato in natura (salmone selvaggio, sardine, acciughe).

6. Carne lavorata

Würstel, salumi, bacon industriali contengono nitriti, conservanti, zuccheri e aromi artificiali. Tutti ingredienti pro-infiammatori che mettono a dura prova fegato e intestino.

Alternativa: salumi biologici senza conservanti, bresaola artigianale, carne essiccata fatta in casa. Meglio ancora: cucinare carne fresca. Meglio ancora evitarla, ci sono alternative vegane, saporite e salutari.

7. Grassi trans e oli idrogenati

Presenti in margarine, snack industriali, biscotti confezionati e fast food. Danneggiano le membrane cellulari, favoriscono l'insulino-resistenza e l'infiammazione sistemica.

Alternativa: b***o da mucche al pascolo, olio di cocco, olio extravergine di oliva spremuto a freddo, ghee.

8. Additivi e conservanti artificiali

Glutammato monosodico, coloranti, aromi artificiali, conservanti: il nostro corpo non è progettato per gestire queste molecole sintetiche. Possono interferire con il sistema nervoso e immunitario, aumentando infiammazione e allergie.

Alternativa: alimenti freschi, biologici e integrali. Salse e condimenti fatti in casa. Leggere sempre l'etichetta.

9. Oli vegetali raffinati

Canola, soia, mais, girasole e arachidi: tutti oli ad alto contenuto di omega-6, instabili e facilmente ossidabili. Cotti ad alte temperature diventano ancora più tossici.

Alternativa: olio di cocco per cucinare, olio d'oliva per condire, olio di avocado per cotture a bassa temperatura.

10. Dolcificanti artificiali

Aspartame, sucralosio, acesulfame K: ingannano il corpo, alterano la flora batterica, sono neurotossici e spesso associati a disturbi dell'umore e cefalee.

Alternativa: stevia pura, frutto del monaco, zucchero di fiori di cocco in piccole dosi.

E ora vediamo come costruire una dieta anti-infiammatoria:

- Verdure a volontà: Inizia ogni pasto con una buona porzione di verdure crude o cotte al vapore. Ricche di fibre, antiossidanti e minerali.

- Proteine pulite: Pesce pescato, uova biologiche, carne di qualità, legumi ben cotti (se tollerati).

- Grassi buoni: Olio d'oliva, cocco, avocado, frutta secca, semi oleosi.

- Fermentati: Kefir, crauti, kombucha, verdure fermentate (da evitare il fermentato se si ha intolleranza all'istamina).

Bevi bene: Acqua filtrata, infusi depurativi, brodi vegetali, tisane antinfiammatorie (ortica, malva, tarassaco, zenzero, rosmarino).

La verità è semplice... non puoi curare un corpo infiammato con il cibo che ha contribuito a infiammarlo. La scelta sta a te, ogni giorno, a ogni pasto.

Eliminare i cibi infiammatori non significa privazione. Significa libertà. Energia, chiarezza mentale, pelle luminosa, digestione leggera. Il tuo corpo non vuole altro che tornare in equilibrio. Tu devi solo ascoltarlo.

La salute non è un destino, è una decisione.

XO - Patrizia Coffaro

07/12/2025

DIRETTA DEL 19 GENNAIO SU .il dottor Gabriele Prinzi - medico chirurgo - e la Dott.ssa Livia Emma – dietista, parleranno degli effetti metabolici d...

04/12/2025
03/12/2025

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LA VITAMINA C BATTE 3 (GRAMMI) A 1
La crescente richiesta delle Mamme di valutare l'effetto degli integratori alimentari su specifiche condizioni di salute usando uno "standard scientifico" ha spinto alla pubblicazione di parechi studi.
Parecchio dimenticati.
Come quello che ha studiato l'effetto di "megadosi" di vitamina C nella prevenzione e nell'alleviamento dei sintomi del raffreddore e dell'influenza (in un gruppo sperimentale rispetto a un gruppo di controllo).
Un totale di 252 studenti di età compresa tra 18 e 30 anni costituivano il gruppo sperimentale o di prova, mentre 463 studenti tra 18 e 32 anni costituivano il gruppo di controllo.
Quelli nella "popolazione di controllo" con sintomi sono stati trattati con antidolorifici e decongestionanti.
Quelli nella popolazione di prova che hanno segnalato sintomi sono stati trattati con DOSI ORARIE di 1000 mg (1 GRAMMO) di vitamina C per le prime 6 ore e successivamente 1 GRAMMO 3 volte al giorno in seguito.
Nel complesso, I SINTOMI DI INFLUENZA E RAFFREDDORE nel "gruppo sperimentale" TRATTATATI CON MEGADOSI DI VITAMINA C sono diminuiti dell'85% (OTTANTA-CINQUE-PERCENTO) rispetto al gruppo di controllo (che la vitamina C non l'hanno assunta).
La conclusione?
La vitamina C in megadosi somministrate prima o dopo la comparsa dei sintomi del raffreddore e dell'influenza ha alleviato e prevenuto i sintomi dei giovani sottoposti al test rispetto al gruppo di controllo.
La morale di questa storia?
IL PARACETAMOLO HA MOLTEPLICI EFFETTI COLLATERALI.
Quando lo usi stai indebolendo il fegato e SE l'influenza è virale rende il virus più forte perchè riduce la febbre.
Alla prossima influenza di tuo figlio/a valuterei le "megadosi" di VITAMINA C.
Perchè la tua (e la sua!) salute vale ❤
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/10543583/

✅ SPINTA LINGUALE, OCCLUSIONE E MASTICAZIONE: forze funzionali e parafunzionali come fattori eziologici o aggravanti del...
24/11/2025

✅ SPINTA LINGUALE, OCCLUSIONE E MASTICAZIONE: forze funzionali e parafunzionali come fattori eziologici o aggravanti delle patologie parodontali.

🔍 Cosa dice la letteratura?

👨🏻‍⚕️Il delicato equilibrio del sistema stomatognatico si fonda non solo su fattori batterici e infiammatori, ma anche su componenti meccaniche e neuromuscolari, spesso sottovalutate.

‼️Già la letteratura classica (articoli in coda al post) evidenziava come le forze esercitate dalla lingua, dai muscoli masticatori e dai contatti occlusali possano influenzare il parodonto, modificando la distribuzione dei carichi e contribuendo a mobilità dentale, recessioni gengivali e perdita di supporto osseo. Sono tutti articoli "vecchi" per far capire che non si tratta di evidenze recenti, ma di cose che si dovrebbero conoscere da anni!

👉🏻 In particolare, la spinta linguale — se persistente o mal diretta — può generare forze parafunzionali in grado di alterare la posizione dei denti e stressare i tessuti di sostegno. La lingua, con la sua attività continua e la sua forza non trascurabile, diventa così un fattore biomeccanico attivo, paragonabile a un trauma occlusale cronico.
👉🏻 Allo stesso modo, forze masticatorie o occlusali eccessive, o non correttamente bilanciate, possono condizionare la risposta tissutale e aggravare le alterazioni parodontali già presenti.

📝 Questi lavori storici anticipano una visione moderna e integrata della salute parodontale, in cui la prevenzione e la terapia non si limitano al controllo della placca, ma includono anche la valutazione funzionale e muscolare del paziente.
Un richiamo, ancora oggi attuale, a considerare il parodonto come parte di un sistema complesso in cui biologia e biomeccanica dialogano costantemente.

👥 Alla luce di tutto ciò, diventa evidente quanto sia fondamentale la collaborazione interdisciplinare tra dentista, ortodonzista e fisioterapista/posturologo.
È infatti quest’ultimo a occuparsi del riequilibrio delle tensioni muscolari e della funzione deglutitoria, attraverso la terapia miofunzionale e interventi mirati alla rieducazione neuromuscolare della lingua e del sistema orofacciale.

👨🏻‍⚕️ Si tratta però di un lavoro che non potrebbe essere svolto efficacemente senza il corretto supporto del professionista dentista, che rappresenta il riferimento clinico per la valutazione occlusale, la stabilità dentale e il monitoraggio del parodonto.

👉🏻 Da qui la necessità di un dialogo costante tra le due figure, affinché la valutazione, la cura e l’evoluzione clinica di ogni paziente siano seguite in modo sinergico e integrato, nel rispetto della complessità funzionale dell’intero sistema.

👤 Fabrizio Fresta (Fisioterapista e Posturologo)

📌 Bologna, via Murri 201

📞 3470065337

🔍 Ray H, Santos H.: Considerationof tongue thrusting as a factor in periodontal desease; Jopur. Period.25;250, 1954

🔍 Glickman I., et al. The effect of increased functional forces uponthe periodontium of splinted and not-splinted teeth; Jour. Period. 32; 290, 1961

🔍 Gratzinger M.: Dynamics irritationas a cause of Periodontal desease and means of its elimination; Jour. Am. Dent. Ass., 37, 294-310, 1948.

🔍 Gratzinger M.: Muscolar forces, occlusion and functionas etiology factors in periodontal desease; Jour. Period. 22, 13,1951

🔍Woofter C.: The prevalence and etiology of gingival recessionPerio. Abstracts, 17:45, 1969

🔍 Kirsch S., Ward H.L.: Factors contributing to failure in periodontal therapy;Dent. Clin. North Am. 8:248, 1964

🔍 Ramfjord S.P., Kohler C.A.: Periodontal reaction to functioal occlusal stress; Jour. Period., 29:2095, 1959

23/11/2025
Se ci soffermiamo un attimo a pensare, tutti noi, ogni giorno, obbediamo alle nostre paure.Lo facciamo ogni volta che ri...
22/11/2025

Se ci soffermiamo un attimo a pensare, tutti noi, ogni giorno, obbediamo alle nostre paure.

Lo facciamo ogni volta che rinunciamo a un proposito, lo facciamo tutte le volte che non riusciamo a dire "no", lo facciamo quando mettiamo da parte i nostri bisogni per soddisfare le aspettative altrui... ubbidiamo alla paura quando stagniamo nella routine per evitare l'ignoto! La paura ci porta ad essere ciò che non siamo e ci tiene in trappola.... allora, cosa c'è di meglio della sensazione che si prova dopo aver disobbedito a una forte e profonda paura?

L’aspettativa cessa, se restiamo nell’attimo. Infatti, tutto ciò che aspettiamo si trova al di là dell’attimo. L’aspetta...
21/11/2025

L’aspettativa cessa, se restiamo nell’attimo. Infatti, tutto ciò che aspettiamo si trova al di là dell’attimo. L’aspettativa ci impedisce di restare nell’attimo, ce lo fa perdere. Soprattutto perdiamo ciò che l’attimo ci dona. Ci regala più di ciò che ci aspettiamo, perché ciò che l’attimo ci offre è nostro ed è sicuro.

Bert Hellinger

Sei responsabile dei tuoi comportamenti, certo, ma non di ciò che pensano gli altri di te. Molti figli cercano di "riabi...
20/11/2025

Sei responsabile dei tuoi comportamenti, certo, ma non di ciò che pensano gli altri di te. Molti figli cercano di "riabilitare" la loro immagine agli occhi dei genitori che, dal canto loro, hanno già da tempo tratto le somme... Cosa fare? Basta prenderne atto e investire quelle stesse risorse emotive nell'accettazione incondizionata di sé, perché se si cerca la convalida e l'affermazione nella mente altrui, probabilmente ancora non è stato possibile trovarla nella propria.

Anna De Simone

Dovremmo imparare come si ama dai cani e come essere amati dai gatti. I cani sono maestri dell’amore incondizionato. Ama...
19/11/2025

Dovremmo imparare come si ama dai cani e come essere amati dai gatti.
I cani sono maestri dell’amore incondizionato. Amano nonostante tutto, nonostante l’egoismo, il potere, l’immaturità, l’interesse. Nonostante noi. Sono pura comprensione e accettazione.
I gatti possono essere anche vendicativi e umilianti. Se tu li ami, loro ti danno tutto il loro amore.
Ti guariscono, si occupano di te. Se però invece di amarli tenti di esercitare un potere o una dinamica conflittuale, se ne stanno alla larga. E spariscono per sempre.

IL DIAFRAMMA: VITTIMA O CARNEFICE?Grande e straordinario ”muscolo della vita”; sottile, forte, impari, centrale, asimmet...
18/11/2025

IL DIAFRAMMA: VITTIMA O CARNEFICE?

Grande e straordinario ”muscolo della vita”; sottile, forte, impari, centrale, asimmetrico nella sua forma ed anche nella sua funzione.
Formato da una cupola che nella realtà non ha mai una forma simmetrica come viene rappresentata nelle varie immagini.
È il muscolo principe della respirazione; divide ed al tempo stesso unisce due grandi cavità: la parte superiore, respiratoria e la parte inferiore, viscerale. Viene perforato ed attraversato da grandi tronchi vascolari e dall'esofago per portare il cibo fino al sottostante stomaco ed intestino.
Nel tempo, il suo movimento spesso ridotto... e la sua forma modificata..., risultano essere il prodotto finale di tutto ciò che ha dovuto subire nel corso della vita: dal tipo di emozioni e di stress, alla condizione dei visceri, alla forma del torace; al tipo di lavoro e sforzi che ha sostenuto la persona, alla forma ed ancoraggio del cuore a lui adeso attraverso il pericardio.
Se vogliamo ben comprendere la sua vita e le sue peripezie, basti pensare a quelle persone con una enorme pancia, in cui il volume dello stomaco, il volume del fegato, il volume dei visceri e del grasso viscerale fungono da seri ostacoli ad ogni atto inspiratorio. È così tanto lo sforzo a scendere per inspirare (introiettare aria), che alla fine dei suoi costanti sforzi, nel tempo, lui tenderà a rimanere contratto, "bloccato" verso l'inspirazione; ovvero verso il basso, riducendo così la sua corsa naturale verso la risalita, ovvero il "lasciare uscire l'aria" viziata. Tale alterazione e "riduzione di movimento" (quando i movimenti sono fisiologici fungono anche da "p***a per i fluidi" interni), ovviamente si rifletterà su una serie di organi e funzioni; per esempio il ritorno venoso e linfatico dagli arti inferiori non solo non sarà favorito, ma sarà addirittura ostacolato dalla iper-pressione endo-addominale per colpa del suo ridotto movimento de-compressore e della sua alterata posizione..., più bassa del dovuto.
Per questa stessa ragione, lui è anche il principale diretto responsabile del "reflusso gastro-esofadeo", del "cardias beante", dell'"ernia iatale".
La sua posizione bassa, a ridosso dei visceri, si scopre essere responsabile della pancia gonfia e debordante e molto spesso anche delle incontinenze, delle difficoltà di evacuazione, etc.
Data la sua posizione più bassa del dovuto per le ragioni espresse sopra, lui diviene anche uno dei principali elementi di disturbo della parte alta, agendo da trazionatore verso il basso a carico del cuore, della parte del mediastino..., ed attraverso questo stesso arriva ad agire sullo ioide e dunque su tutti i muscoli che dall'osso ioide arrivano alla bocca, alla lingua, al collo, alle cervicali.
Insomma, non si scherza con il diaframma.
Ma, se proprio dobbiamo essere giusti, dobbiamo riconoscergli anche la componente di vittima di un sistema molto complesso, in cui lui si trova a dover rispondere pedissequamente ad ogni stato emotivo di allerta, ad ogni disagio fisico. Nulla lo lascia indifferente!!!
Ma allora, in un trattamento posturale, come ci si deve comportare? Dove agire in primo luogo? Ignorarlo..., trattarlo da vittima... o da carnefice? È veramente sufficiente fare la classica "respirazione addominale diaframmatica" tanto decantata? Assolutamente no!!!
In un sistema tanto complesso si deve conoscere la sua dinamica alla perfezione. E proprio perché lui è il regista delle catene e particolarmente sensibile ad ogni stato emozionale o fattori traumatici, deve essere sempre considerato, valutato e coinvolto nel piano terapeutico in base alla storia clinico/temporale degli eventi della vita di quel singolo paziente.
Dobbiamo anche ricordarci che le sue tre porzioni (anteriore, media e posteriore), hanno movimenti diversi, fattezze e composizione proteica diverse e dunque velocità e resistenze diverse. Come tali subiranno impatti adattativi diversi.
Il suo trattamento a prescindere deve essere fatto tenendo conto di come si è posizionato e di come si è adattato. Se la sua corsa è ampia o breve, se la sua posizione prevalente è alta media o bassa. Se è lui che comprime i visceri o sono loro a perturbare il diaframma.
Inoltre, ogni trattamento che gli si riserva, avrà effetti completamente diversi in base alla posizione del corpo che adotteremo nel trattamento ed alla messa in tensione delle catene o non, di cui lui ne è corresponsabile.
Dopo quasi 40 anni di osservazione clinica in ambito posturale, non ho più dubbi sul fatto che la "postura decompensata" ed una azione di "allungamento globale" delle catene, sia il modo migliore per ottenere nuovamente "funzionalità del sistema" ed "azzeramento dei dolori".
Ed ecco che le "posture decompensate"..., la ricerca e la messa in relazione dell'effetto con la causa, si rivelano strategie speciali e producono risultati davvero straordinari.
Ecco una foto di come il diaframma possa deformarsi durante la vita. Ora non ditemi che la vita non ha il potere di "formarci e poi anche...deformarci".
(D. Raggi)

Indirizzo

Via Murri 201
Bologna
40137

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 20:00
Martedì 10:00 - 20:00
Mercoledì 10:00 - 20:00
Giovedì 10:00 - 20:00
Venerdì 10:00 - 20:00

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