09/11/2025
IL RESPIRO DELL’UNIVERSO
«Scriveva Beethoven in uno dei suoi Quaderni: «Nell’anima come nel mondo fisico agiscono due forze entrambe ugualmente grandi, ugualmente semplici, desunte da uno stesso principio generale: la forza di attrazione e quella di repulsione», esprimendo una concezione a mio avviso ben riscontrabile nella sua musica così animata da chiaroscuri e contrasti. Non si tratta però solo dell’intuizione di un musicista geniale, analoga a quella di altri artisti, pensatori, testi sacri.
Oggi la scienza conferma questo stato di cose dicendoci che due grandi dinamiche sono alla base del nostro universo: da un lato la forza di espansione, che si deve alla grande esplosione originaria avvenuta 13,8 miliardi di anni fa denominata Big Bang e che oggi, lungi dal perdere di intensità, aumenta la sua accelerazione; dall’altro lato la forza di contrazione, che permette il formarsi e l’aggregarsi degli elementi, denominata forza di gravità. Siamo immersi in una dinamica cosmica che si sviluppa come interazione di due forze contrarie: espansione + contrazione.
Se prevalesse l’una o l’altra l’universo sarebbe molto diverso e di certo la vita al suo interno non sarebbe possibile, ma nessuna delle due prevale, il moto cosmico non interrompe mai né la sua espansione né la sua capacità di aggregazione. Si potrebbe dire che l’universo respira e che, esattamente come la nostra respirazione è basata sui due movimenti contrapposti di inspirazione ed espirazione, così esso si espande e al contempo si contrae producendo aggregazioni sotto forma di atomi, stelle, pietre, galassie e una sconfinata sequenza di esseri viventi.
In ogni caso, anche prescindendo dalla complessiva logica cosmica, è certo che tale dialettica non dualista ma duale (perché si tratta di forze non nemiche ma complementari) regola il movimento decisivo della nostra vita, la respirazione, con i polmoni che si espandono nell’inspirazione e si contraggono nell’espirazione. E regola di conseguenza anche la nostra circolazione sanguigna, con il cuore che si espande nel movimento detto diastole e si contrae nel movimento detto sistole».