Prof. Cesare Faldini, Chirurgo Ortopedico

Prof. Cesare Faldini, Chirurgo Ortopedico Direttore Clinica Ortopedia 1, Istituto Ortopedico Rizzoli, Università di Bologna.

30/10/2025
29/10/2025
La prima paziente operata …..
28/10/2025

La prima paziente operata …..

28/10/2025

Quando si parla di ginocchio varo, dalle nostre parti è una piccola deformità, per la quale la maggior parte delle volte bastano i plantari durante la crescita. Qui purtroppo, senza visite preventive del pediatra, senza controlli periodici da parte dell’ortopedico le deformità acquisiscono gravità inenarrabili. Situazioni che richiedono interventi chirurgici molto complessi, perché bisogna selezionare l’osso, riallinearlo ed eseguire una sintesi che rispetti la cartilagine di crescita, visto che si tratta di bambini. Sono interventi che in Italia non si fanno più, si vedono solo sui libri oppure nei pazienti giunti dalle situazioni disagiate del mondo. Questa piccola in realtà è la prima, nemmeno la più grave di quelle che dobbiamo operare questa settimana.

26/10/2025

Quando siamo scesi, verso le otto abbiamo trovato una folla di persone fuori dell’ambulatorio. Sono pazienti che non hanno trovato soluzioni alternative se non ve**re a cercare noi. Le infermiere hanno raccolto i cartellini, abbiamo smesso di contarli dopo 40 … ogni caso è una storia, come quella di questa piccola che è nata prima della tibia, l’osso portante della gamba. La ricostruzione in questi casi è estremamente complessa, talvolta è addirittura più vantaggioso eseguire una amputazione ed una protesi. Proveremo in questo caso a salvare il piede, con una artrodesi. È una strategia che abbiamo messo a punto in 25 anni di volontariato. Intervento poco invasivo ma efficace.

26/10/2025

tra le più grandi soddisfazioni, vedere arrivare il container che abbiamo preparato in Italia. Quest’estate abbiamo spedito i letti per il Reparto, una Sterilizzatrice, alcuni apparecchi ecografici, molti strumenti chirurgici, molto materiale di consumo da Sala Operatoria. Siamo arrivati ieri sera alle 3:30 del mattino a Douala. La Sala Operatoria inizierà un pochino più tardi perché stanno aiutando tutti a svuotare il container che deve essere reso allo spedizioniere. Noi iniziamo a fare ambulatorio.

Cari studenti: alcuni di voi hanno affisso volantini anonimi al Rizzoli, perché ho scritto una lettera per esprimere la ...
25/10/2025

Cari studenti: alcuni di voi hanno affisso volantini anonimi al Rizzoli, perché ho scritto una lettera per esprimere la mia contrarietà ad una recente delibera del Senato accademico dell’Università di Bologna che blocca le future collaborazioni accademiche con Israele. Da quando, in democrazia ci si deve vergognare delle proprie idee? E’ vergogna piegare la testa per convenienza, non esprimere un’opinione.
Ritengo la delibera una sconfitta della scienza e del sapere, che in un Ateneo devono sempre stare al primo posto rispetto alla politica. Enrico Fermi, premio Nobel per la Fisica 1938, aveva la cattedra a Roma. Le ricerche che l’hanno consacrato si sono svolte negli anni 30 durante il governo fascista. Fermi non è stato isolato dalla comunità internazionale. E’ stato apprezzato dalla comunità internazionale nonostante fosse suddito di uno stato monarchico e di un governo fascista.
Con questa delibera i primi a rimetterci sarete voi: perché farete a meno del sapere perché  chiudere le future collaborazioni comporterà meno presenza di studenti Israeliani e con loro no, non potrete collaborare. Ci rimette il sapere, la scienza: le forze unite, di quei ragazzi sono un valore ed una ricerca, come lo sono quelle dei giovani Palestinesi e di tutti gli studenti di ogni paese del mondo che arriva a Bologna per  studiare: tutti con tutti!
La pace sociale, in un conflitto tanto drammatico, si può promuovere attraverso la cultura. Accogliere progetti e collaborazioni da Israele, dalla Palestina e da tutto il mondo Arabo potrà solo promuovere l’ideale di pace. Le collaborazioni chiuse per il futuro di una parte,  ridurranno le relazioni di scambio di docenti e studenti: è più probabile che un dottorando Israeliano che giunge con un accordo di collaborazione ed uno Palestinese possano lavorare fianco a fianco in un laboratorio a Bologna parlando di scienza. Perché mi devo vergognare di questa posizione?
Un vero peccato abbiate espresso il vostro pensiero in modo anonimo: il dialogo ed il confronto con idee diverse anche se non producono posizioni condivise sono fondamentali per comprendere e avere rispetto dell’opinione degli altri.

Cari studenti: alcuni di voi hanno affisso volantini anonimi al Rizzoli, perché ho dichiarato la mia contrarietà ad una ...
25/10/2025

Cari studenti: alcuni di voi hanno affisso volantini anonimi al Rizzoli, perché ho dichiarato la mia contrarietà ad una recente delibera del Senato accademico dell’Università di Bologna che blocca le future collaborazioni accademiche con Israele. Da quando, in democrazia ci si deve vergognare delle proprie idee? E’ vergogna piegare la testa per convenienza, non esprimere un’opinione. E’ passata la vostra mozione: per il futuro stop al tutte le collaborazioni con Israele. Se nulla cambia sarò tenuto a rispettare questa regola anche se non la condivido. In democrazia la maggioranza decide, ma ciò non toglie che il mio punto di vista debba essere rispettato, anche se non condiviso.

Mi rivolgo quindi non solo a voi, ma anche a rappresentanti degli studenti che hanno portato la mozione in Senato, ed ai colleghi che l’hanno sostenuta nella speranza che cambiate idea. Avete letto sui giornali e sui social: in Giugno ho scritto una prima lettera personale al Rettore ed al Senato Accademico. Senza risposta è divenuta un post, finito sui giornali. Come conseguenza di un’ulteriore recente delibera che blocca le future collaborazioni accademiche con Israele del Senato Accademico, assieme ad un ristretto gruppo di accademici abbiamo scritto un’altra lettera.

Noi firmatari riteniamo che bloccare le collaborazioni future con Israele sia una sconfitta della scienza e del sapere, che in un Ateneo devono sempre stare al primo posto rispetto alla politica. La storia insegna: Enrico Fermi, premio Nobel per la Fisica 1938, aveva la cattedra a Roma. Le ricerche che l’hanno consacrato a più grande fisico italiano del 900 e tra i più stimati del mondo si sono svolte negli anni 30 in via Panisperna a Roma, durante il governo fascista. Fermi non è stato isolato dalla comunità internazionale. E’ stato letto sulle pubblicazioni, ascoltato ai congressi. E’ stato amato nonostante fosse cittadino Italiano, suddito di uno stato monarchico e di un governo fascista. Dopo aver ritirato il Nobel, volò negli Stati Uniti senza più tornare in Italia.

Se i paesi alleati avessero ostacolato la diffusione delle ricerche di Fermi come ritorsione al fascismo condannando il grande scienziato all’isolamento credete che il regime fascista sarebbe crollato prima? Ritenete reale la possibilità che la storia dell’anonimo professore di Roma che studia gli atomi avrebbe fatto da innesco alla liberazione dell’Italia? Fantascienza. Più facile che l’anonimo professore avrebbe privato la comunità internazionale di progredire il sapere, e sarebbe stata una rimessa per tutti.

Max Planck, che ha dato il nome alla famosa “costante di Planck”, morì nel 1947. Le sue ricerche si svolsero nella Germania nazista, e le sue relazioni internazionali non furono ostacolate dai paesi alleati, ma dall’interno del regime. Anche a lui è stato attribuito il premio Nobel.

Con questa delibera i primi a rimetterci sarete voi: perché farete a meno del sapere di ragazzi come voi in Israele, che come voi vanno a lezione, studiano fanno esami, si svagano, vanno a ballare, sognano come voi di crescere con il loro sapere. Chiudere le future collaborazioni comporterà meno presenza di studenti Israeliani e con loro no, non potrete collaborare. Dunque ci rimette il sapere, la scienza: le forze unite, di quei ragazzi sono un valore ed una ricerca, come lo sono quelle dei giovani Palestinesi e di tutti gli studenti di ogni paese del mondo che arriva a Bologna per studiare: tutti con tutti!

Sono stato visiting professor in Iran, nel 2018, precisamente Iran University e Teheran University: i più prestigiosi Atenei: collaborare con i colleghi ortopedici significa appoggiare il regime di Teheran? Significa favorirlo? Il sapere e la scienza mantenute al centro hanno creato un ponte che avvicina culture diverse, induce rispetto e tolleranza. E’ stato significativo per me, passare qualche giorno in un paese musulmano: ho insegnato, ho imparato. Bilancio positivo. Se la collaborazione scientifica fosse stata bloccata, credete che i miei colleghi Iraniani avrebbero innescato la rivoluzione? Andiamo… Laggiù sarebbe rimasto tutto invariato, ci avrebbe solo rimesso la scienza, che noi dobbiamo sforzarci di tenere al centro.

La pace sociale, in un conflitto tanto drammatico, si può promuovere attraverso la cultura. Accogliere progetti e collaborazioni da Israele, dalla Palestina e da tutto il mondo Arabo potrà solo promuovere l’ideale di pace. Le collaborazioni chiuse per il futuro di una parte, ridurranno le relazioni di scambio di docenti e studenti: è più probabile che un dottorando Israeliano che giunge con un accordo di collaborazione ed uno Palestinese possano lavorare fianco a fianco in un laboratorio a Bologna parlando di scienza, mantenendo sapere al centro. Perché mi devo vergognare di questa posizione?

Un vero peccato abbiate espresso il vostro pensiero in modo anonimo: il dialogo ed il confronto con idee diverse anche se non producono posizioni condivise sono fondamentali per comprendere e avere rispetto dell’opinione degli altri.

Cesare Faldini
Direttore Dipartimento Patologie Complesse
Istituto Ortopedico Rizzoli – Bologna
Professore Ordinario di Ortopedia e Traumatologia
Università di Bologna

Quarantotto ore a San Paolo del Brasile, ma ne valeva la pena. Un grazie speciale ad AlessandroPenna, pioniere dell’acce...
20/10/2025

Quarantotto ore a San Paolo del Brasile, ma ne valeva la pena. Un grazie speciale ad Alessandro
Penna, pioniere dell’accesso anteriore all’anca in Brasile per avermi voluto docente al primo corso sulla tecnica mini invasiva per impiantare la protesi d’anca. Volato la notte di giovedì, venerdì pomeriggio sessione teorica in laboratorio sul ca****re. Sabato una giornata intensa di lezioni ed un confronto con l’amico Prof. Alexande Penna e la comunità ortopedica Brasiliana. È stato un privilegio ed un onore portare l’esperienza sviluppata all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Tecnica a bikini, anca displasia, condizioni post traumatiche e revisioni complesse. Una giornata intensa che potenzia le relazioni tra il Rizzoli ed il Sudamerica.
Stanco ma molto soddisfatto !

Il mio commento sulla maturità l’ha letta un sacco di gente… tutti sanno che mi hanno rimandato in latino! Erano esattam...
26/07/2025

Il mio commento sulla maturità l’ha letta un sacco di gente… tutti sanno che mi hanno rimandato in latino! Erano esattamente 40 anni fa, quando ho iniziato a portare gli occhiali. Da allora non ho mai cambiato modello. Gli occhiali con la montatura nera. Mai traditi.

Sono cominciati così: leggero astigmatismo. Mia mamma, porta la ricetta da una amica che aveva un’ottica. Cesare! Ti ho comprato gli occhiali, vai a farti prendere le misure così li montano.

In quell’anno come ero? Andavo male a scuola, iniziato a suonare la tromba. Pomeriggio a lavorare, dopo l’incidente non avevo nessuna capacità di concentrarmi e memorizzare. Ero guasto, lo sapevo ed ero molto frustrato. Ah, c’erano i paninari e io non li capivo… i loro vestiti…Era l’anno che ascoltare un disco era un’esperienza attesa.

Entro in negozio, 100 occhiali in vetrina. Eccoli, i tuoi: mamma li ha scelti:tartaruga chiara. Me li mette, mi guardo allo specchio: stanghetta d’oro. Sorrido. Chiedo: scusa quanto costano? Mamma ha scelto fra i più cari: 120. Centoventi?! Non hai qualcosa di più economico? Così apre il cassetto dei cimeli. Roba fuori moda di vent’anni. Estrae, montatura nera. E’ lei! Prima ed unica estratta. Quanto questa? La montatura nera non la vuole più nessuno.

Te la regalo! non vale nulla. Con i denari compro quattro dischi. All’epoca 30 l’uno. Astor Piazzolla, tango hora cero. Nella mia top ten. Rientro col tesoro. Mia mamma li nota. Dischi? Chi ti ha dato i soldi, hai fatto una rapina? Li ho comprati con il resto degli occhiali! Che orrore! Ma che hai fatto! Fammi vedere! Sono bruttissimi…. poi …. in linea di principio non si usano i soldi della salute per comprare i dischi! Sciagurato! Voglio vedere se trovi la ragazza con quegli occhiali… ti stanno malissimo!

Sono iniziati così gli occhiali con la montatura nera. Per orgoglio. Ovviamente aveva ragione mamma. Mi prendevano tutti in giro, per la ragazza ci vollero ancora 2 anni. Decisi di non tradirli mai. C’è voluto Depp per spiegare quanto sono belli? Oggi sono stato dall’ottico: faccio mo***re gli ultimi comprati da Moscot senza marchio. Avrò gli occhiali nuovi, ed ancora una volta come accade da 40 anni nessuno se ne accorgerà.

Il mio commento sulla maturità l’ha letta un sacco di gente… tutti sanno che mi hanno rimandato in latino! Erano esattam...
26/07/2025

Il mio commento sulla maturità l’ha letta un sacco di gente… tutti sanno che mi hanno rimandato in latino! Erano esattamente 40 anni fa, quando ho iniziato a portare gli occhiali. Da allora non ho mai cambiato modello. Gli occhiali con la montatura nera. Mai traditi. Sono cominciati così: leggero astigmatismo.  Mia mamma, porta la ricetta da una amica che aveva un’ottica. Cesare! Ti ho comprato gli occhiali, vai a farti prendere le misure così li montano. In quell’anno come ero? Andavo male a scuola, iniziato a suonare la tromba. Pomeriggio a lavorare, dopo l’incidente non avevo nessuna capacità di concentrarmi e memorizzare. Ero guasto, lo sapevo ed ero molto frustrato. Ah, c’erano i paninari e io non li capivo… i loro vestiti…Era l’anno che ascoltare un disco era un’esperienza attesa. Entro in negozio, 100 occhiali in vetrina. Eccoli, i tuoi: mamma li ha scelti:tartaruga chiara. Me li mette, mi guardo allo specchio: stanghetta d’oro. Sorrido. Chiedo: scusa quanto costano? Mamma ha scelto fra i più cari: 120. Centoventi?! Non hai qualcosa di più economico? Così apre il cassetto dei cimeli. Roba fuori moda di vent’anni. Estrae, montatura nera. E’ lei! Prima ed unica estratta. Quanto questa? La montatura nera non la vuole più nessuno. Te la regalo! non vale nulla. Con i denari compro quattro dischi. All’epoca 30 l’uno. Astor Piazzolla, tango hora cero. Nella mia top ten. Rientro col tesoro. Mia mamma li nota. Dischi? Chi ti ha dato i soldi, hai fatto una rapina? Li ho comprati con il resto degli occhiali! Che orrore! Ma che hai fatto! Fammi vedere! Sono bruttissimi…. poi …. in linea di principio non si usano i soldi della salute per comprare i dischi! Sciagurato! Voglio vedere se trovi la ragazza con quegli occhiali… ti stanno malissimo! Sono iniziati così gli occhiali con la montatura nera. Per orgoglio. Ovviamente aveva ragione mamma. Mi prendevano tutti in giro, per la ragazza ci vollero ancora 2 anni.  Decisi di non tradirli mai. C’è voluto Depp per spiegare quanto sono belli? Oggi sono stato dall’ottico: faccio mo***re gli ultimi comprati da Moscot senza marchio. Avrò gli occhiali nuovi, ed ancora una volta come accade da 40 anni nessuno se ne accorgerà.

Indirizzo

Clinica Ortopedica 1, Istituto Ortopedio Rizzoli, Via Pupilli 1
Bologna
40136

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